Fiducia, Diffidenza
A chi ben crede, Dio provvede.
A credere al compagno vai bel bello.
Ascolta tutti, parla franco,
credi a pochi, a te poi manco.
Chi cammina a buona fede, i pidocchi se lo mangiano.
Chi d'altri è sospettoso, è di sé mal mendoso
Chi è in sospetto, è in difetto
Sospetto e difetto comprarono la casa insieme.
Chi non sa mentire, crede che tutti dicano il vero.
Innocens credit omni verbo: astutus considerat gressus suos (Prov.)
Chi più guarda, meno vede.
Chi si dà in man del ladro, bisogna che se ne fidi a suo dispetto.
Chi si fida, è l'ingannato (ovvero rimane ingannato).
Chi tosto crede, tardi si pente
Chi tosto crede, ha l'ale di farfalla.
Chi troppo si fida, spesso grida.
Chi vuol esser discreto conosca bene altrui.
Prima d'essere con altri discreto, arrendevole, prima di usar troppo delicatamente seco, guarda ch'egli non ne abusi.
Con gli scredenti si guadagna
Il rubare è con gli scredenti
Consiglio scappato, consiglio trovato.
Chi agli amici non crede, gliene incontra male, ed altri poi s'approfitta del consiglio rigettato.
Con ognun fa' patto, coll'amico fanne quattro
Conti spessi, amicizia lunga
Amici cari, patti chiari, e borsa del pari.
Da chi mi fido mi guardi Dio, da chi non mi fido, mi guarderò io
Dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guarderò io.
Di chi non si fida, non ti fidare.
Perché
Gli uomini sfiduciati non furono mai buoni.
Sfiduciati qui per diffidenti
A chi non crede non prestar fede.
Di pochi fidati, ma da tutti guardati.
Dove son molte mani, chiudi.
Fidarsi è bene, non si fidare è meglio--ovvero
Fidati era un buon uomo, Nontifidare era meglio.
(Vedi Prefazione.) Come pure:
Fidati e Nontifidare eran fratelli
Fidati più de' poveri poveretti che dei signori.
Gabbato è sempre quel che più si fida.
Gli uomini non si conoscono alla prima.
Il credere e il bevere inganna le donne e i cani.
Il cuore non si vede.
In terra di ladri, la valigia dinanzi.
La fede degli uomini, il sogno e il vento son cose fallaci.
Matta è quella pecora che si confessa al lupo.
Avviso alle donne.
Molti hanno insegnato a ingannare temendo d'essere ingannati.
Non dir le cose tue né ad uom senza barba, né a donna senza petto.
Non si crede al santo finché non ha fatto il miracolo.
Non ti fidare se puoi farne a meno o (se puoi far di meno). Parla all'amico come se avesse a diventar nemico.
Ma (grazie a Dio) si trova pure:
Il nemico, pensa che può diventarti amico.
Pensa ben per non peccare,
pensa mal per non sbagliare.
Per amistà conservare, muri bisogna piantare.
Vuol dire: lasciarsi la sua libertà, ciascuno; fabbricare fra te e l'amico un muro, ma che abbia il suo uscio.
Prima di conoscere uno, bisogna consumare un moggio di sale.
È di uomo cupo, il quale non lasci ben conoscere di qual natura si sia:
Bisogna star con lui un verno e un'està, chi vuol saper di quel ch'e' sa.
Quanto più si vede, e meno si crede--ovvero
Com' più si vede, manco si crede
Quel che vedi, poco credi; quel che senti non creder niente.
Perché:
L'esperienza genera sospetto
Chi più sa, meno crede.
Quel che l'occhio non vede, il cuor non crede.
Se tu hai caro il ben che godi, guarda con chi lo lodi.
Ché ne farai venir troppa voglia.
Tra gente sospettosa, conversare è mala cosa
Guardati da can rabbioso, e da uomo sospettoso.
Trist'e guai, chi crede troppo e chi non crede mai.
Uscio aperto guarda casa.
Val più un pegno nella cassa che fidanza nella piazza. |