£ G R E P P I A I T A L I A £
Il professor Nappini presenta con questo articolo la nuova raccolta dei suoi scritti che pubblicheremo nelle prossime settimane nelle nostre rubriche e successivamente nella sezione "Pensieri e idee" quando tale raccolta sarà ultimata.
De Reditu Suo
Analisi limpida, soluzioni immediate nessuna
02/11/2009
Del Prof. I. Nappini
Per aprire questa serie di meditazioni in velocità e scritti sto usando come titolo conduttore il titolo di un componimento di Claudio Rutilio Namaziano (latino: Claudius Rutilius Namatianus; ) che è stato un poeta romano e un politico romano di nobile famiglia gallo - romana.
Come ricorda Wikipedia egli è nato: "Forse a Tolosa, fu praefectus urbi di Roma nel 414. L'anno seguente o poco dopo fu costretto a lasciare Roma per far ritorno nei suoi possedimenti in Gallia devastata dall'invasione dei Vandali. Tale viaggio - condotto per mare e con numerose soste, dato che le strade consolari erano impraticabili ed insicure dopo l'invasione dei Goti - venne descritto nel De Reditu suo, un componimento in distici elegiaci, giunto all'epoca odierna incompleto".
Quel che intendo fare è un lento ritorno verso quanto ho scritto e meditato in questi cinque anni perché da tempo ho capito che a fronte di tante analisi e riflessioni non c'è uno strumento vero d'intervento. Per esser sintetici: al pensiero non segue l'azione.
Del resto non voglio commettere l'indecenza di pensare a un banale ritorno al passato che è cosa impossibile. La calata dei barbari, come tramanda la storia antica, è lì a ricordarcelo.
Non è probabilmente neanche possibile pensare che in seguito alla parola o allo scritto possa sollevarsi una qualche potenza degna di nota dal momento che le forze che spingono verso logiche di scontro, di caos e di morte e di domini o del forte sul debole sono semplicemente potentissime e assolutamente dominanti su questo pianeta azzurro.
Quel che può prendere forma, ad oggi, è un compromesso fra le caste dominanti e la necessità di non distruggere il giocattolo del potere e del dominio globale a causa delle inimicizie e delle lotte fra i veri poteri che contano, ossia quelli finanziari.
Ma non sarà certo lo scritto o la manifestazione del cittadino democratico, da solo o in gruppo, a far mutare le condizioni ma al contrario sarà la necessità di metter mano almeno agli effetti più destabilizzanti della lotta per il potere economico, politico e militare fra le grandi potenze del pianeta.
Un colossale inciucio sul filo della catastrofe globale fra poche migliaia di miliardari e tra i leader politici mondiali è l'ovvia uscita da un fallimento di modello di sviluppo che è il fallimento della razza umana.
Del resto pensare una crescita infinita in presenza di risorse limitate e di poche regole nella gestione delle risorse finanziarie, umane, tecnologiche comporta necessariamente lo scontro fra le aspettative di crescita e la realtà, fra i limiti del pianeta azzurro e la follia umana.
L'alternativa al compromesso fra i poteri forti del pianeta azzurro è arcinota: la catastrofe delle civiltà a livello planetario, azzeramento delle posizioni di potere e la rigenerazione dell'umanità dall'oscurità del caos e della violenza.
Ora il Belpaese è stretto fra le rovine ideologiche e propagandistiche di un passato troppo cronologicamente vicino, ma già stramorto nei valori e negli esiti, e di un mondo umano del tutto nuovo che prende forma in modo caotico, aggressivo e tecnologico.
Forse c'è una missione civile e morale per le genti d'Italia in questi anni ed è ritrovare se stesse e darsi una civiltà che possa esser messa a confronto con quelle dominati e magari indicare un modo diverso di vivere e di costituire il consorzio umano.
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71 - SAGGIO BREVE - Elogio del moralismo: Dall'affare Marrazzo alle ingiustizie quotidiane
70 - Ma quanto manca ancora? (di I. Nappini)
69 - Una riflessione su Pier Luigi Bersani e sul PD di oggi.
68 - Dove è finita la storia del Belpaese? (di I. Nappini)
67 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Il discorso di Prometeo Diogene detto Il Solitario
66 - Il possibile formarsi di una civilta italiana (di I. Nappini)
65 - INGIUSTIZIE grandi, medie e piccole: Dalla CINA a un TRIBUNALE per EMPOLI!
64 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: L'economia in crisi di Doppio Meridione
63 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Il governo dell'uomo più ricco del paese
62 - L'Italia malata di trapassato remoto (di I. Nappini)
61 - La resurrezione del Belpaese prossima ventura (di I. Nappini)
60 - SCUOLA: Modelli a confronto (sotto la crisi)
59 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Il mondo della politica al tempo della grande crisi
58 - IL FUTURO DEL PANORAMA POLITICO ITALIANO: QUALCHE PREVISIONE
57 - Nelle case popolari, poveri, brutti e cattivi? (di V. Simoni)
56 - Beppe Grillo tra scudo fiscale, lotta alla mafia e rapporti con le altre opposizioni
55 - Non vedo più il Belpaese (di I. Nappini)
54 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Il Partito Del Penultimo Nome
53 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Lo chiamavano Bipolarismo
52 - Tante battaglie per l'acqua
51 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Le cronache di "Doppio Meridione"
50 - Saggio breve sulla corruzione e le sue forme
49 - Lotta alla criminalità organizzata: varie riflessioni
48 - Appunti viennesi: Il potere e il vuoto (di I. Nappini)
47 - Fare politica al tempo della crisi: sulla nuova sinistra e sul MLN
46 - Crisi politica in tempi di crisi economica
45 - Italia se ci sei batti un colpo (di I. Nappini)
44 - Berlusconi visto come una vecchia star
30-12-09 11.00