AnchePOESIA

BEATA GIOVENTU'

Da FIORELLINI di Peppino D'Amico (16/8/2003)

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Lanciano, 21/03/1970

Garzon giulivo, tu che ti sollazzi tanto,
più ancor fallo, or che i giorni tuoi
sorridenti sono e nessun affan ti piglia.
Godi di quest'anni tuoi e d'altro
non ti curar, perché gioire non è danno.
Poi, quando di vecchiaia sei pieno,
a guardar 'l passato non ti girar,
perché alloro di tristizia si riempirà il cuor,
nel riveder dinanzi agli occhi tuoi
il giocar del bimbo che più non sei.
Godi o rimpianger dovrai la bella gioventù,
che in fretta passa senza far rumore,
senza dir parola a te che attendi ancora.
Potessi io restar scherzoso giovincello,
chè allor la vita mia saria bella
saria io stesso eterna primavera.
Ahi! Quanto dolor costai ai cari miei
e per questo non vorrei mai finire
e bello, come la mia gioventù, restar vorrei,
perché certo così io paro agli occhi loro.
Oh! Beata gioventù, che in ogni uom
sorridi sempre, non mi lasciar non mi tradir.