Aneto
Anethum graveolens
Anethum graveolens: anethum dal greco anethon, sta a significare probabilmente che questa pianta era originaria di Neto, in Sicilia, oggi chiamata Noto; graveolens significa maleodorante, per distinguerla da un altro anethum dal profumo meno pungente.
Descrizione
E' una pianta erbacea annuale ed appartiene alla famiglia delle Ombrellifere. La radice è lunga e sottile, il fusto eretto, ramificato in cima e può superare il metro d'altezza. Le foglie alterne di color azzurro tendente al verde, sono molto frastagliate. I fiori, riuniti in ombrelle, sono di colore giallo. I frutti, capsule abbinate, sono percorsi da coste dorsali poco prominenti. L'aneto si adatta bene a tutti gli ambienti ma è particolarmente sensibile ai forti venti, alle gelate, alle piogge persistenti.
Un po' di storia
Originario dell'Asia l'aneto era conosciuto già agli Ebrei, poi ai Greci, secondo la scuola medica aiutava a prevenire le crisi di epilessia. I Romani ritenevano che accrescesse la forza fisica. Per i gladiatori era quindi un ingrediente indispensabile da aggiunegere senza parsimonia ad ogni vivanda. Apicio lo colloca in molte ricette tra cui emerge il pollo all'aneto.
Uso in cucina
Si usano come condimento sia le foglie che i frutti. Viene utilizzato per insaporire minestre, salse, intingoli ed è particolarmente indicato sul pesce.
Si accompagna bene a yogurt, panna acida e uova.
Raccolta e conservazione
Dell'aneto si usano i frutti e le sommità. I frutti si raccolgono a fine estate, poco prima della loro maturazione; le sommità si raccolgono invece in Agosto quando i frutti non sono ancora maturi. Per l'essiccazione si dispongono sia i frutti che le sommità su di un telo, in un luogo aereato. I frutti si setacciano e le sommità si tagliano a pezzettini. Entrambi si conservano in vasi di vetro.
In erboristeria
Infuso per le infiammazione della bocca: mettere 5 gr di semi d'aneto in un litro d'acqua bollente e lasciare intiepidire il liquido prima di filtrarlo. Adoperarlo facendo frequenti sciacqui durante la giornata.
Infuso contro la nausea: in un bicchiere d'acqua calda mettere in infusione un pizzico di semi d'aneto. Addolcite il liquido dopo averlo filtrato e bevetelo dopo mangiato.
Il segreto dello chef
L'aceto all'aneto: portare ad ebollizione l'aceto e aggiungete un pugno di semi d'aneto; togliere dal fuoco ed unite alcune foglie spezzettate. Lasciate macerare due settimane agitando il composto tutti i giorni, quindi filtrate e imbottigliate.
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