AnchePOESIA

UN PASSERO FERITO

Da FIORELLINI di Peppino D'Amico (16/8/2003)

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Lanciano, 9/12/69

Un albero spoglio ormai
sorregge a stento la tua casa.
Il vento ti culla violento,
forse per farti cadere,
ma tu hai tanta forza ancora
e non cedi.
Poi il vento si arrende,
si calma e ti culla pian piano.
Sembri libero ormai
e vorresti danzare un momento
e, ignaro del tuo destino,
svolazzi contento.
Ma un bimbo nascosto
ti spia, ti mira, ti abbatte;
e tu piangi e non puoi difenderti
e preda di un traditore sei.
O passero, mio povero passero,
piangerò con te, perché,
come te, sono debole e impotente.
No, non temere
il tuo malfattore!
Lo sai, anche lui, come noi,
ha un cuore
e, vedendoti soffrire,
piangerà per te
e ti dirà "Perdona!".