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Buoni e Malvagi
Al cattivo cane tosto vien la coda
Ogni cattivo cane ha la coda lunga.
Vale che ogni cattivo si trae dietro degli altri cattivi. Ma si dice pure:
A cattiva vacca Dio dà corte corna.
Perché a uomini malvagi Dio dà poche forze; anzi la malvagità istessa è debolezza.
A cattivo cane, corto legame.
Il malvagio, riottoso è necessità costringere con freno più duro e con legge più severa.
A chi vuol male, né la casa né il focolare.
All'uom dabbene avanza la metà del cervello, al tristo non sta tutto (ovvero non basta quello che ha).
Il giusto s'impiglia nelle arti sue, si crea attorno difficoltà e pericoli; al galantuomo scorre più facile e più sicura la vita.
Batti il buono, e' megliora; batti il cattivo, e' peggiora.
Benché regni, il cattivo sempre serve.
Serve a se stesso, ch'è la peggiore delle servitù.
Chi è buono, ne fa ritratto.
La bontà è campo che fruttifica da se medesimo.
Chi il tristo manda al mare, non aspetti il suo tornare.
Chi nasce lupo non muore agnello.
I tristi non mutano.
Chi perdona ai tristi, nuoce ai buoni
Col perdonar troppo a chi falla, si fa ingiuria a chi non falla.
Contro i tristi è tutto il mondo armato.
Da fuco ti guarderai, ma da uomo cattivo non potrai.
Da uom dabbene, non hai che bene.
Il cuore de' bricconi è un mare in burrasca.
Il furfante in ogni luogo trova tre cose, osteria, prigione e spedale.
Può cominciare bene, ma finisce male; serve all'appetito, ma il fine non guarda.
Il lupo d'esser frate ha voglia ardente
mentre è infermo; ma sano se ne pente.
Il pidocchio non ha faccia, e però sta saldo.
Dicesi de' furfanti senza vergogna.
In mille uno, in cento nessuno.
Cioè, tra mille puoi trovare un galantuomo, ma in cento no. Proverbio disperato e non vero.
La perversità fa l'uomo guercio.
L'eloquenza del tristo è falso acume.
Le tarme stanno nella semola.
Non è malvagio eguale
a quel che si compiace del far male.
O sassi o pani,
bisogna aver qualcosa in man pei cani.
Quando vien la sera il malvagio si dispera.
Non è tanto paura di cosa che venga di fuori, quanto è paura del nemico che ha dentro a se stesso.
Se lodi il buono, diverrà migliore;
biasima il tristo; e' diverrà peggiore.
Un uomo nuoce a cento, e cento non giovano a uno.
Usa col buono, e sta ben col cattivo
Onora il buono perché t'onori, onora il tristo perché non ti disonori.
Sentenza pagana: diis bonis ut faveant, diis malis ne noceant.
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