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FIORELLINI | FIORI IN BOCCIO | FRUTTI ACERBI | OPERETTE PER UN ANNO | CONFORTO |
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Avrei avuto bisogno
di una persona estranea e che avesse letto le mie poesie per
presentarle e con esse presentarmi ai futuri lettori, ma, non
trovando nessuno che lo potesse fare, in quanto le ho tenute
gelosamente in uno scrigno, come un tesoro personale, ora che
è maturata la decisione di divulgarle e farle conoscere
a tutti, voglio farlo io stesso, cercando di non annoiare e sperando
di mostrarmi nella mia semplicità, come credo che siano
le mie poesie. E allora vi dico che io sono Peppino D'AMICO nato, nel 1950 a Quadri, paesino di 1000 abitanti nell'entroterra della provincia di Chieti, da padre sarto e poi impiegato postale e da madre casalinga. Mi sono laureato nel 1979 in Lingue e Letterature Straniere (francese) all'Università di Pescara dopo aver frequentato, con un percorso ad ostacoli, le scuole elementari a Giuliopoli, frazione di Rosello, comune nelle vicinanze di Quadri; le scuole medie in seminario diocesano di Triveneto, in provincia di Campobasso; il ginnasio in seminario regionale di Chieti ed in fine il liceo classico a Lanciano. La mia aspirazione era quella di poter insegnare, ma le circostanze mi hanno indirizzato verso un lavoro impiegatizio prima presso il comune di Quadri e poi presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Villa Santa Maria dove lavoro attualmente. Vivo a Quadri con mia moglie, insegnante di scuola d'infanzia, e mia figlia, studentessa universitaria. Sono stato da sempre attratto dall'arte in genere, cimentandomi anche nella pittura, con scarsi risultati; nello scalfire qualche pezzo di marmo con arnesi assolutamente rudimentali, senza riuscire neppure a portare a termine quello che iniziavo e nella poesia in cui credo di essere riuscito a realizzare le mie piccole opere. Le raccolte di poesie sono 5, ma potevano far parte anche di una soltanto, per la loro affinità ed ordine cronologico. I titoli? Si richiamano ad una logica consequenziale ed anche d'ispirazione botanica . "Fiorellini" è la prima raccolta, la più sostanziosa con le sue 50 poesie, che nella mia mente volevano essere tanti piccolissimi fiori,come a simboleggiare la semplicità delle cose descritte. "Fiori in boccio" è la raccolta che simboleggia il frutto che si sta formando sulla pianta e si proietta verso la nascita del frutto acerbo dell'altra raccolta: "Frutti acerbi". L'intento di "Operette per un anno" è stato il tentativo di mettermi alla prova e vedere quante poesie sarei riuscito a scrivere in un anno e, da come si vede, la vena poetica si affievolisce subito. L'ultima fatica si intitola "Conforto" ed è rimasta l'incompiuta di ogni artista che si rispetti. In effetti il progetto era troppo ambizioso e avrebbe richiesto uno studio approfondito per poterlo sviluppare tutto, ma non importa, ci ho tentato. "Conforto" perché, in un momento particolare della vita, penso che tutti abbiamo bisogno di essere confortati un po' e, non avendo nessuno che potesse farlo, mi sono rifugiato in questa raccolta intrisa di certa spiritualità. Così nell'arco di un decennio si è conclusa la mia avventura poetica. Chiudo questa breve presentazione riprendendo la dedica che precede l'ultima raccolta anche perché mi sembra la più giusta: "A tutti coloro che io credo esser a me cari; dai genitori alla ragazza (ora mia moglie), dagli amici a tanti che conosco appena e anche agli altri che non conosco affatto". Augurando a tutti buona lettura. |