AnchePOESIA

A LAURA

Da FIORELLINI di Peppino D'Amico (16/8/2003)

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Quadri, 13/2/68

Un vociare senza fine.
Un'immensa confusione.
Non si comprende nulla.
Una sola cosa riesco a distinguere,
è il tuo volto.
Tu non mi comprendi,
sorridi soltanto e non sai
cosa stia soffrendo,
pensando a te, vedendo te.
Il tuo cuore è una pietra
e non si commuove dinanzi
ad un cuore che palpita
per un amore che non sa contenere.
Dai! Non mi trattar così,
ne ho abbastanza di pene,
perciò, Laura, non farmi più soffrire,
ma piuttosto lasciami morire.