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 07/12/2008 Malgoverno generalizzato in tempi di recessione irreversibile

Di Futuroieri

Due secoli fa il Talleyrand si chiedeva quale politico fosse peggio tra un cretino e un delinquente. Io ci aggiungo l'incapace e concludo che non è dato sapere perché non è facile assegnare tali attributi a chi probabilmente li meriterebbe tutti!

Una cosa è certa, anche noi toscani ci ritroviamo con 2 dei tre livelli di governo locale nella bufera a prescindere dalla super bufera recessiva che imperversa nel mondo da mesi. Come dire, al peggio non c'è mai fine. Il terzo livello si salva perché sembra che non contasse nulla dato che decideva tutto un super burocrate e il vice dal cognome impresentabile.

Dall'altro lato abbiamo un governo centrale che dona 40 euro mensili ai bisognosi e ammette di farlo con due mesi di ritardo quando si sa che sono due anni.

Subito dopo scatena una polemica furbesca e che non interessa a nessuno sul raddoppio dell'IVA alle TV digitale per poi avere campo libero sulla falsificazione dei risparmi sulle bollette delle famiglie. Avete visto no, tutti a dire che risparmieremo 3000 euro l'anno quando al massimo saranno 300 per i benestanti che si prenderanno la noia di starci attenti: i più poveri che già risparmiano avranno cali molto contenuti e tutti da verificare.

Sinceramente dal governo Berlusconi mi aspettavo di peggio. Continuo a considerarlo migliore di Prodi che fece solo pura burocrazia e lobbying per dirlo all'inglese.

Il vero problema è che questo ometto è anziano e continua a fare il giovincello, corre per gli abruzzi (dieci metri e non di più, si crede un donnaiolo): è un Dorian Gray del regime, uno che usa la politica anche per il suo piacere e la sua vanità, non solo per le sue imprese. E' ancora presto per rimpiangere Prodi: il vero problema è che la situazione economica è destinata a peggiorare e che il PD mente o si inganna quando sostiene che in Italia si potrebbe contrastarla. Le sue proposte creerebbero solo inflazione e quei disastri che certi grandi finanzieri internazionali vorrebbero e che al tempo x sapranno evitare. A Milano la destra estrema chiama il presidente del consiglio "il salame" ed ogni allusione credo sia voluta. Nessuno scorda la sua disonestà cronica, ma nel sistema politico dei disonesti quella è una virtù per eccellere che lui unisce alla cronica necessità di finanziamenti delle sue imprese che da un altro punto di vista non escono mai dal tribunale.

Non c'è che dire, la palude intorno a noi è evidente e trovo normale che molta gente si senta sprofondare. Tornando alla domanda iniziale ricordo che Talleyrand diceva che: "essere un cretino, in politica, è peggio che essere un delinquente". Al suo tempo aveva esempi e ragioni da vendere, ma tanta acqua è passata sotto i ponti e oggi c'è da far accettare alle classi medie una considerevole perdita di benessere e credo che loro identificheranno i criminali meglio dei cretini e si sa che la rabbia non fa mai giustizia.

Qui c'è da rimboccarsi le maniche e fare un programma buono e tutto contro la crisi, le altre riforme vanno rinviate a tempi nuovi che non saranno migliori. Se Berlusconi, fra scandali e burle, non ha la forza e la competenza si cambi, ma non si giuochi col fuoco e con la povertà della gente. Soprattutto servono progetti seri di contenimento della casta, la decisione di Brunetta di dare un super aumento ai suoi burocrati è devastante.

Non possiamo permetterci Berlusconi e la casta dei parassiti, sono troppi privilegi per un paese che un piede nella palude della finanza spazzatura ce l'ha messo. Ormai tutti hanno capito che erano i futures sul petrolio a far crescere il suo prezzo fino ad oltre 140 dollari al barile. Il calo di questi mesi è dovuto al fallimento della banca che speculava sul petrolio e al fatto che ora si specula sull'euro in cambio dei dollari. E' un rotolare senza fine che porta qualche profitto a quelle banche che hanno indebitamenti colossali, magari l'una con l'altra. Sembrano dei castelli fantasma!

Di certo l'economia mondiale è destinata ad essere risucchiata in un gorgo (amplificato dalla gestione suicida della Fed) prodotto da fallimenti in serie: rischiano tante imprese che qualcosa produrrebbero.

Eppure in ogni palude c'è un sentiero che porta fuori, alla terra ferma e all'asciutto. Può sembrare stretto, ma è immenso. Da un lato si potrebbe chiudere il mercato europeo a determinate speculazioni. Magari riformando gli accordi del WTO sulla libera circolazione del denaro. La libera circolazione di soldi e titoli è una fonte di immensi pericoli dai quali anche gli squali faticano a difendersi. Tale circolazione è peggiore di quella della merce che sembra destinata a finire per prima se Obama dovesse attuare un nuovo protezionismo.

Lui non ha capito che globalizzare la finanza speculativa è peggio che globalizzare l'economia anche perché sa che i vari stati e staterelli vogliono i capitali esteri che spacciano per dei toccasana.

Chi sperava nel semestre francese è rimasto deluso, ora tocca a Obama tirar fuori il mondo dalla palude, a me sembra un malfermo e credo che qualcuno per causa sua sprofonderà, e poi la gente non può sperare nell'arrivo di un salvatore. Occorre una partecipazione e nuove idee. Forse bisognerebbe riformare il codice penale laddove non prevede il reato di disastro finanziario. Di questi tempi ce ne sarebbe bisogno, ma il mondo del la finanza appartiene agli irresponsabili: a prescindere da tutto se sono molto grandi (sempre finanziariamente parlando). Ad oggi chi produce fame e recessione NON commette un REATO. Ricordo che a livello giuridico si commette un reato quando si fa del male e perciò i seguenti reati dovrebbero esistere: concorso in recessione, danno all'economia nazionale, condotta disastrosa dell'economia. In USA si riempirebbero le carceri e anche qui dovremmo costruirne qualcuna nuova, forse con i doppi servizi, anche perché i domiciliari in ville faraoniche o in attici di lusso non si possono proporre.

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