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SCUOLA: MODELLI A CONFRONTO (SOTTO LA CRISI)
03/11/2009
Di F. Allegri
Lunedì prossimo si svolgerà ad Empoli alle ore 17:00 presso il palazzo pretorio un dibattito sulla scuola organizzato dal Partito Democratico. Ho ricevuto l'invito dal consigliere Biuzzi e penso che ci parteciperò con piacere prima di andare ad assistere alla periodica seduta del consiglio comunale. Il titolo del convegno non è preciso, ma accattivante: "Scuola: modelli a confronto".
Avevo già programmato di tornare sul tema della scuola dopo che la scorsa settimana pubblicai la mozione IDV sulla scuola. Probabilmente anche questo documento sarà discusso lunedì prossimo.
Non si può parlare di scuola dimenticandosi anche solo per un momento della crisi.
Dopo anni di lotta tra poveri (fra scuola pubblica dominante e privata incalzante) il mondo della scuola è stato sconvolto dall'avvocato Maria Stella Gelmini e soprattutto dalla burocrazia di quel ministero e di quello delle finanze.
Tutta Europa taglia sulla scuola ed io vedo in questo un'acquiescenza e una rassegnazione al dilagare della crisi. Negli altri paesi però tutti sono stati informati della gravità della crisi e i tagli alla scuola sono stati collegati alla difficoltà del momento.
In Italia no. Prima la crisi non c'era poi è arrivata come un fulmine e infine se ne sarebbe andata senza fare danni o al massimo pochi disagi. Avessero detto la verità forse qualcuno avrebbe accettato i tagli e i super tagli. Ma i nostri scienziati ministeriali e i politicanti televisivi hanno voluto spacciare i tagli per riforma, per miglioramento e il gioco di specchi non regge.
Il primo limite della riforma Gelmini è che questa non ha il sostegno di maestri e professori. Molti maestri considerano tale riforma come un ostacolo per la crescita dei nostri ragazzi e il rifiuto delle riduzioni degli organici fa il resto laddove molti dottori in pedagogia o letterati e scienziati si ritrovano in condizioni di precariato peggiorato.
Il maestro unico viene venduto come riforma pedagogica e non come un ritorno al passato motivato da necessità di cassa. Chissà chi è il genio di questo marketing pedagogico? E non dimentichiamo che i nostri maestri sono tutti specializzati in un ramo particolare di insegnamento e per fare tutto da soli dovrebbero sperimentarsi sui bambini ....
Mi pare di aver capito che il tempo pieno è sopravvissuto, su questo tema io sono sempre stato (in parte) contrario perché credo che i ragazzi abbiano diritto a delle ore di svago spensierato e credo anche all'importanza delle ore di studio solitario (possibilmente senza la tentazione della musica o di programmi televisivi d'infima qualità).
Il berlusconismo è in guerra da anni con i giudici ma se c'è un posto dove questo modo di fare politica non è accettato, quel posto è la scuola. La destra bistratta i maestri elementari e i professori, imputa loro il degrado della scuola italiana e la scarsità dei risultati a livello di apprendimento. Al contrario io credo che i cattivi esempi vengano dall'alto, sono sempre i generali quelli che perdono le guerre.
Penso da tempo che la politica abbia abbandonato la scuola a se stessa, anche quella di sinistra mi sembra prigioniera degli stereotipi degli anni settanta e ottanta, il telefonino in classe fa il resto! Ci si accorge solo oggi che dalla scuola escono nuovi analfabeti, ignoranti e qualche bullo. Si è persa gran parte dei principi dell'educazione e in molte scuole superiori sono tollerate le sigarette all'intervallo o in bagno!
Qualcuno fa uscire dalla scuola la cosiddetta inciviltà italiana diffusa. Si scambia un lenitivo del male per una causa del disastro, forse qualcuno pretenderebbe che la scuola facesse dei miracoli!
Educare oggi, mi pare un bel problema?
Il grande limite delle classi elementari è dato dalle classi multietniche dove una maggioranza (non sempre) di bambini italiani deve convivere con tanti ragazzi provenienti da tutti i paesi del mondo. Qui solo in apparenza si fa integrazione, in realtà si complicano le possibilità di apprendimento degli uni e si rallentano gli altri. Anche questa è globalizzazione e della peggiore ma qui solo pochi illuminati capiscono la gravità della situazione. Il tempo delle società multietniche sembra avvicinarsi al tramonto, ma viviamo un'epoca di transizione ed è difficile capire le tendenze in corso e quali nuove società costruiremo. Certamente la crisi costituirà un freno all'immigrazione e renderà più difficili i ricongiungimenti familiari.
Si diceva, educare oggi? Ricordo la mia scuola elementare e i racconti sulle belle parole e i buoni esempi. Io ebbi un'educazione perché avevo un'insegnante severa ed in fondo ero uno studente di talento con una buona volontà.
Ma se penso ai miei compagni ed amici rammento che chi studiava era uno scemo, un secchione. Già allora noi bambini avevamo il modello del calciatore o dell'adulto che lavorava. La scuola era un obbligo insopportabile per quasi tutti. Una tortura quando c'erano le interrogazioni.
Oggi la scuola mi pare più allegra, i libri mi ricordano la settimana enigmistica e mi pare ancora decisivo l'impegno dei genitori e le predisposizioni dei bambini.
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58 - IL FUTURO DEL PANORAMA POLITICO ITALIANO: QUALCHE PREVISIONE
57 - Nelle case popolari, poveri, brutti e cattivi? (di V. Simoni)
56 - Beppe Grillo tra scudo fiscale, lotta alla mafia e rapporti con le altre opposizioni
55 - Non vedo più il Belpaese (di I. Nappini)
54 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Il Partito Del Penultimo Nome
53 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Lo chiamavano Bipolarismo
52 - Tante battaglie per l'acqua
51 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Le cronache di "Doppio Meridione"
50 - Saggio breve sulla corruzione e le sue forme
49 - Lotta alla criminalità organizzata: varie riflessioni
48 - Appunti viennesi: Il potere e il vuoto (di I. Nappini)
47 - Fare politica al tempo della crisi: sulla nuova sinistra e sul MLN
46 - Crisi politica in tempi di crisi economica
45 - Italia se ci sei batti un colpo (di I. Nappini)
44 - Berlusconi visto come una vecchia star
43 - BEPPE GRILLO E LA SFIDA PER LA SEGRETERIA DEL PD: UN PESSIMO PROGETTO.
42 - Perplesso e governato da un uomo che non sta bene
41 - Fra noi in confidenza parliamo di scuola e del dio - denaro (di I. Nappini)
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39 - La nostra civiltà: per tutti e per nessuno
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37 - Decrescita a sinistra e NO al falso nucleare
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35 - Se i governi non fanno tutto quello che potrebbero .....
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