Parlare, Tacere
A cattivo parlatore discreto ascoltatore.
A chi parla poco, basta la metà del cervello
Assai sa, chi non sa, se tacer sa
Chi assai ciarla spesso falla
Chi non sa tacere, non sa parlare
Chi poco sa, presto parla
Il tacere adorna l'uomo
In bocca chiusa non c'entra mosche
Nessuno si pentì mai d'aver taciuto
Parla poco e ascolta assai, e giammai non fallirai
Per la lingua, si langue
Siede e taci, e avrai pace
Troppo grattar cuoce, e troppo parlar nuoce.
A discorrer troppo si muore.
Al canto l'uccello, al parlare il cervello.
Sottintendi si conosce.
Allo schiamazzo del gallo si desta la volpe.
Chi schiamazza dà armi all'astuto.
Bel parlare non scortica ma sana
Il bel parlare non scortica la lingua.
Bisogna guardare non a quello che entra, ma a quello che esce.
È del Vangelo, e s'intende della bocca.
Capo senza lingua, non vale una stringa.
Gli encomii del silenzio spesseggiano in questi Proverbi: qui ed altrove si biasima l'eccesso, perché agli estremi ripugna il senso comune.
Chi a troppi parla, a pochi dà consiglio.
Chi dice quel che sa, e dà quel che ha, non gli resta nulla
Chi dice tutto e niente serba,
può andar con l'altre bestie e pascer l'erba.
Chi dice quel che vuole, ode quel che non vorrebbe.
Chi è segreto in ogni terra,
mette la pace e leva la guerra.
Chi ha difetto e non tace,
ode sovente quel che gli dispiace.
Chi ha lingua in bocca, può andar per tutto.
<<Chi ha la lingua adorna, Poco senno gli basta, Se per follia nol guasta.>> (TESORETTO.)
Chi ha molte parole spesso si duole.
Chi non parla, Dio non l'ode.
Chi non si spiega, chi non si esterna, chi non si lascia intendere, non ha quel che'e' vuole: ed anche a Dio bisogna chiedere.
Chi non sa tacere, non sa godere
Chi sempre tace, brama la pace.
<<Ma io per tacere ho fatto il gozzo.>> dice il Serdonati, forse di se stesso; e il suo era tempo da ciò.
Chi parla rado, è tenuto a grado.
Chi parla semina, e chi tace raccoglie.
Chi parla troppo adagio, a chi l'ascolta dà disagio.
Chi scopre il segreto, perde la fede.
Chi sta col becco aperto, ha l'imbeccata di vento
Chi troppo abbaia, s'empie il corpo di vento
Asino che ragghia, mangia poco fieno.
Chi vuol ben parlare, ci deve ben pensare.
Chi vuol esser discreto, celi il suo segreto.
Chi vuol far bene i suoi fatti,
stia zitto e non gracchi.
Di' all'amico il tuo segreto, e' ti terrà il piè sul collo.
Di crai in crai si pasce la cornacchia.
Dolce parlare fa gentilezza.
Dove è manco cuore, ivi è più lingua.
È meglio mangiare quanto s'ha, che dire quanto si sa.
Mangiare per consumare; s'intende della roba, degli averi.
È meglio morire, che ridire.
Riportare i fatti d'altri è cosa odiosa.
È meglio sdrucciolar co' piedi che colla lingua.
Gli uomini si legano per la lingua, e i buoi per le corna.
Verba ligant homines, taurorum cornua funes.
Il gallo prima di cantare, batte l'ali tre volte.
Prima di parlare pensaci.
Il male che non ha riparo, è bene tenerlo nascosto.
Il poco mangiare e poco parlare non fece mai male
Poche parole e caldo di panno, non fecero mai danno.
Il tacere non fu mai scritto--ovvero
Un bel tacere non fu mai scritto.
In bocca chiusa non cade pera.
Contrario dell'altro: In bocca chiusa non c'entra mosche.
I saggi hanno la bocca nel cuore, e i matti il cuore in bocca.
I segreti più importanti non son pasto da ignoranti.
La bocca non paga gabella.
Lo dice chi ha voglia di parlare, e chi ha parlato poi tante volte lo maledice.
La cicala canta canta che poi la schianta.
La lingua è la peggior carne del mondo.
E fu detto anche, la lingua essere la migliore e la peggior parte dell'animale.
La lingua sta bene dentro i denti.
La pecora per far bé, perde il boccone.
La peggior rota è quella che cigola.
Le chiacchiere non fanno farina.
Le ciancie riescon lancie.
Le parole piglian poco posto
Le parole non fanno lividi
Parole non pagan dazio.
Questi usa chi ha voglia di discorrere a ogni modo. Ma chi è seccato dei discorsi, suol dire in via di lamento:
Se si pagasse dazio di parole, e' se n'avrebbe meno e manco.
Lingua bordella, per sette favella.
Bordello in adiettivo non è usato: ma far bordello si dice per fare chiasso, rumore.
Non ricever la rondine sotto il tetto.
Contro i troppo ciarlieri.
Non tagliarti la gola con la lingua.
Ogni tua guisa non sappia la tua camicia.
Parola detta e sasso tirato non fu più suo.
<<Che non ritorna mai La parola ch'è detta, Siccome la saetta.>> (Tesoretto.) Nescit vox missa reverti. (ORAZIO.)
Parole fan mercato, e danari pagano.
Per tacere si muore.
Quando non dice niente,
Non è dal savio il pazzo differente
Ogni pazzo è savio quando tace.
Segreto confidato non è più segreto
Servo d'altri si fa, chi dice il suo segreto a chi nol sa
Segreto di due, segreto di Dio; segreto di tre, segreto d'ognuno
Quel che tre sanno tutti sanno.
Sentire e non ridire è buon servire
Udente e non dicente non è mancante.
Si dura più fatica a tacere che a parlare.
Io ho sentito dir parecchie volte
Che più fatica è tacer che parlare.
Uccello che non canta non dà augurio.
Uomo che non si spiega non dà augurio buono di sé.
Una testa savia ha la bocca chiusa.
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