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IO E LA MIA SCRIVANIA

Da FRUTTI ACERBI di Peppino D'Amico (16/8/2003)

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Lanciano, 10/1/70

Mi guardo intorno,
e con me, a tenermi compagnia,
c'è la scrivania,
che cigola, forse piange
e mi dice, con un nodo in gola:
"Abbassati, non crederti grand'uomo!"
ha ragione, lo sento
e, con grande tormento,
la mia sorte io piango.
Penso, rifletto e così le rispondo:
"Un uomo io sono,
che un giorno forse sarà tradito,
ma tu sei testimone
e lo sai, oggi son contento.".