AUSTIN Fondata
da Herbert Austin nel 1905 a Longbridge (Worchestershire) la
Austin Motor Corporation produsse la sua prima automobile nel
1911, Si trattava di un modello piuttosto convenzionale mosso da
un motore con valvole laterali di 5 litri. Di questo modello
furono prodotti, fino al 1916, circa 200 esemplari. Lo scoppio
della Prima Guerra Mondiale incrementò notevolemente le
dimensioni della Casa inglese (basti pensare che i dipendenti
passarono da 2.500 a 22.000), grazie alle commesse statali per
artiglieria, piccoli aeroplani e mezzi da trasporto leggero.
lla fine del
conflitto Herbert Austin, ora Sir Austin, decise di tornare alla
produzione civile, utilizzando (per contenere i costi di
produzione) la logica della "meccanica unica". Un solo telaio,
un unico motore (di 3620cc con valvole laterali) e identici
componenti per una serie di modelli che andavano
dall'autovettura ai vecoli commerciali ai trattori. Le vendite
non decollarono e la Casa decise di introdurre nuovi modelli più
economici, come la "Twelve" (con motore di 1,6 litri) del 1922 e
l'utilitaria Seven del 1926. Grazie alla Seven, che venne
costruita anche in Germania (da BMW), in Francia, in Giappone
(dalla Datsun) e negli Stati Uniti (dalla Bantam Car Company),
la Austin superò la Grande Depressione del 1929. Nel 1938 il
timone della Casa passò da Sir Austin a Leonard Lord, ma lo
scoppio della Seconda Guerra Mondiale vide l'Austin nuovamente
impegnata nella produzione militare. Nell'immediato dopoguerra
la produzione riprese sulla base dei modelli degli ultimi anni
trenta, con un'importante novità: le valvole in testa.
Nel 1952 la Casa
si fuse con la Nuffield Organisation (a cui apparteneva la
Morris), dando vita alla British Motor Corporation Ltd. Da qui
cominciò una nuova storia non più come fabbrica indipendente
bensì come marchio per alcune autovetture costruite dal gruppo
BMC. Nel 1966 la BMC acquistò la Jaguar (e conseguentemente
anche la Daimler Motor Company che le apparteneva). Nel 1968 la
BMC confluì nella British Leyland.
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