ASTON MARTIN
La Aston Martin è una casa automobilistica britannica, nata nel
1913 come Bamford & Martin dal nome dei due fondatori. Il nome
con cui è conosciuta, ovvero Aston Martin, risale al 1914, dopo
la vittoria di una vettura della casa alla Aston Hill Climb.
Dopo l'acquisto e l'integrazione della Lagonda, nel 1959 assunse
il nome di Aston Martin Lagonda Limited. Questa azienda non ha
mai raggiunto grandi dimensioni e ancora oggi produce auto con
lavorazione a mano.
I primi anni
della casa furono molto tribolati sotto il punto di vista
economico, innanzitutto per la presenza della prima guerra
mondiale che impedì una regolare produzione del loro primo
modello risalente al 1915. Al termine del conflitto la fabbrica
venne rifondata, sempre a Kensington e nel 1922 presentò i primi
modelli destinati alle competizioni automobilistiche. Nel 1924
iniziarono i primi dissesti economici che portarono alla
dichiarazione di bancarotta, situazione ripetutasi una seconda
volta anche nel 1925. Alcuni investitori decisero di innestare
nuovi capitali nella società spostandone la sede nei dintorni di
Londra e, grazie all'arrivo di nuovi progettisti (tra cui Cesare
Augusto Bertelli, genovese che aveva fatto fortuna in
Inghilterra), riprese la produzione di modelli destinati alle
competizioni e, dal 1936, la costruzione di autoveicoli
destinati alla normale circolazione in piccola serie. All'inizio
della seconda guerra mondiale quando la produzione venne sospesa
in favore della costruzione di parti per aeroplani, i pezzi
immessi sul mercato erano all'incirca 700. La ripresa produttiva
del dopoguerra iniziò con l'acquisto dell'azienda da parte
dell'imprenditore David Brown che per 20.000 £ ne prese il
controllo, unendola l'anno successivo alla Lagonda, altra marca
inglese di pregio ma in difficoltà economiche. Dal 1950
cominciarono ad essere presentati i modelli che fecero la storia
del marchio, riconoscibili dall'iniziale DB in onore del
proprietario. I modelli che fecero conoscere la Aston Martin in
tutto il mondo furono certamente le DB4 e DB5, quest'ultima
immortalata nei film di James Bond. La sigla iniziale DB
distinse tutti i modelli della casa fino al 1972 quando iniziò
anche la serie Vantage.
Dopo aver
contribuito al risanamento finanziario dell'azienda Brown decise
di cederla nel 1972, al momento del suo massimo splendore, ad
altri investitori. Per alcuni anni la proprietà passò di mano in
mano per approdare nel 1986 alla Ford. Il successo della casa si
misurava in ogni caso sempre su piccoli numeri di vetture
prodotte avendo prodotto nel ventennio 1968-1988
approssimativamente 5.000 pezzi. L'ingresso del colosso di
Detroit significò un ampliamento della produzione che raggiunse
le 700 unità prodotte nel 1995 e addirittura le 2.000 nel 1998,
grazie anche all'ampliamento del catalogo vetture ma spinta
soprattutto dalle vendite della DB7, proposta in molte versioni
differenti. La casa, in decadenza negli anni Novanta, ha
risollevato le proprie sorti facendosi pubblicità nel film di
James Bond Agente 007 - La morte può attendere nella quale il
famoso agente segreto utilizza al posto della famosa e celebre
DB5 la Vanquish. Con la presentazione prima della Vanquish e poi
della DB9 (che ha sostituto la DB7) nel corso del 2004, i volumi
hanno continuato a crescere fino a raggiungere nel 2006 la quota
record di 7.000 auto vendute.
Anche l'attività
sportiva della casa che aveva per anni subito una interruzione è
ripartita nel 2004 con un programma destinato alle più
importanti competizioni di durata come la 24 Ore di Le Mans che
la casa si era già aggiudicata nel 1959. Il 12 marzo 2007
inseguito al riassetto finanziario del gruppo Ford, gravato da
una forte crisi finanziaria, il marchio è stato acquistato da
una cordata di investitori guidata da Frederic Dor e David
Richards, grazie ai finanziamenti ottenuti dalla banca di
investimento Jeffris. Il gruppo americano ha comunque mantenuto
il 10% delle quote Aston Martin, per garantire continuità nella
fornitura dei motori per le vetture Aston Martin.
Specificatamente si tratta di un V8 4.3 (385 cv, 410 N·m) di
derivazione Jaguar per la Vantage e la Vantage Roadster e un V12
6.0 realizzato in uno stabilimento sito in Germania di proprietà
Ford destinato alla DB9 (450 cv, 570 N·m), alla Vanquish (520 cv,
577 N·m) e alla futura Rapide (480 cv previsti). I nuovi
proprietari hanno affermato di voler rilanciare l'attività
sportiva della casa. Il prossimo obbiettivo di Dor e Richards è
quello di entrare nel circus della Formula 1 nel 2010,
probabilmente nell'ambito di un riassorbimento della Prodrive.
Il marchio ha militato nella massima serie automobilistica dal
1959 al 1960. La casa nell'ottobre 2007 ha introdotto una
supercar su base della DB9, denominata DBS, che ha già fatto
comparsa nell'ultimo film di James Bond. Tale modello
sostituisce quello della Vanquish S, versione potenziata della
V12 Vanquish, anche se però non è risultato essere migliore.
Inoltre è in fase di progettazione una coupé a quattro porte, la
Rapide, che verrà presentata al Salone di Francoforte
nell'autunno 2009 e messa in vendita dal marzo 2010.
Successivamente, verrà presentato una nuova auto, un Suv di
lusso, riattivando il marchio Lagonda, che sarà lasciato
indipendente dalla Aston Martin, e che si concentrerà su settori
di mercato differenti.[1] Nel 2009 l'Aston Martin ha presentato
la One-77, una esclusiva Gran Turismo che verrà prodotta in solo
77 esemplari e la cui consegna ai clienti è previsto avvenga nel
corso del 2010. L'auto dovrebbe costare un milione di euro, il
suo motore è una evoluzione del classico V12 ma con cilindrata
portata a 7,3 litri e in grado di produrre una potenza massima
di 700 CV. Nel dicembre 2009, l'Aston Martin ha dichiarato di
aver stabilito un record di velocità per le autovetture della
casa, raggiungendo i 354,86 km/h durante i test di sviluppo
della One-77. |