27-03-10

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ASTON MARTIN

La Aston Martin è una casa automobilistica britannica, nata nel 1913 come Bamford & Martin dal nome dei due fondatori. Il nome con cui è conosciuta, ovvero Aston Martin, risale al 1914, dopo la vittoria di una vettura della casa alla Aston Hill Climb. Dopo l'acquisto e l'integrazione della Lagonda, nel 1959 assunse il nome di Aston Martin Lagonda Limited. Questa azienda non ha mai raggiunto grandi dimensioni e ancora oggi produce auto con lavorazione a mano.

I primi anni della casa furono molto tribolati sotto il punto di vista economico, innanzitutto per la presenza della prima guerra mondiale che impedì una regolare produzione del loro primo modello risalente al 1915. Al termine del conflitto la fabbrica venne rifondata, sempre a Kensington e nel 1922 presentò i primi modelli destinati alle competizioni automobilistiche. Nel 1924 iniziarono i primi dissesti economici che portarono alla dichiarazione di bancarotta, situazione ripetutasi una seconda volta anche nel 1925. Alcuni investitori decisero di innestare nuovi capitali nella società spostandone la sede nei dintorni di Londra e, grazie all'arrivo di nuovi progettisti (tra cui Cesare Augusto Bertelli, genovese che aveva fatto fortuna in Inghilterra), riprese la produzione di modelli destinati alle competizioni e, dal 1936, la costruzione di autoveicoli destinati alla normale circolazione in piccola serie. All'inizio della seconda guerra mondiale quando la produzione venne sospesa in favore della costruzione di parti per aeroplani, i pezzi immessi sul mercato erano all'incirca 700. La ripresa produttiva del dopoguerra iniziò con l'acquisto dell'azienda da parte dell'imprenditore David Brown che per 20.000 £ ne prese il controllo, unendola l'anno successivo alla Lagonda, altra marca inglese di pregio ma in difficoltà economiche. Dal 1950 cominciarono ad essere presentati i modelli che fecero la storia del marchio, riconoscibili dall'iniziale DB in onore del proprietario. I modelli che fecero conoscere la Aston Martin in tutto il mondo furono certamente le DB4 e DB5, quest'ultima immortalata nei film di James Bond. La sigla iniziale DB distinse tutti i modelli della casa fino al 1972 quando iniziò anche la serie Vantage.

Dopo aver contribuito al risanamento finanziario dell'azienda Brown decise di cederla nel 1972, al momento del suo massimo splendore, ad altri investitori. Per alcuni anni la proprietà passò di mano in mano per approdare nel 1986 alla Ford. Il successo della casa si misurava in ogni caso sempre su piccoli numeri di vetture prodotte avendo prodotto nel ventennio 1968-1988 approssimativamente 5.000 pezzi. L'ingresso del colosso di Detroit significò un ampliamento della produzione che raggiunse le 700 unità prodotte nel 1995 e addirittura le 2.000 nel 1998, grazie anche all'ampliamento del catalogo vetture ma spinta soprattutto dalle vendite della DB7, proposta in molte versioni differenti. La casa, in decadenza negli anni Novanta, ha risollevato le proprie sorti facendosi pubblicità nel film di James Bond Agente 007 - La morte può attendere nella quale il famoso agente segreto utilizza al posto della famosa e celebre DB5 la Vanquish. Con la presentazione prima della Vanquish e poi della DB9 (che ha sostituto la DB7) nel corso del 2004, i volumi hanno continuato a crescere fino a raggiungere nel 2006 la quota record di 7.000 auto vendute.

Anche l'attività sportiva della casa che aveva per anni subito una interruzione è ripartita nel 2004 con un programma destinato alle più importanti competizioni di durata come la 24 Ore di Le Mans che la casa si era già aggiudicata nel 1959. Il 12 marzo 2007 inseguito al riassetto finanziario del gruppo Ford, gravato da una forte crisi finanziaria, il marchio è stato acquistato da una cordata di investitori guidata da Frederic Dor e David Richards, grazie ai finanziamenti ottenuti dalla banca di investimento Jeffris. Il gruppo americano ha comunque mantenuto il 10% delle quote Aston Martin, per garantire continuità nella fornitura dei motori per le vetture Aston Martin. Specificatamente si tratta di un V8 4.3 (385 cv, 410 N·m) di derivazione Jaguar per la Vantage e la Vantage Roadster e un V12 6.0 realizzato in uno stabilimento sito in Germania di proprietà Ford destinato alla DB9 (450 cv, 570 N·m), alla Vanquish (520 cv, 577 N·m) e alla futura Rapide (480 cv previsti). I nuovi proprietari hanno affermato di voler rilanciare l'attività sportiva della casa. Il prossimo obbiettivo di Dor e Richards è quello di entrare nel circus della Formula 1 nel 2010, probabilmente nell'ambito di un riassorbimento della Prodrive. Il marchio ha militato nella massima serie automobilistica dal 1959 al 1960. La casa nell'ottobre 2007 ha introdotto una supercar su base della DB9, denominata DBS, che ha già fatto comparsa nell'ultimo film di James Bond. Tale modello sostituisce quello della Vanquish S, versione potenziata della V12 Vanquish, anche se però non è risultato essere migliore. Inoltre è in fase di progettazione una coupé a quattro porte, la Rapide, che verrà presentata al Salone di Francoforte nell'autunno 2009 e messa in vendita dal marzo 2010. Successivamente, verrà presentato una nuova auto, un Suv di lusso, riattivando il marchio Lagonda, che sarà lasciato indipendente dalla Aston Martin, e che si concentrerà su settori di mercato differenti.[1] Nel 2009 l'Aston Martin ha presentato la One-77, una esclusiva Gran Turismo che verrà prodotta in solo 77 esemplari e la cui consegna ai clienti è previsto avvenga nel corso del 2010. L'auto dovrebbe costare un milione di euro, il suo motore è una evoluzione del classico V12 ma con cilindrata portata a 7,3 litri e in grado di produrre una potenza massima di 700 CV. Nel dicembre 2009, l'Aston Martin ha dichiarato di aver stabilito un record di velocità per le autovetture della casa, raggiungendo i 354,86 km/h durante i test di sviluppo della One-77.

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