Avarizia
All'avaro accade come allo smeriglio.
Lo smeriglio è piccolo uccello di rapina, il quale, spesso, mentre insidia a uccelli rninori di lui, viene sopraggiunto da altro maggiore, che gli toglie la preda e la vita.
Chi accumula e altro ben non fa, sparagna il pane e all'inferno va.
Chi per sé raguna, per altri sparpaglia
A padre avaro (o cupido) figliuol prodigo.
Chi serba, serba al gatto.
Chi sparagna, vien la gatta e glielo magna.
Chi serba, Dio non gli dà.
Chi si mette a stentare, stenta sempre.
Chi troppo insacca squarcia la sacca.
Denaro sepolto non fa guadagno
Il vin nel fiasco non cava la sete di corpo.
De' vizi è regina l'avarizia.
Dio ha dato per penitenza all'avaro che né del poco né dell'assai si contenti.
È gran pazzia il viver poco per morir ricco.
Viver poco vale stentare.
È meglio un dolor di tasca che di cuore.
I danari servono al povero di beneficio, e all'avaro di supplicio.
I danari son fatti per ispendere.
La roba è fatta per i bisogni.
L'avarizia è scuola d'ogni vizio.
L'avarizia fa stentare gli altri vizi.
L'avaro è come il porco, che è buono dopo morto.
L'avaro è come l'idropico; quanto più beve, più ha sete.
L'avaro è procuratore de' suoi beni, e non signore.
L'avaro non fa mai bene, se non quando tira le calze.
<<Dall'avaro niun bene puote nascere, perché l'avaro nulla fa a diritto, se non quando egli si muore.>>
L'avaro non dorme.
L'avaro più che possiede più è mendico.
L'avaro spende più che il liberale.
L'ultimo vestito ce lo fanno senza tasche.
Di là non si porta nulla.
Masseria, masseria, viene il Diavolo e portala via.
Molti fanno prima la roba e poi la coscienza.
Nella cassa dell'avaro, il diavolo vi giace dentro.
|