£  G R E P P I A   I T A L I A  £

Nuovo contributo del professor Nappini sul confronto politico in vista del voto europeo e amministrativo.

Il Belpaese: quarantanove passi nel delirio

Ma dove sono i problemi della mia generazione?

Da tempo sono funestato dai dibattiti televisivi, dalle discussioni di coloro che vivono sulla gestione del consenso e della cosa pubblica, dai troppi luoghi comuni, dalla gente intervistata per pochi secondi sugli argomenti i più strani.

In tanta abbondanza di aria fritta e parole al vento mi pare che manchi una sincera, nobile, alta volontà d'occuparsi dei problemi della mia generazione quella dei tanti che sono fra i trenta e i quarant'anni.

I motivi di preoccupazione non mancano: lavoro precario, difficoltà a formare una famiglia di qualsiasi tipo, affitti alti, mutui per la prima casa cari o inaccessibili, poca meritocrazia nell'accesso alle carriere che contano, famiglie d'origine anziane o in crisi, inquietudini sul futuro come privati e come realtà collettive o sociali.

La mia modesta impressione è che aldilà di programmi elettorali, delle dichiarazioni di principio, delle ostentazioni di facciata di questa generazione freghi ben poco.

Sono di gran lunga più importanti i cantieri delle grandi opere sia a livello nazionale che locale, la questione delle immigrazioni clandestine e delle pensioni che mobilitano milioni di potenziali elettori anziani terrorizzati dalla possibilità di perdere qualcosa per colpa dell'immigrato "che ruba" o di una riduzione di quel che gli entra in tasca, le invenzioni della polemica elettorale stretta fra la necessità dei ceti che vivono di politica di mettersi d'accordo al momento opportuno e quella di far finta di litigare su qualcosa.

La generazione a cui appartengo è per così dire, forzata dal clamoroso silenzio della politica a pensare da sé sola ai suoi guai; essa è di fatto invitata a far da sé, ad arrangiarsi, ma attenzione: deve farlo in assenza di concrete possibilità e risorse.

Questo tirare a campare è un bruciare la casa in pieno inverno per riscaldarsi per qualche ora, si tratta di una scelta che costerà un prezzo spaventoso alla società italiana e a tutto ciò che tiene in piedi il Belpaese.

Sinceramente gradirei da parte dei nostri candidati dei fragorosi "Me ne frego", l'espressione è fascista ma rende bene l'idea della natura del Belpaese dove chi non ha famiglie importanti alle spalle o protettori difficilmente può aspirare ad ascendere la gerarchia sociale, che ormai coincide con la pura remunerazione economica.

Perché la questione è anche e prima di tutto una questione di soldi, ora che la ricchezza scarseggia le povertà emergono e l'egoismo sociale diventa fattore di crisi dell'identità dei singoli e della collettività.

Del resto nel nostro amato stivale l'uomo è ciò che ha e se non ha non è.

Il futuro non esiste ad oggi nel Belpaese perché da anni non c'è più politica, quella che si vede è la sua caricatura, o peggio la sua decomposizione, le nostre genti ritrovano l'arte d'arrangiarsi sulla via di una nuova disperazione.

IANA per FuturoIeri

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CONTINUA LA LOTTA CONTRO LA BASE NATO A VICENZA

APPELLO:

4 LUGLIO: LA GIORNATA DELL'INDIPENDENZA

Ieri sera, dal campeggio allestito all'esterno della Ederle, i No Dal Molin hanno lanciato un nuovo appello per una grande iniziativa il prossimo 4 luglio. Alla vigilia del G8 e dell'arrivo in Italia di Obama, vogliamo liberare il Dal Molin dalla nuova base di guerra invitando ancora una volta tutte e tutti a Vicenza.

Il 4 luglio tutte e tutti Vicenza! Leggi l'appello cliccando qui

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L'Altrocomune si accampa a Vicenza  Un campeggio davanti all'ingresso della caserma Ederle, sotto i muri invalicabili oltre i quali i vicentini non possono guardare gli statunitensi che preparano la prossima missione di guerra. Un modo per sostenere attivamente la delegazione No Dal Molin che ieri ha raggiunto – per la 3 volta il 2 mesi – Washington per spiegare alla commissione Appropriations Subcommittee on Military Construction del Senato le ragioni di quanti si oppongono alla militarizzazione del Dal Molin; ma, anche, l'inizio di una nuova campagna verso il 4 luglio, giornata in cui i vicentini vogliono iniziare a costruire l'indipendenza dalle basi di guerra liberando il Dal Molin. Leggi tutto

I no Dal Molinhanno raccolto il denaro necessario per acquistare i terreni che circondano la base. L'obiettivo è stato raggiunto e il 10 maggio 530 persone acquisteranno il terreno.

Presidio Permanente No Dal Molin Via Ponte Marchese - Vicenza c.p. 303 36100 Vicenza

Il loro sito è stato completamente rinnovato http://www.nodalmolin.it

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Leggi anche la nostra mozione contro l'uranio impoverito!

Cominciano a morire anche i volontari che sono stati in zone contaminate: vedi ex Jugoslavia!

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37 - Decrescita a sinistra e NO al falso nucleare

36 - tagliati i fondi alle linee 2 e 3 della tranvia a firenze, la posizione del meet up

35 - Se i governi non fanno tutto quello che potrebbero .....

34 - La repubblica degli scampati alle indagini + class action + No Dal Molin

33 - La grande crisi del 2009 + class action + No Dal Molin

32 - Quando il meno peggio è la lega

31 - Polemiche superate e reali sul terremoto in Abruzzo!

30 - Contro il piano strutturale di Firenze

29 - Le due grandi crisi: da quella di liquidità a quella di mercato.

28 - Acqua pubblica: in Europa e in Italia

27 - Speciale crisi politica italiana + no dal molin

26 - Acqua pubblica e a buon mercato e le lotte del movimento "NO al dal Molin"

25 - Comunicato politico numero sedici di Beppe Grillo

24 - Qualche idea contro la crisi ed estratti dal processo alla TAV

23 - Grillo news ristampa, estratti dell'associazione Idra sul processo alla TAV e No dal Molin

22 - Grillo news, No Ponte e No Dal Molin

21 - ATTAC, Disarmiamoli, NO Ponte, No Dal Molin

20 - ATTAC e la crisi + i pezzi di Greppia 19

19 - SI alla pace NO al ponte e al Dal Molin

18 - Contro il ponte a Messina e a favore delle lotte dei no Dal Molin

17 - Speciale greppia mondo: sei mesi decisivi: i prossimi!

16 - Nessuno s'illuda sul voto Abruzzese

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