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Prologo di un successo.
Nome in codice: Das Revier.
Inverted Novel.
La storia di Derrick.
La scelta del nome.
Il supervisore.
Cronaca di un successo.
Il cartoon.
Il mio nome è Derrick.
Assalto al treno.
Un ispettore in carriera.
Il cardinale.
Un eroe in quattro terzi.
Il segreto di Derrick.
La sindrome di Tappert.
Il secondo uomo.
La carriera di Fritz.
La carriera di Harry.
Orme di piccoli piedi.
Due amanti per Harry.
La seconda vita di Fritz.
L'autore di Derrick.
Bundesfilmpreise.
Il dottor Traut.
Il produttore di Derrick.
Una famiglia in giallo.
Atmosfere musicali.
Sonata di morte.
Il suono dell'orchestra.
Direttori a confronto.
Le tracce di Derrick in Italia.
Illustri fans.
Celebri detrattori.
Italiani veri e finti.
Il testimone oculare.
La voce di Derrick.
Il restauro di Derrick.
L'ufficio di Derrick.
Qui Squadra Omicidi.
Fedeltà nei dettagli.
Dove abita, ispettore?
Le donne di Derrick.
Derrick ha acciuffato una donna!
L'auto di servizio.
Derrick comics.
La biblioteca di Derrick.
La mediateca di Derrick.
Il Catalogo.

 

L’abbinamento voce/volto è la caratteristica determinante per la scelta di una nuova voce per un attore straniero. Per dare voce all’ispettore Derrick fu scelto l’attore torinese Bruno Alessandro. Iniziò con la radio, ne fece moltissima, come lui stesso ricorda, non dimenticando mai che la scuola migliore è comunque il teatro: «Le prime esperienze le ho fatte allo Stabile di Torino e i miei primi lavori da doppiatore alla RAI torinese. Mi sono trasferito a Roma quando sono diventato direttore di doppiaggio e non potevo fare più il pendolare».

In Italia la voce di Bruno Alessandro è legata ad importanti attori quali Orson Welles – per lui «il più complicato di tutti» – Spencer Tracy, Anthony Quinn, Michel Piccoli e Fernando Rey. In televisione la voce di Derrick è anche quella dell’infallibile avvocato Perry Mason. Alla domanda mirata a conoscere quali difficoltà avesse trovato nell’entrare nel personaggio dell’ispettore Alessandro risponde: «Come capita sempre a noi doppiatori quando si affronta un nuovo personaggio c’è un momento in cui si ha il timore di non centrarlo in pieno. Ma questo mi è successo solo per le prime puntate. Occorre pensare che un attore matura il suo personaggio con mesi di studio; noi – d’altra parte – arriviamo in studio e, letta la battuta la riproponiamo abbinata a quel personaggio vedendolo magari per la prima volta. Ciò talvolta è un po’ riduttivo e finisce con lo sminuire tutto il lavoro di preparazione che c’è alle spalle. Nel caso di Derrick ho imparato a conoscerlo con il passare del tempo, una puntata dopo l’altra».

La voce di Harry Klein è, invece, di Saverio Moriones. Anche per lui gli inizi di carriera sono legati all'attività teatrale presso il Teatro Stabile di L'Aquila e Trieste.

«Il mio impatto con l'Harry di Derrick è stato subito di simpatia e quindi di estrema facilità per quanto riguarda l'adesione vocale e interpretativa. Quindi senza accorgercene siamo invecchiati insieme e la familiarità è divenuta tale che potrei ormai doppiarlo ad occhi chiusi». Saverio Moriones è la voce italiana, oltre che di Fritz Wepper, di Richard Chamberlain, Joe Pesci, Burt Raynolds, Alec Baldwin, Charles Bronson e Stacy Keach.

A titolo di curiosità va notato che vi sono alcune puntate di «Derrick» in cui, anche nell'originale tedesco, alcuni attori furono doppiati.

È il caso di «Abisso dei sentimenti» in cui all'attore Wulf Schmid-Noerr (che interpretava un medico della clinica psichiatrica) diede voce l'attore Reinhard Glemnitz; in «Una corona di fiori» Heinz Lissner, interpretato da Eduard Erne, parlava grazie a Michael Ande il quale aveva già prestato la propria voce nel 1974 ad Oliver Grimm, giovane protagonista della puntata «Due testimoni per Horst».
Nella puntata «Il morto sulla panchina del parco» Horst Sachtleben aveva doppiato Werner Rom nel ruolo di Basse. Nel 1975 l'affascinante Sybil Danning in «Il segno della violenza» aveva la voce di Ingrid van Bergen, mentre qualche anno più tardi il signor Soska di «In tre col morto», interpretato da Alexander Pleyer, si esprimeva con la voce di Michael Brennicke.
Da ultimi due personaggi minori: in «Viaggio a Monaco» Ekkehardt Belle dava voce a uno degli agenti della polizia scientifica, mentre in «Non dare la mano all'assassino» la voce di un poliziotto era niente meno che quella di Hans-Georg Panczak.

 

 

Bruno Alessandro.
Questione di voce.

Nel 1985 la RAI acquistò la sesta serie di «Derrick», diciannove episodi prodotti tra il 1984 ed il 1985 ma – diversamente dal solito – la realizzazione del doppiaggio non fu affidato alla SAS, bensì alla MOPS FILM, una compagnia cui non appartenevano gli attori che dal 1979 si erano ormai affermati come le voci dei due poliziotti bavaresi. Al loro posto subentrarono Elio Zamuto ed Eugenio Marinelli rispettivamente Derrick e Klein. Il cambiamento non passò inosservato ed i fans dell’ispettore reclamarono a gran voce il ritorno dei precedenti doppiatori, nuovamente ingaggiati dal 1986. Anche la ZDF protestò nel vedere inaspettatamente modificato un personaggio ormai così amato e conosciuto dal pubblico televisivo italiano. Nell'autunno 1996 questi episodi sono stati ridoppiati.

Nel 1989 a Montreux, Helmut Ringelmann dichiarò pubblicamente che il miglior doppiatore mondiale di Derrick è proprio l'italiano Bruno Alessandro che nel Settembre 1999 ha ricevuto il premio "Voci nell'Ombra" come miglior voce maschile della tv italiana proprio per Derrick.

In occasione del lancio del film a cartoni animati «Derrick, die Pflicht ruft», Horst Tappert ha pubblicamente celebrato Bruno Alessandro come il suo più bravo doppiatore.

Horst Tappert e Fritz Wepper. (Foto ZDF)