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Nell’aprile del 2013 i giornali di tutto il mondo hanno ripreso in modo sempre più amplificata la notizia del “segreto dell’ispettore Derrick” apparsa il 26 dello stesso mese sul "Frankfurter Allgemeine Zeitung“. È stato il sociologo tedesco Jörg Becker a scoprire per caso, durante le ricerche per un libro, che Tappert da giovane aveva avuto contatti con una compagnia teatrale in cui avevano fatto parte diversi attori che erano stati vicini al regime nazista. Becker ha indagato scoprendo che negli archivi della Wast – l'associazione tedesca che dal 1939 raccoglie le informazioni sui soldati appartenuti alla Wehrmacht, l'esercito nazista – che Tappert era entrato a far parte di una divisione di riserva della contraerea ad Arolsen. La prima data certa di appartenenza di Tappert nell'esercito nazista risale al 22 marzo del 1943 quando il primo reggimento granatieri «Totenkopf», allora impegnato in Russia, ha segnalato la sua appartenenza come semplice granatiere. I commenti non si sono fatti attendere. Peter Bogenschütz, portavoce del canale ZDF ha detto che l’emittente non prevede più di trasmettere gli episodi di 'Derrick'" perché "sorpresa e scioccata nell'apprendere che Horst Tappert è appartenuto alle Waffen-Ss". In realtà la notizia era ben diversa, l’emittente, cioè, ha precisato che al momento la serie non era in programmazione ma nessuno ha mai espressamente parlato di ostracismo per l’ispettore. Tra i cimeli appartenuti a Tappert figurano un libro dal titolo "Terra di confine liberata", contenente una dedica del suo comandante nelle SS che recita: "Sul campo il 30 marzo 1943. Al nostro camerata Tappert con gli auguri di guarigione". Nella cassa c'è anche una decorazione per una ferita riportata nel marzo 1943 a e nello stemma con la croce uncinata è inciso il nome dell'attore. Dalla piastrina militare di riconoscimento di Tappert, con il numero 3409 e il reparto contraereo di appartenenza "Flak E. Abt", è stato invece graffiato via il simbolo delle SS. Tra gli oggetti venuti alla luce figura anche un coltello con una lama lunga 35 centimetri, da innestare come baionetta sul fucile "Mauser 98". Lo stesso collezionista di cimeli di guerra aveva già mostrato a giugno una statuetta alla cui base era incisa un’iscrizione "SS-Mann H. Tappert" 1943 e che doveva essere stato il premio per il terzo posto conquistato in una gara di tiro con la P38. Oltre alle dichiarazioni più o meno realistiche di ZDF riportate dai giornali, le conseguenze sul successo di «Derrick» sono state immediate. Belgio e Olanda hanno immediatamente rimosso dai palinsesti la serie “in segno di rispetto per le vittime del nazismo”, seguita dalla Francia e, in Italia, dalla Rai.
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La scheda con la carriera militare di Horst Tappert. | ||||
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Una voce fuori dal coro è quella di Guido Knopp, storico ed ex capo della ZDF il quale difende l’ispettore:«Non dobbiamo correre alla gogna», ha detto. E ha aggiunto che «È vero che le SS erano una banda criminale, ma non erano necessariamente tutti i soldati debbono essere ritenuti colpevoli di quelle violenze alla stessa stregua».
Horst Tappert con il cappello della polizia e la Goldene Kamera nel 1981. (Foto ZDF)
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