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Pochezza d'animo

Chi non vuol piedi sul collo, non s'inchini.

Chi pecora si fa, lupo la mangia

La pecora che dice esser del lupo bisogna che la sia.

Chi si mette tra la semola, gli asini se lo mangiano

Chi canto si fa, tutti i cani gli pisciano addosso.

Chi si sputa addosso, non vale un grosso.

Chi troppo scende, con fatica rimonta.

Si può intendere del cadere a basso, ma pure anche dell'abbassarsi.

Chi va dietro agli altri, non passa mai avanti.

Condanna più specialmente la dappocaggine degli imitatori nelle arti, nel pensare ed in ogni cosa. «E quel che l'una ta e l'altre fanno ecc.» non le pecore sole.

Chi vuol essere stimato, stimi se stesso

Tanto vale l'uomo, quando si stima.

Ed ha ragione, perché:

Chi non rispetta sé, non rispetta nemmeno gli altri.

Non bisogna buttarsi fra i morti.

Non bisogna far troppo palla di se stesso.

Darsi, offerirsi troppo, lasciarsi da tutti sbatacchiare.

Povero né minchione non ti far mai (ovvero Povero né poltrone, ecc.)

 

 
   
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