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Dopo aver costretto a inequivocabili gesti scaramantici («Toccatevi tutti!») il direttore di Rai Uno Fabrizio del Noce e il direttore generale della Rai Flavio Cattaneo ipotizzando lo share del suo nuovo programma, ha superato se stesso accennando a Bruno Vespa e al suo rapporto con la masturbazione. Così, tra una battuta e l'altra, Fiorello ha annunciato il suo ritorno in Tv dopo due anni di assenza.
Da sabato (3 aprile) è di nuovo su Raiuno con lo spettacolo già campione d'incassi nel 2001 e nel 2002 "Stasera pago io". Quest'anno si chiamerà "Stasera pago io... revolution" come il terzo capitolo di Matrix che ha chiuso la serie cinematografica. Non a caso. Fiorello si è mostrato dapprima timoroso «Stavolta è difficile. Raiuno va così bene che se fai sette milioni di spettatori ti dicono che sei scarso» poi beffardo «mi dispiace che la Rai ha questi ascolti, per me sarebbe tutto più facile andasse peggio» infine lo showman insuperabile di sempre con irresistibili battute taglienti per tutti.
Ma chi è Fiorello? Uno splendido 44enne che dimostra la metà degli anni che ha e che continua a mietere successi in radio, in tv, nelle hit parade. «Eppure - confessa Fiorello - ci sono cose che non mi appartengono e non farò mai». Il festival di Sanremo ad esempio: «Non è nelle mie corde. Quando Bonolis mi ha proposto la conduzione a due ho risposto: ma chi ce lo fa fare? L'unico modo in cui posso fare televisione è come la faccio ora, senza cose da presentare, improvvisando». Anche il musical non lo entusiasma: «È troppo ripetitivo. Mi piacerebbe farlo ma solo per una settimana. Chi lo fa rimane chiuso in teatro per mesi. Se lo facessi io la settima sera sputerei in faccia a quelli in prima fila». Porte chiuse anche per la fiction e il cinema: «Saccà mi aveva proposto una fiction con Lino Banfi, ma io non sono capace a fare l'attore ho già provato. Sono tempi troppo lunghi. Per aprire una porta e dire ciao ci vogliono sei ore, non fa per me».
Il suo programma sarà dunque un varietà classico e rivoluzionario al tempo stesso. Un programma televisivo che cercherà di interagire con la radio e trasmetterà in simultanea dal Teatro delle Vittorie, dalla strada, e dagli studi di Radiodue. Innovativo il sistema audio adottato: per la prima volta la trasmissione potrà essere ascoltata con l'home theatre proprio come un film registrato in surround. Di tecnologia Fiorello però preferisce non parlarne: «Sono un uomo analogico» ci ha detto. Il suo personale rapporto con le nuove tecnologie è molto semplice: «nulla di nulla, purtroppo non sono capace. Non riesco neppure a navigare in internet: c'è mia moglie per questo. Meno male. I miei collaboratori mi dicono: sei l'unico a non avere il sito. Ma io adoro il mio divano. Per me il sito internet sarebbe una preoccupazione in più. La tecnologia sta correndo troppo. Al massimo riesco a scattare qualche foto con il telefonino».
Nonostante questo però è un turbine comico che coivolge tutti coloro che ruotano intorno a lui. E lo sa. Tanto da pemettersi di dire quello che altri non potrebbero mai: «Non farò battute su Berlusconi perché le fanno tutti. Che altro potrei dire? 'Volevate le riforme? eccole!» sospira alludendo al lifting. Poi guarda Cattaneo e gli dice «lo so che siete amici...» Il suo nuovo show sarà in onda ogni sabato per otto settimane: "«Mi avevano chiesto di fare 12 puntate a me è preso un aneurisma. Alla fine abbiamo raggiunto l'accordo per otto puntate più corte. Anche se garantisco fino alla quinta, dopo sarò già fuori di testa» assicura lo showman. A dire il vero un po' fuori di testa lo è già prima di iniziare, ma forse ci piace così tanto proprio per questo.
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Alessandro
Gennari |