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 MALA POLITICA

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22/09/2008 UNA DIFESA PER GRILLO E I SUOI MEET UP

06/09/2008 Riflessioni sulla crisi della sinistra

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22/09/2008 UNA DIFESA PER GRILLO E I SUOI MEET UP

Ad inizio maggio il ministro Visco (prima di andarsene) pubblicò gli elenchi dei contribuenti dando risalto al reddito di Beppe Grillo. Dico subito che secondo me Visco commise un atto illegale. Da un lato si vendicò degli elettori che non lo avevano confermato e dall'altro vidi subito l'attacco ai meet up e misi da parte vari articoli di giornali perché volevo rifletterci sopra

Ad oggi molti coordinatori dei meet up vengono attaccati con critiche personali e non politiche.

Tanta gente è stata ingannata anche perché basta molto poco! Non è facile rendersi conto che è quella la mala politica che ci governa e una presa di coscienza simile passa attraverso una proposta di miglioramento.

La mala politica ha una caratteristica e un limite preciso. La caratteristica è data dal sentimento d'odio e/o d'invidia che diffonde fra la gente mentre il limite è la mancanza di programmi politici precisi, bastano ideologie da fiaba per bambini.

COME MAI SI E' AFFERMATA LA MALA POLITICA?

Essa sta alla base anche della corruzione e del malaffare. Io penso che tutto dipenda dall'incapacità di molti italiani di distinguere tra pubblico e privato e tra diritto e dovere che sono le distinzioni fondamentali per stabilire una convivenza civile.

Ad esempio in una società civile e democratica LA TRASPARENZA REDDITUALE E' UN OBBLIGO SOLTANTO PER CHI RICEVE DENARO PUBBLICO e non lo è per i privati, tanto meno per quelli onesti che pagano tante tasse perché non hanno finanziarie di comodo nei mari del sud o in Lussemburgo.

Noi dobbiamo sapere quanto guadagnano Ciampi, Colombo, Berlusconi, sindaci e assessori e anche i redditi di consorti e familiari se questi lavorano in enti pubblici come la moglie di Follini.

QUAL'E' IL FONDAMENTO DI TALI DIRITTI? Semplice. Loro percepiscono i nostri soldi e poi abbiamo diritto a confrontare tali salari con i servizi che riceviamo e con i meriti che ci dimostrano. E' un atto democratico. Questo principio vale per tutti i percettori di denaro pubblico, anche per i consiglieri ASL, burocrati vari e infine magari bisognerebbe pubblcare i bilanci segretissimi dei sindacati che ricevono i contributi degli operai direttamente dallo stato.

Per i privati è diverso.

Il reddito fa parte della loro vita privata che comprende tante altre sfere.

Non fu per caso che si citò il reddito di Grillo e non quello di Benigni o di Totti o della De Filippi. Erano tutti redditi privati che non derivano dalle nostre tasse, al massimo sono il frutto della nostra volgarità!

Certe ideologie politiche sopravvivono grazie all'invidia sociale, le insinuazioni o le diffamazioni. Tutto questo fa comodo ai politicanti che vivono con questa mala politica. Tutto questo ha da anni prevalso su programmi e verifiche dei risultati.

Da maggio considero Grillo un contribuente onesto e un cittadino benemerito che spero continui ad arrabbiarsi e ad attaccare certi mascalzoni, e la casta nelle sue due branche di destra e di sinistra. Da prima considero i coordinatori dei meet up persone benemerite e trasparenti. Non penso altrettanto dei politici nazionali e locali!

Bisogna convertire gli italioti e non sarà facile perché questi che da un lato si sono meritati i governi di Salame e Mortadella, dall'altro non sanno che questa mala politica sarà travolta nei prossimi cinque anni da una recessione che nella storia sarà considerata inferiore solo al diluvio di Mosé se è vero che fino ad oggi abbiamo visto solo il 20% dei fallimenti.

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2) 06/09/2008 Riflessioni sulla crisi della sinistra

Il primo strappo grave tra la parte sinistra della casta e il suo elettorato, non irreparabile, fu la guerra del Kossovo. La disinformazione diffusa rimediò e limitò le perdite di consenso elettorale, ma molta gente si rese conto che D'Alema faceva l'alleato fedele di Clinton e partecipò con entusiasmo ai bombardamenti che non liberarono e non protessero nessuno e favorirono solo i seguaci di Hashim Tachi, un soggetto da non raccomandare.

QUELLA GUERRA FERI' TUTTA LA SINISTRA ITALIANA anche se qualcuno si dissociò!

La sconfitta elettorale della sinistra che si verificò nel 2000 parte da questa vicenda ma ha altre cause importanti. Una su tutte va ricordata: mancano sempre progetti chiari e ben diffusi fra la gente, si naviga a vista e si preferisce rimandare o accantonare, al massimo si fanno i ritocchini.

Dal 2006 le cose sono peggiorate, in due anni di governo non ha prodotto nulla di rilevante e c'è stata la crisi petrolifera e l'inflazione che hanno alleggerito le tasche degli italiani.

A livello ambientale è stato un disastro, ma la decisione peggiore è stata la riforma del precariato. La legge prodotta non ha migliorato in nessun punto quella fatta in precedenza dai conservatori e bisogna ricordare che c'erano state molte promesse e critiche. Poi è arrivata la riforma delle pensioni. La legge realizzata da Damiano richiede (dal 2012) un anno in più di età e di contributi (62 anni e 37 di contributi) rispetto alla riforma del centro destra (61 e 36). Molti lavoratori, per paradosso, riceverebbero dei vantaggi se fosse ripristinata la riforma Maroni, il che è tutto dire. Dov'era la sinistra in quei giorni? Fu allora che persero l'ultimo treno, dovevano far cadere il governo. Ci furono solo proteste e mugugni, neanche molti. Tutti si piegarono alla logica del bisogna fermare le destre, bisogna rimettere a posto i conti e via dicendo intanto i banchieri hanno tartassato i percettori di redditi medi e bassi. Alla fine Prodi è caduto al centro perdendo l'appoggio di Dini, dei tre suoi seguaci e di tante banche che avevano le loro speculazioni da fare.

DOVE PUO' RINASCERE LA SINISTRA?

Può farlo solo su internet, serve tempo, riflessioni e soprattutto proposte. Essa rinascerà nei dibattiti politici e dai confronti. Almeno su questo terreno ci riapproprieremo dei valori della partecipazione e della democrazia.

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Per leggere le edizioni precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8

8 - Crisi della sinistra, Bilancio della petizione sull'uranio, Mobilitazione dei "No Dal Molin"

7 - CASTE: i sindacati, l'Alitalia, i sindaci delle grandi città

6 - Speciale sicurezza: sul lavoro e in automobile (secondo R. Nader)

5 - Nostra lettera ad ATTAC e un comunicato dei No Dal Molin

4 - Scheda tecnica sui rischi legati all'uranio impoverito e ragioni della nostra petizione

 

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