LADA
Lada è il marchio con cui vengono
vendute in Europa Occidentale le autovetture della casa
automobilistica russa Auto VAZ (acronimo di Fabbrica
Automobilistica del Volga).
La Lada-Vaz nacque per decisione del Governo
Sovietico, che deliberò, nel 1964, la costruzione di un
colossale impianto per la produzione di automobili "popolari" da
ubicare a Togliattigrad. La costruzione degli stabilimenti nel
1966 venne affidata alla Fiat, dalla quale venne acquisita,
contemporaneamente, la licenza per produrre le 124, nelle
versioni berlina e station wagon. Il nuovo enorme impianto
produttivo (270km di linea di montaggio e capacità produttiva di
quasi 1 milione di automobili all'anno), venne inaugurato
ufficialmente nel 1970 alla presenza del Ministro dei trasporti
sovietico Tasarov (mentre l'amministratore delegato della Fiat
Vittorio Valletta che aveva partecipato, nei suoi ultimi anni
d'attività in Fiat, alla "posa della prima pietra" non poté
vedere l'opera terminata perché morì nel 1967), ma venne reso
parzialmente operativo anche durante la sua costruzione. Proprio
nel '70 iniziò la produzione della Lada-Vaz 2101, ovvero una
Fiat 124 con motore di 1,2 litri da 60cv derivato da quello
della Fiat 1300. Motore a parte, la vettura era totalmente
identica a quella prodotta in Italia, salvo l'adozione di
sospensioni rinforzate.
La vettura, grazie anche ad una qualità
leggermente superiore a quella degli altri modelli made in URSS,
dovuta alle catene di montaggio provenienti dalla Fiat (ma i
materiali impiegati, soprattutto la qualità dell'acciaio locale,
erano scadenti), ottenne subito un enorme diffusione. La Zhiguli
(nome con cui era nota in patria la 2101) contribuì alla
motorizzazione di massa sovietica, esattamente come la Fiat 600,
la Citroen 2CV e la Volkswagen Maggiolino contribuirono a quella
di Italia, Francia e Germania o, per rimanere "oltrecortina", la
Trabant nella DDR. Lada 2103 La 2101 ebbe parecchie evoluzioni,
arrivando fino ai giorni nostri (è ancora l'auto più venduta
nella Russia post-sovietica). È stata proposta anche una
versione con motore Diesel da 1,5 litri senza però riscuotere il
successo sperato. Benché anche la Zhiguli venisse esportata in
Europa, a partire da metà anni settanta, il modello Lada-vaz più
famoso è certamente il fuoristrada Niva, del 1976. La Niva,
equipaggiata con un motore di derivazione Fiat di 1,6 litri,
aveva caratteristiche d'avanguardia per l'epoca, come la
trazione integrale permanente e la scocca portante. Non
rinunciava però agli atout del vero fuoristrada, come le marce
ridotte ed i differenziali bloccabili. È in produzione ancora
oggi con motori a benzina o Diesel (quest'ultimo d'origine
Peugeot).
Nel 1984, dopo 7 anni di sviluppo, venne
lanciata la prima Lada-Vaz a trazione anteriore: la Samara. La
Samara era certamente un passo avanti. perché proponeva nuovi
motori monoalbero in testa di 1,1 o 1,3 0 1,5 litri, sospensioni
posteriori a ruote interconnesse e messa a punto del gruppo
motore-cambio studiata in collaborazione con la Porsche (autrice
anche della testata dei propulsori). Anche dal punto di vista
estetico la nuova berlina a 2 volumi (3 o 5 porte), che
presentava una buona cura aerodinamica (il cx era pari a 0,36),
era più moderna delle Zhiguli. Venne proposta successivamente
anche in versione 3 volumi e 4 porte. In Europa Occidentale,
dove venne esportata ufficialmente, non ottenne grossi consensi
per via della linea non entusiasmante e per la scadente qualità
costruttiva. Nel 1987 venne presentato il prototipo Oka, una
citycar con motore bicilindrico di 750cc (ottenuto "tagliando"
due cilindri a quello della Samara), progettata in
collaborazione con Fiat e da produrre in un nuovo stabilimento.
Dopo vari ripensamenti ed il ritiro della Fiat e della stessa
Lada-vaz dal progetto la Oka venne messa in produzione nel corso
degli anni novanta da un consorzio 'SeAZ. Non ebbe successo.
La produzione attuale della Lada-vaz, oltre
che la 2107 (evoluzione della 2101) e la Niva, si basa sulla
Serie 100 lanciata nel 1995 e derivata dalla Samara.
Caratterizzata da una linea superata la Serie 100, disponibile
nelle versioni berlina a 3 volumi (110), berlina fastback (112)
e station wagon (111), presenta le novità del retrotreno a ruote
indipendenti e del cambio a 5 marce. Oltre al motore russo di
1,5 la 112 può dispore di un più moderno 4 cilindri bialbero 16
valvole 2 litri da 150cv di produzione Opel. Nel 2001 la
Lada-VAZ ha inaugurato una nuova ala dello stabilimento di
Togliattigrad per la produzione, in Joint-venture con la General
Motors di alcuni modelli del Gruppo americano. La gamma attuale,
per il mercato interno, comprende oltre ad una versione
ristilizzata della Samara, la Kalina (variante russa della
vecchia Opel Corsa), la Serie 100, la Priora (una variante
ristilizzata della 110), la Niva (disponibile anche in versione
a passo lungo) e le gloriose 2105 e 2107, ultime evoluzioni
della Zhiguli.
Come molte case europee, negli anni '70 la
Lada avviò anche la sperimentazione del motore rotativo Wankel,
con pochissimi frutti. Nel 1980 vennero costruite 250 Zhiguli
monorotore da 70cv, seguite, nella seconda metà degli anni '80,
da un altro lotto di Samara birotore da 130cv. Si trattava di
autovetture assegnate, in via sperimentale, alla polizia e al
KGB e dotate di scarsa affidabilità (a causa del basso livello
qualitativo dei materiali impiegati), nonostante la relativa
sofisticazione tecnica (entrambi i motori erano dotati di un
particolare sistema elettronico che iniettava il liquido
antigelo direttamente nel rotore).
AutoVaz ha presentato al salone
dell'automobile di Ginevra il nuovo modello che dovrebbe entrare
in produzione in un prossimo futuro: la Lada "C". Una nuova
concept car molto sportiva dalle linee moderne e accattivanti in
grado di poter competere con le auto occidentali. Il progetto
che a breve dovrebbe realizzarsi, viene condotto in
collaborazione con la Fiat che offrirà all'azienda russa le
piattaforme di Grande Punto e Panda sulle quali verranno
assemblate le nuove vetture in grado di raggiungere addirittura
i 210 km/h. |