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La scelta del nome.
Il supervisore.
Cronaca di un successo.
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Il mio nome è Derrick.
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Per l’episodio "In tre col morto" il produttore aveva ingaggiato un promettente compositore: Frank Duval.

Il 17 Luglio 1977 il primo canale televisivo tedesco, ARD, aveva trasmesso il consueto appuntamento con la serie poliziesca «Tatort» – una produzione della Germania del nord che dal 1970 si contrapponeva alle Krimiserien bavaresi – mandando in onda l’episodio "Schüsse in der Schonzeit".

Agli appassionati non piacque solamente la trama del telefilm, bensì c’era qualcosa che li colpiva. La colonna sonora che si diffondeva dagli altoparlanti del televisore era un insieme di pop e musica classica, come forse fino ad allora si era potuto sentire solo da Jean Michel Jarre o da The Alan Parsons Project. Nei titoli di coda apparve il nome di Frank Duval.

Berlinese, nato il 22 Novembre 1940, Frank Duval, già in tenera età faceva parte dell’ensemble di bambini del Kurfürsten-Damm-Theater e all'Amerikanhaus e vanta ai suoi esordi la partecipazione a "Fips mit der Angel", una piéce con Harald Juhnke..

Duval può senz'altro considerarsi figlio d'arte, erede di una famiglia di origini ugonotte, in cui si contano una zia pittrice alla corte prussiana e un nonno giornalista e imprenditore. Suo padre, Wolf, era un celebre pianista e pittore. Frank si è formato come ballerino con Tatjana Gsovsky ma anche assistente di regia, già nel 1954, lavorando alla "Vaganten Bühne" di Berlino, il teatro fondato dopo la Seconda Guerra Monadiale grazie all'iniziativa di Horst Behrend.

All'anagrafe Frank Uwe Patz, egli decise di adottare il cognome materno quando, insieme alla sorella Maria fece il suo debutto sulla scena musicale a metà degli anni Cinquanta. Una scelta, quella del cognome Duval, che lo ha accompagnato anche nella sua carriera da solista.

L'incontro con Kalina Maloyer ha segnato per Frank Duval l'inizio di un sodalizio sentimentale e professionale che ha contraddistinto tutta la sua carriera. Nata a Zvolen, nella repubblica slovacca, Kalina è un'artista che, oltre ai testi per le canzoni del marito, ha coltivato una interessante attività come pittrice con mostre monografiche a Monaco, Rostock e Wiesbaden.

La coppia di artisti ha creato nel 2005 la "Foundation Frank Duval" destinata a raccogliere fondi per aiutare i bambini dell'India: «Sin dal 1979 - spiega Duval - destiniamo una parte dei guadagni che derivano dalla nostra attività artistica a favore delle situazioni disagiate e di estrema povertà di Paesi come l'India, la Bolivia. Purtroppo abbiamo dei limiti economici ma anche tanti progetti che portiamo nel cuore e che vorremmo poter sviluppare, così è nata l'idea di una fondazione. Si tratta di una struttura costituita da volontari che prestano la loro opera con spirito di abnegazione. Così, tutti i soldi vanno direttamente a destinazione, senza disperderne neppure una minima parte».

 

Frank Duval.
Valzer lento.

Helmut Ringelmann voleva per «Derrick» una musica inconfondibile, carica di emozione, che fosse un vero "segno di riconoscimento" per la serie. A questo scopo il produttore commissionò la sigla della nuova serie a Les Humphries.

Musicista particolarmente celebre negli Anni Sessanta, Les Humphries era compositore e leader di un gruppo multietnico — i "Les Humphries Singers" — con cui si era affermato in Germania ed all’estero con le canzoni "Mama Lu", "Mexico" e "Kansas City". Con questi successi aveva venduto più di 40 milioni di dischi.

Il cantante, che era anche apparso con il suo gruppo in un episodio della serie «Der Kommissar», realizzò per «Derrick» una semplice melodia a tempo di valzer che è rimasta per venticinque anni "incipit musicale" delle indagini televisive dell’ispettore.

Les Humphries si è spento, colpito da un infarto, a Basingstoke, in Inghilterra, il 26 Dicembre 2007 all'età di 67 anni.

La sigla di «Derrick» è disponibile sul CD Les Humphries - Greatest Hits edito da Telefunken (3984-27879-2) pubblicato il 12 Febbraio del 2001.

Ascolta il brano