MONDO PICCINO
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Premesso che è nato un comitato per dare il nobel a Gino Strada e ad Emergency.
Moore e il Nobel ad Obama: l'ultima opinione che nessuno a letto!
22/11/2009
Di F. Allegri
Il coraggio di Moore mi piace e mi fa capire la situazione politica americana meglio di ogni altro informatore americano.
C'è una speranza per il ritiro dall'Iraq e Barack merita quel premio insieme ai suoi elettori.
Sull'Afganistan? Moore non ci si sofferma a sufficienza e io capisco che su quel tema Barack andrà incontro ai generali.
Sulla sete nel mondo? E' vero che basterebbero i fondi di guerra di 2 mesi in Iraq e questo perché gli assetati non sono 100 milioni, ma cinque volte meno!
Lasciate
stare le spalle di Obama ... secondo pensiero di Michael Moore Sabato 10 ottobre, 2009 Amici, la sera scorsa mia moglie mi ha chiesto se non pensavo che ero stato un po' troppo duro con Obama nella mia lettera di ieri con la quale mi congratulavo con lui per il Premio Nobel. "No, non penso questo", le replicai. Pensavo che fosse importante ricordargli che sta conducendo le due guerre che ha ereditato. "Sì", lei disse, "ma il dirgli, 'Ora guadagnatelo!'? Dai all'uomo una possibilità - è un gran giorno per lui e per noi". Mi alzai e rilessi quello che avevo scritto. E ieri ho ascoltato per molto tempo la macchina d'odio della destra che disse tutte le frottole che poteva sul grande giorno di Barack. Io - e quelli di sinistra - abbiamo fatto lo stesso? Noi siamo stanchi, stanchi della guerra. I trilioni che se ne andranno per le 2 guerre sarebbero serviti nella bancarotta noi e il paese - finanziariamente e moralmente. E pensiamo a tutto il buono che si poteva fare con tutto quel denaro! Due mesi di Guerra in Iraq pagherebbero tutti i pozzi che vanno scavati nel Terzo Mondo per trovare l'acqua da bere! Obama si muove troppo lento per molti di noi - ma deve sapere che siamo con lui e gli stiamo accanto quando tenta di mutare gli 8 anni di follia totale che ci hanno circondato. Chi poteva fare quello in nove mesi? Super Man? Thor? Mitch McConnell? Invece di aspettare e vedere ciò che il presidente vuol fare, dobbiamo essere tutti attivi e spingere l'agenda che vogliamo vedere applicata. Cosa ci trattiene dal formare gli stessi gruppi locali che mettemmo insieme per il voto dello scorso Novembre? Andiamo! Noi siamo la maggioranza ora - la maggioranza con un margine significativo! Dobbiamo provarci - e dobbiamo dire a questo Congresso debole di impegnarsi e di fare quello che dice - o altro. Ciò che chiedo a quelli che votarono per Obama è di non saltargli addosso troppo in fretta. Sì, fate la voce grossa (il suo numero di telefono è 202-456-1414). Ma non abbandonate la migliore speranza che abbiamo avuto nella nostra vita per cambiare. E per l'amore di Dio non vi scandalizzate se lui dice una cosa o fa qualcosa che non ci piace. Avete mai visto i Repubblicani comportarsi così? Voglio dire, la Destra ha avuto per 20 anni presidenti Repubblicani e ancora non può dire una preghiera nella scuola pubblica, o abolire l'aborto, o mettere una tassa sulla casa o la nostra Sicurezza Sociale in borsa. Essi fecero un grande danno, nessun dubbio su questo, ma sui temi chiave promossi dalla Destra Cristiana, essi la lasciarono quasi a mani vuote. Non meraviglia che siano stati portati alla follia più tardi. Non hanno più avuto nulla di buono da quando fu eletto Reagan. Ma - li avete mai visti guardare tutti con malinconia e da sconfitti? No! Essi sono pronti alla lotta! Tutti i giorni. E la nostra parte? Al primo segno di esitazione, impacchettiamo i nostri giochi e andiamo a casa. Perciò, almeno per il fine settimana, possiamo celebrare quello che ovunque si celebra - l'America che ora ha un uomo sano e brillante alla Casa Bianca, un uomo che veramente vuole un mondo di pace per le sue 2 figlie. Molti, nei 2 giorni passati (sì, incluso me stesso), hanno brontolato: "Che ha fatto per guadagnarsi questo premio?" Che ne dite di questo: Il semplice fatto che sia stato eletto era la ragione sufficiente perché fosse il degno candidato al Nobel per la Pace di quest'anno. Perché quel giorno le azioni feroci degli anni di Bush/Cheney furono totalmente e perfettamente biasimate. Un uomo - un uomo che si oppose alla Guerra in Iraq fin dall'inizio - offrì la fine della follia. Il mondo ha assistito con un orrore totale negli otto anni passati mentre guardavano i discendenti di Washington, Lincoln e Jefferson accendere la miccia della nostra auto - distruzione. Scuotemmo le nazioni del pianeta abbandonando Kyoto e poi procedemmo a fondere per più di 8 anni il valore delle cappe di ghiaccio polare. Invademmo due nazioni che non ci attaccarono, fallimmo nella ricerca dei veri terroristi e, in effetti, accendemmo la nostra ondata di terrore. La gente di tutto il mondo si chiese se eravamo diventati matti.E se tutto quello non bastasse, il Joker uscente presiedette al peggiore collasso finanziario globale dai tempi della Grande Depressione. Così, certo, alle 11:00pm ET del 4 Novembre, 2008, Barack Obama vinse il Premio Nobel per la Pace. E lo vinsero anche i 66 milioni di persone che votarono per lui. Dal momento in cui salì sul palco a mezzanotte ET nel Grand Park Historic Hippie Battlefield nella bassa Chicago, miliardi di persone nel mondo stavano già respirando un enorme respiro di sollievo. Era come se, in quell'istante, un uomo avesse promesso la pace al mondo - e molti erano pronti ad andare ovunque lui volesse per realizzare quel fine. Mai in passato, l'elezione di un uomo fece sentire le nazioni come se anche loro avessero vinto. Quando ci sono milioni di persone pronte, capaci e speranzose di unirsi a una causa simile, bene, un premio a Oslo è il minimo che vi aspetta. Un altro pensiero. Nella storia il Premio per la Pace è stato dato a chi ha lavorato per togliere il giogo della discriminazione razziale e la segregazione (Martin Luther King, Jr., Desmond Tutu). Penso che il comitato per il Nobel, nel premiare Obama, ha premiato anche il fatto che qualcosa di profondo è accaduto in uno stato che fu fondato sul genocidio razziale, costruito sulla schiavitù razzista, e trattenuto per oltre 100 anni dai residui del bigottismo odioso (che è ancora messo in risalto agli incontri per il té e nelle discussioni alla radio). Il fatto che questo uomo possa causare questo evento sismico storico da verificare - e a farlo con una tale grazia e umiltà, non soccombendo mai alla tentazione, ma ancora non rinunciando (sì, chiese di poter giurare come "Barack Hussein Obama"!) - è più di una ragione sufficiente per essere ad Oslo e incontrare il Re il 10 Dicembre. Forse potrebbe portarci con lui. Perché sospetto pure che il comitato per il Nobel abbia tolto il suo cappello per noi - noi, gli americani, abbiamo conquistato qualcosa al nostro razzismo e in modo inatteso. Dopo aver visto le immagini dure dei nostri cittadini compagni neri lasciati affogare a New Orleans - e i poveri bianchi vedendosi trattati non meglio di loro sono stati sollevati dal dispiacere - tutti abbiamo visto abbastanza. Era il momento del cambiamento. Grazie, Barack Obama, per averci dato l'opportunità di redimere noi stessi. Ora andiamo avanti con il lavoro. Ci serve che voi facciate tutto quello che avete promesso di fare. Ci serve questo. Il mondo ha bisogno di questo. La mia previsione per il futuro? Diverrete il primo a vincere il Premio Nobel per la Pace *due - volte*! Sì! Fred (in norvegese significa "pace"), Michael Moore MMFlint@aol.com MichaelMoore.com |
Get Off Obama's
Back ... second thoughts from Michael Moore Saturday, October 10th, 2009 Friends, Last night my wife asked me if I thought I was a little too hard on Obama in my letter yesterday congratulating him on his Nobel Prize. "No, I don't think so," I replied. I thought it was important to remind him he's now conducting the two wars he's inherited. "Yeah," she said, "but to tell him, 'Now earn it!'? Give the guy a break - this is a great day for him and for all of us". I went back and re-read what I had written. And I listened for far too long yesterday to the right wing hate machine who did what they could to crap all over Barack's big day. Did I - and others on the left - do the same? We are weary, weary of war. The trillions that will have gone to these two wars have helped to bankrupt us as a nation - financially and morally. To think of all the good we could have done with all that money! Two months of the War in Iraq would pay for all the wells that need to be dug in the Third World for drinking water! Obama is moving too slow for most of us - but he needs to know we are with him and we stand beside him as he attempts to turn eight years of sheer madness around. Who could do that in nine months? Superman? Thor? Mitch McConnell? Instead of waiting to see what the president is going to do, we all need to be pro-active and push the agenda that we want to see enacted. What keeps us from forming the same local groups we put together to get out the vote last November? C'mon! We're the majority now - the majority by a significant margin! We call the shots - and we need to tell this wimpy Congress to get busy and do what we say - or else. All I ask of those who voted for Obama is to not pile on him too quickly. Yes, make your voice heard (his phone number is 202-456-1414). But don't abandon the best hope we've had in our lifetime for change. And for God's sake, don't head to bummerville if he says or does something we don't like. Do you ever see Republicans behave that way? I mean, the Right had 20 years of Republican presidents and they still couldn't get prayer in the public schools, or outlaw abortion, or initiate a flat tax or put our Social Security into the stock market. They did a lot of damage, no doubt about that, but on the key issues that the Christian Right fought for, they came up nearly empty handed. No wonder they've been driven crazy lately. They'll never have it as good again as they've had it since Reagan took office. But - do you ever see them looking all gloomy and defeated? No! They keep on fighting! Every day. Our side? At the first sign of wavering, we just pack up our toys and go home. So, at least for this weekend, let us celebrate what people elsewhere are celebrating - that America now has a sane and smart man in the White House, a man who truly wants a world at peace for his two daughters. Many, for the past couple days (yes, myself included), have grumbled, "What has he done to earn this prize?" How 'bout this: The simple fact that he was elected was reason enough for him to be the recipient of this year's Nobel Peace Prize. Because on that day the murderous actions of the Bush/Cheney years were totally and thoroughly rebuked. One man - a man who opposed the War in Iraq from the beginning - offered to end the insanity. The world has stood by in utter horror for the past eight years as they watched the descendants of Washington, Lincoln and Jefferson light the fuse of our own self-destruction. We flipped off the nations on this planet by abandoning Kyoto and then proceeded to melt eight more years worth of the polar ice caps. We invaded two nations that didn't attack us, failed to find the real terrorists and, in effect, ignited our own wave of terror. People all over the world wondered if we had gone mad. And if all that wasn't enough, the outgoing Joker presided over the worst global financial collapse since the Great Depression. So, yeah, at precisely 11:00pm ET on November 4, 2008, Barack Obama won the Nobel Peace Prize. And the 66 million people who voted for him won it, too. By the time he took the stage at midnight ET in the Grant Park Historic Hippie Battlefield in downtown Chicago, billions of people around the globe were already breathing a huge sigh of relief. It was as if, in that instant, one man did bring the promise of peace to the world - and most were ready to go wherever he wanted to go to achieve that end. Never before had the election of one man made every other nation feel like they had won, too. When you've got billions of people ready, willing and able to join a cause like this, well, a prize in Oslo is the least that you deserve. One other thought. The Peace Prize historically has been given to those who have worked to throw off the yoke of racial discrimination and segregation (Martin Luther King, Jr., Desmond Tutu). I think the Nobel committee, in awarding Obama the prize, was also rewarding the fact that something profound had happened in a nation that was founded on racial genocide, built on racist slavery, and held back for a hundred-plus years by vestiges of hateful bigotry (which can still be found on display at teabagger rallies and daily talk radio). The fact that this one man could cause this seismic historical event to occur - and to do so with such grace and humility, never succumbing to the bait, but still not backing down (yes, he asked to be sworn in as "Barack Hussein Obama"!) - is more than reason enough he should be in Oslo to meet the King on December 10. Maybe he could take us along with him. 'Cause I also suspect the Nobel committee was tipping its hat to all of us - we, the American people, had conquered some of our racism and did the truly unexpected. After seeing searing images of our black fellow citizens left to drown in New Orleans - and poor whites seeing their own treated no better than the black man they had been raised to hate - we had all seen enough. It was time for change. Thank you, Barack Obama, for giving us the opportunity to redeem ourselves. Now for the tasks ahead. We need you to do all that you promised to do. We need it. The world needs it. My prediction for the future? You become the first *two-time* winner of the Nobel Peace Prize! Yeah! Fred (that's Norwegian for "Peace"), Michael Moore MMFlint@aol.com MichaelMoore.com |
Lascio qui i 12 punti di non ritorno perché finalmente l'idea del riscaldamento del pianeta (da dimostrare) ha trovato una prima dimensione.
Scioglimento dei ghiacci artici
Scioglimento della calotta occidentale dell'Antartide
Scioglimento della calotta di ghiaccio continentale della Groenlandia
Scioglimento dei ghiacciai continentali nella catena dell'Himalaya
Collasso della circolazione atlantica
Siccità e incendi dolosi nel sud - ovest degli USA, soprattutto in California
Ritardo del monsone estivo in India
Perdita delle foreste in Amazzonia
Perdita delle foreste di conifere boreali
Potenziamento della corrente marina El Nino
Scioglimento del permafrost e liberazione di metano
Minore intensità del monsone dell'Africa occidentale e minori precipitazioni
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Continua la raccolta di firme
la petizione sull'uranio impoverito
(vedasi la pagina principale - colonna di destra).
Al 19 novembre le firme sono91. Abbiamo avuto il sostegno dei verdi di Firenze e di un medico di Milano che sul tema tiene conferenze in tutta Italia. Alcuni volontari hanno mandato una news letter a varie associazione e blog on line che hanno risposto positivamente. Cresce l'interessamento in Sardegna.
C'E' BISOGNO DI TUTTI E' ANCHE UN MODO PER RIBADIRE L'OPZIONE PACIFISTA.
Rammentate che il decadimento di questo materiale radioattivo (con un'emivita di 4,7 milioni di anni) produce nel corpo del contaminato milioni di emissioni radioattive all'anno. Ciò causa danni genetici enormi all'organismo, anche al DNA.
Le informazioni sugli effetti spaventosi dell' uranio impoverito vengono sistematicamente soppresse e minimizzate, in USA e in Italia. E' una verità drammatica che copre i drammi legati alle guerre combattute con armi radioattive! Drammi generati da reduci malati e/o dai loro bambini nati con difetti genetici.
Ricordiamo che nel 2006 L'Ecologist scrisse che i morti da contaminazione da uranio impoverito erano 10.000 in Serbia.
In Italia si stimano in 2500 gli ammalati, ci pare sbagliata per difetto! Anche perché si può essere contaminati anche facendo la guardia ad un magazzino di munizioni!
PER AVERE ALTRE INFORMAZIONI CLICCA SUL NUMERO 41 e poi FIRMA LA PETIZIONE trovando l'apposito spazio nella pagina principale.
Pezzi passati: - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74 - 75 - 76 - 77 - 78 - 79 - 80 - 81 - 82 - 83 - 84 - 85 - 86
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25-11-09 20.04