San Luca Evangelista


Evangelista Luca

Monastero

Vangelo secondo Luca
San Luca evangelista è riconosciuto come autore del Vangelo secondo Luca e degli Atti degli Apostoli. Luca nacque circa nel 9 d.C. ad Antiochia di Siria. Era un gentile, medico medico di professione, fu discepolo e compagno di San Paolo durante i suoi viaggi missionari.
Per i cattolici è il santo patrono degli artisti e dei medici.

Sommario:
- San Luca Note Biografiche
- San Luca Indice parabole

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San Luca Biografia e vita

San Luca Siro o Lucano, come si legge in alcuni codici latini, era originario di Antiochia. A differenza degli altri Evangelisti non sì convertì alla fede dal Giudaismo, ma dal paganesimo. Benché di origine pagana, San Luca conosce usi e riti giudaici, conoscenza maturata con il lungo contatto con gli Ebrei d'Antiochia, e con la grande famigliarità avuta con l'Apostolo San Paolo..

San Luca fu uno di quei gentili che dopo la morte di S. Stefano abbracciarono la fede ad Antiochia. Luca ebbe strette relazioni con San Paolo e con l'Apostolo nel corso della sua seconda missione giunse a Troade e poi proseguì il viaggio sino a Filippi nella Macedonia..

Dopo aver fondato una Chiesa in questa città l'Apostolo dovette subito allontanarsi e probabilmente lasciò a S. Luca la cura di organizzare la nuova cristianità.

Durante il corso della sua terza missione quando San Paolo passò da Filippi, San Luca si unì nuovamente a lui e lo accompagnò a Gerusalemme, a Cesarea ed a Roma. Come fedele discepolo stette con San. Paolo sino al momento in cui morì martire nella persecuzione di Nerone.

San Luca medico e, secondo la tradizione, anche pittore e abbia dipinto parecchie immagini di Maria Santissima. Incerte sono le notizie sulla vita di San Luca dopo il martirio di San Paolo e quale genere di morte abbia subito.

Le più antiche testimonianze si accordano sul nome di San Luca come autore del terzo vangelo e si può ritenere che il terzo Vangelo fu scritto prima del 63 d.c. ed erano già stati scritti i Vangeli di Matteo e Marco. Questo medico essendo stato preso da Paolo dopo l'ascensione del Signore come compagno di viaggio mise per iscritto il Vangelo che questi predicava ed è stato scritto per i gentili.

L'esame intrinseco del III Vangelo conferma pienamente i dati della tradizione. Basta infatti leggere attentamente una pagina del terzo Vangelo per tosto riconoscere nell'autore un uomo dotato di una vasta cultura greca. La lingua da lui usata non solo è più pura di quella degli altri scrittori del Nuovo Testamento, ma rivela una formazione classica squisita, e una cognizione perfetta di tutte le sfumature della sintassi e della grammatica.

Nello scrivere il Vangelo l'autore vuole seguire le leggi della storia, perciò risale fino alle origini, e riannoda i fatti più importanti alla storia profana, e all'opera sua mette un prologo e una dedica che richiamano il metodo seguito da Tucidide e da Giuseppe. Tutto ciò dimostra che l'autore del terzo Vangelo va cercato non già tra i cristiani convertitisi dal Giudaismo, ma fra quelli venuti dal paganesimo.

A differenza degli altri Evangelisti, San Luca pose in fronte all'opera sua il nome del destinatario. Questi è un certo Teofllo, nel quale alcuni vollero ravvisare un personaggio simbolico rappresentante di ogni fedele che ama Dio. Tra gli esegeti però è più comune la sentenza che ritiene Teofilo come un amico o discepolo di S. Luca. Del resto nulla sappiamo su Teofllo, se non forse che egli doveva essere un cristiano convertitosi dal paganesimo.

Lo stesso Evangelista nel prologo premesso all'opera sua accenna allo scopo che si propose nello scrivere. Egli ha voluto esporre ordinatamente la vita, ì miracoli e gli insegnamenti di Gesù a cominciare dalle sue origini fino alla sua Ascensione al cielo, affinché, sia Teofilo che gli altri cristiani, riconoscessero la verità delle cose che erano state loro insegnate.

Se però si esamina attentamente il terzo Vangelo, non si tarderà a scoprire che oltre a questo fine, che si potrebbe chiamare esterno, S. Luca mirava a uno scopo più alto e interno, quale è quello di provare mediante la sua narrazione che Gesù Cristo è il Salvatore di tutti gli uomini, siano essi Ebrei o gentili.

Fu inoltre osservato che S. Luca ha raccolto tutti quei tratti della vita di Gesù, che servono a mettere in evidenza la sua bontà e la sua misericordia verso i peccatori, onde giustamente il terzo Vangelo fu detto il Vangelo della misericordia.

A quella guisa pertanto che S. Matteo ha voluto in modo speciale presentare Gesù come il Messia aspettato, e S. Marco lo ha descritto come Figlio di Dio, a cui tutta la natura ubbidisce, S. Luca lo ha presentato come il Salvatore di tutti, che per tutti è pieno di bontà e di misericordia.

Siccome poi nella storia dell'infanzia di Gesù, S. Luca narra parecchi misteri dei quali unica o quasi unica testimone fu Maria SS. e d'altra parte per ben due volte in questa parte del suo Vangelo ricorda che Maria SS. conservava tutte queste cose nel suo cuore, giustamente si può concludere che la Madre di Dio sia stata la fonte principale immediata o mediata a cui l'Evangelista attinse quanto ha narrato dell'infanzia del Salvatore.

San Luca Indice Parabole

  1. La moneta perduta
  2. Il figliol prodigo
  3. Il buon samaritano
  4. Lo stolto ricco
  5. Il ricco e Lazzaro
  6. Il fariseo e il pubblicano
  7. I costruttori saggi e quelli stolti
  8. La costruzione della torre
  9. Il re che va in guerra
  10. L'amministratore ingiusto
  11. Lo schiavo fedele e saggio
  12. Il seminatore
  13. I fanciulli sulla piazza del mercato
  14. I due debitori
  15. L'amico a mezzanotte
  16. I doni buoni del Padre
  17. Il fico sterile
  18. Il dovere dello schiavo
  19. Il giudice ingiusto
  20. Gli schiavi che attendono
  21. Le mine
  22. Il Grande banchetto
  23. I fittavoli malvagi
  24. Il grano di senape
  25. Il lievito