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Una riflessione su Pier Luigi Bersani e sul PD di oggi

21/12/2009

Di F. Allegri

Come sanno i miei amici programmo con largo anticipo i miei scritti e per domenica 20 dicembre avevo previsto di scrivere un pezzo su Berlusconi. Volevo occuparmi del caso Marrazzo e del giro di video che c'era stato in ottobre. Avrei parlato anche della cattiva presidenza Marrazzo, del suo vizio, della voragine nella sanità del Lazio e del fatto che troppi membri della nostra casta tengono comportamenti censurabili sotto i riflettori del sistema unico della disinformazione generalizzata.

Non potevo prevedere il folle di Milano, anzi no, non pensavo al folle ora (in questi giorni di crisi politica strisciante) perché in generale lo metto sempre nel conto! In verità, avevo dimenticato che solo io conosco la debolezza del governo che abbiamo e la scarsità dei suoi provvedimenti. Solo io sapevo che il governo Berlusconi aveva ed ha i giorni contati .... visti i mugugni di buona parte della destra.

Che c'entrano queste riflessioni con il titolo del pezzo?

Chiarisco subito: il governo Berlusconi ha i giorni contati almeno che il PD e il suo nuovo segretario non trovino il modo di fare il solito tratto di strada insieme alla PDL con la scusa che è Natale, siamo tutti più buoni e c'è la crisi alle porte e le riforme da fare! Ecco chiarito il titolo e anche la ciambella di salvataggio che ha lanciato D'Alema alla PDL. In discussione si sono 2 mesi di tregua e 1 di propaganda elettorale. Questo è il massimo che può concepire la nostra classe politica.

Siamo già all'esame di maturità per Bersani? Per me sì e lui l'affronterà come tanti suoi predecessori: si punta al 6 politico e al sol dell'avvenire di tempi migliori che non verranno mai e nel rispetto delle forze reali che l'hanno eletto.

Bersani è da sempre un candidato bifronte, da un lato si potrebbe presentare come l'uomo che viene dal PCI e dall'Emilia Rossa, il candidato dei vecchi militanti o il ministro apprezzato del secondo e modesto governo di Prodi.

C'è anche un altro Bersani; è l'uomo dei poteri forti della sinistra, di quelle cooperative che costruiscono la base NATO a Vicenza o che potrebbero lavorare anche al ponte sullo stretto senza dimenticare che è stato eletto in alleanza con il PD della Campania. E' l'uomo della sinistra degli affari e del partito organizzato con militanti inquadrati e legati alle ideologie anche se queste persone sono in diminuzione e in certi casi sono degli ologrammi. Una cosa è certa: con Bersani il progetto di partito democratico rallenta, ma forse si è arenato a favore un'azione politica burocratica e lontana dalla gente.

Bersani ha un obiettivo principale: il rinvio delle elezioni politiche anticipate. Queste sono la via d'uscita più probabile in caso di caduta del governo. Per me un'eventuale governo tecnico sarebbe un salto nel buio e in una maggiore precarietà politica.

C'è da dire anche che Bersani è stato voluto dalla maggioranza del partito (quella che genericamente si chiamerebbe sinistra) e non si può dire se quella base voglia l'accordo o lo scontro con Berlusconi. Ero convinto che Franceschini non fosse il candidato dell'accordo con Berlusconi perché animato da un moralismo sincero e per questo ho scritto e detto che era il candidato migliore. Qualche amico ha già riconosciuto la mia intuizione, ma ora abbiamo e soprattutto hanno Bersani.

Ieri ho letto un pezzo di Beppe Grillo dove si dice che Bersani è il portavoce di D'Alema e l'uomo dell'inciucio. Apparentemente le cose stanno così, ma bisogna tener presente che nel teatrino politico italiano si pratica il gioco delle parti e i colpi di scena sono all'ordine del giorno.

E non dite a Grillo che gli iscritti al PD in Campania sono molto più numerosi di quelli toscani e quelli della provincia di Caserta sono di più di quelli di Milano.

Nessuno sa meglio di me quanto lavoro resti da fare per creare un Partito Democratico scritto con le lettere maiuscole. Io ci ho messo l'ispiratore, Ralph Nader, ma purtroppo pare che sia vietato conoscerlo e soprattutto c'è da costruire una civiltà giuridica e politica.

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