Lanciano,
21/4/1960
Alti e austeri
muovon le lor chiome
i silenti cipressi.
Dicono agli uomini
con voce sommessa:
qui vive riposo.
Tante croci o altari
sono a ricordare
il nome di color che furon.
Oh! Un giorno, cipressi,
la vostra ombra
ristorerà la mia tomba,
concilierà il mio riposo
e, per sempre, allor
grazie vi dirò.
Il vostro silenzio
mi dice: vivi tranquillo
e per te un giorno ci sarà
il buon riposo.
Vi guardo.
per me
siete belli, perché in voi
me stesso ritrovo,
me che cerca in qualche modo
di ombreggiar
il passo
di chi mi è accanto.
Ave a voi, amici miei,
quando quel giorno
verrà per me
e, per sempre,
sarò con voi in compagnia. |