AnchePOESIA

PECCATO

Da FIORELLINI di Peppino D'Amico (16/8/2003)

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Chieti, 31/10/1966

E' buio.
E' tristo.
Perché mi tormenti?
Sono piccolo
ed impotente,
allora, coscienza, perché mi tormenti?
Tu, col tuo mordere, mi rialzi invano
dal fango che mi attira.
Vorrei. Voglio alzarmi;
non posso, è sabbia mobile.
Tu batti sempre più forte
ed io divengo più sordo
al sentirti.
Dunque perché batti?
Perché mi tormenti?
Lo so che t'ascolterò,
ma quando?
Venga perciò il tuo perdono,
o mio Dio, e fa che non mi affanni al cercarti.