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Nel 1992 è stata la volta di Claudio Caramaschi che ha preso parte allepisodio "Dopo 8 lunghi anni". L'attore milanese racconta: «Ho scoperto quanto fosse famoso l'ispettore Derrick solo dopo aver preso parte ad una puntata». Claudio Caramaschi racconta come arrivò alla televisione tedesca: «Verso la fine degli anni Settanta venni contattato per uno spot pubblicitario da girare in svizzera tedesca dove tra lo stupore di tutti riuscii ad esprimermi addirittura in schweizerdeutsch. Il caso volle che uno degli organizzatori di questa produzione pubblicitaria fosse anche, qualche anno dopo, tra i responsabili di una nuova iniziativa, questa volta cinematografica. Mi contattò per un ruolo importante in "Die Schweizermacher", diretto da Rolf Lyssy. Con il successo ottenuto in quel film gli autori tedeschi iniziarono a scrivere dei ruoli su misura per me. Il primo di questi lo scrisse Manfred Grunert che mi affidò il ruolo di Paolo in "Heimkehr nach Deutschland", un film del 1982 con Eva-Maria Hagen e Evelyn Opela che affrontava il tema della divisione della Germania». «Negli anni seguenti ho recitato in "SoKo 5113", "Stefanie" ed ancora con Werner Masten in "Faber l'investigatore". Con lui girai nel 1987, a Genova, un episodio lungo dal titolo "Al crepuscolo". Masten era un regista che lasciava possibilità agli attori anche di improvvisare. Qualche anno dopo arrivai a "Derrick"». Quando gli fu affidato il ruolo del ristoratore italiano protagonista dell'episodio di Derrick, Caramaschi ricorda che l'idea dello sceneggiatore era di chiamare il personaggio Falcone. Poco tempo prima, infatti, il giudice palermitano era morto nell'attentato di mafia e ai tedeschi sembrava quasi un tributo chiamare un personaggio italiano con quel nome, tanto più che si trattava di un protagonista che si opponeva al racket della mafia a Monaco. Proprio prima di iniziare le riprese si discusse sull'opportunità di questa scelta: un giudice di spicco come era Falcone non poteva essere equiparato ad un oste, così il nome fu cambiato in Scarletti. Nella puntata Claudio Caramaschi, che sul set aveva recitato in tedesco, si è doppiato anche nell'edizione italiana del telefilm. Fu una specifica richiesta fatta dall'attore ad Helmut Ringelmann. Della sua esperienza dice: «Horst Tappert ha saputo stravolgere la figura dell'eroe televisivo. Con il suo modo di interpretare l'ispettore, riusciva a diventare parte dello sfondo per lasciare spazio, di volta in volta, agli attori che interpretavano i ruoli principali nelle puntate». Un particolare ringraziamento a Claudio Caramaschi per la collaborazione offerta in prima persona alla realizzazione di questa pagina. |
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Cornelia Froboess e Claudio Caramaschi in "Derrick". (Screenshot ZDF) | ||||
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Dal 2004 Claudio Caramaschi è nel cast di una nuova serie tedesca prodotta dalla Bayerisches Fernsehen: «München 7», un poliziesco dai toni leggeri e divertenti scritto da Franz Xaver Bogner. In questo telefilm l'attore italiano interpreta Valentino, il proprietario della trattoria «30 percento» così chiamata perchè in quel locale l'oste pratica il 30% di sconto ai poliziotti del vicino commissariato del settimo distretto. L'idea venne al regista quando scoprì che a Monaco esisteva davvero un locale che faceva lo sconto agli operatori dei servizi di emergenza. «München 7» ha conquistato nel 2004 il Bayerisches Fernsehpreis e nel 2005 l'Adolf-Grimme-Preis. Claudio Caramaschi in «München 7». (Screenshot Bayerisches Fernsehen)
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