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A MIA SORELLA

Da FIORELLINI di Peppino D'Amico (16/8/2003)

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Lanciano, 10/03/1970

Come in un sogno, mi si fa innanzi
il ricordo della vita mia.
E particolarmente a te ritorna
il pensiero mio, sorella cara.
Grandicella tu, piccino io
e cane e gatto sembravamo.
Forse si giocava, ma un giorno
tu, per un colpo sbagliato,
a terra cadesti tutta bianca.
Accorse la mamma, venne pure papà
ed io lesto fuggii, come un ladro.
Poi, tra le monache finisti
ed io ti seguii e tra i preti andai.
Gli anni son passati d'allora
e son divenuto grande anch'io.
Tu mi hai lasciato e col tuo uomo
per sempre sei andata.
Solo mi hai lasciato
e con nessuno posso più bisticciare.
Vorrei che mi fossi ancora accanto,
perché, è vero, si litigava,
ma si stava bene assieme.