Profeti e Patriarchi

Patriarca - Profeta

Profeti

Samuele

Nella Bibbia viene presentato sia come un grande profeta sia come "giudice" in senso biblico.

Ultimo dei Giudici d'Israele, vissuto verso la metà del sec. 11 a. C. fu consacrato nazireo nel santuario di Silo. Organizzatore religioso più che condottiero, decise di consacrare un re per gli Israeliti.

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Samuele Profeta

Samuele è un grande profeta dell'XI secolo a.C. La Bibbia lo presenta come giudice nel senso biblico. Samuele era figlio di Elkana e della sua seconda moglie Anna. Apparteneva alla tribù di Efraim. Sua madre, Anna, era sterile e per questo veniva derisa e disprezzata dalla prima moglie di Elkana, Feninna, che aveva già dato ad Elkana due figli. Anna si recò allora presso il santuario di Silo per pregare il Signore: aveva l'anima piena di amarezza, implorava il Signore e piangeva desolata. Fece un voto, promettendo di consacrarlo a Lui. Ottenne il miracolo e, al compiersi del tempo, Anna concepì e dette alla luce un figlio cui pose nome Samuele, dicendo: "l'ho chiesto al Signore".

E dopo lo svezzamento, lo condusse con sé insieme con tre vitelli, un'efa di farina e un otre di vino e lo introdusse nella casa del Signore a Silo: il fanciullo era ancora un bambino. Immolato il vitello, condussero il bambino dall'anziano sacerdote Eli nel tempio di Silo. Anna disse: "Di grazia mio Signore! Per la tua vita, o mio Signore! Io sono quella donna che stava qui presso di te a pregare davanti al Signore. Ho pregato per avere questo bambino, e il Signore mi ha concesso quanto gli ho chiesto. A mia volta lo dono al Signore; per tutti i giorni che egli vivrà è ceduto al Signore". Poi adorarono il Signore. Subito dopo Anna pregò con un cantico di ringraziamento. Poi Elkana, ritornò alla sua casa a Rama, mentre il bambino rimase al servizio del Signore alla presenza del sacerdote Eli.

Passato il tempo della formazione, un giorno "Eli stava riposando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio. Allora il Signore chiamò: "Samuele!" e quegli rispose: "Eccomi", poi corse da Eli e gli disse: "Mi hai chiamato, eccomi!". Egli rispose: "Non ti ho chiamato, torna a dormire!". Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: "Samuele!" e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Ma quegli rispose di nuovo: "Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!". In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: "Samuele!" per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto. Eli disse a Samuele: "Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta". Samuele andò a coricarsi al suo posto. Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: "Samuele, Samuele!". Samuele rispose subito: "Parla, perché il tuo servo ti ascolta"". (1 Sam 3, 2-10) E la sua vocazione fu così confermata.

I figli Ofni e Fineas, di Eli, erano perversi; non rispettavano il loro padre, né il diritto dei sacerdoti presso il popolo. Eli avrebbe dovuto togliere loro l'incarico di sacerdoti, ma non lo fece. Il Signore annunciò a Samuele che avrebbe punito Eli e la sua casa per sempre, per il delitto da lui conosciuto: i suoi figli disprezzavano Dio e non li aveva corretti. Un messaggero disse a Eli: "Israele è fuggito di fronte ai Filistei: c'è stata una enorme strage di popolo, i tuoi due figli Ofini e Finees sono morti e l'arca di Dio è stata catturata". Quando gli nominò l'arca di Dio, Eli cadde dal seggio all'indietro dal lato della porta, si ruppe la nuca e morì. Così si avverò la parola di Dio.

Samuele ricevette la vocazione a diventare giudice e profeta in mezzo al popolo ebraico, acquistò autorità poiché il Signore era con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. Perciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, seppe che Samuele era stato costituito profeta del Signore.

Quando divenne vecchio, stabilì come giudici d'Israele i due figli, Gioele e il fratello minore Abia, che esercitarono l'incarico a Bersabea. Ma i suoi figli non camminavano sulle sue orme, deviavano dietro al lucro, accettavano doni e deformavano il giudizio. Gli anziani di Israele andarono allora da Samuele a Rama e gli dissero: "tu sei vecchio, e i tuoi figli non camminano sulle tue orme. Ora stabilisci su di noi un re, che ci governi, come hanno gli altri popoli". Samuele implorò il Signore e il Signore gli rispose: "Ascolta la voce del popolo in tutto quello che ti hanno detto ... e fa' regnare un re su di loro".

Il Signore aveva detto all'orecchio di Samuele, un giorno prima che giungesse Saul: "Domani a quest'ora ti manderò un uomo della terra di Beniamino e tu lo ungerai come capo del mio popolo Israele. Egli libererà il mio popolo dalle mani dei Filistei, perché io ho guardato il mio popolo, essendo giunto fino a me il suo grido". Quando Samuele vide Saul, il Signore gli rivelò: "Ecco l'uomo di cui ti ho parlato; costui avrà potere sul mio popolo".

Saul fu dunque consacrato re. Samuele prese allora l'ampolla dell'olio e gliela versò sulla testa, poi lo baciò dicendo: "Ecco: il Signore ti ha unto capo sopra Israele suo popolo. Tu avrai potere sul popolo del Signore e tu lo libererai dalle mani dei nemici che gli stanno intorno. Questo ti sarà il segno che proprio il Signore ti ha unto capo sulla sua casa: oggi, quando sarai partito da me, troverai due uomini presso il sepolcro di Rachele sul confine con Beniamino in Zelzach. Essi ti diranno: "Sono state ritrovate le asine che sei andato a cercare". Ecco tuo padre non bada più alla faccenda delle asine, ma è preoccupato di voi e va dicendo: "Che devo fare per mio figlio?" Passerai in fretta di là e andrai oltre; quando arriverai alla quercia del Tabor, vi troverete tre uomini in viaggio per salire a Dio in Betel: uno porterà tre capretti, l'altro porterà tre pani rotondi, il terzo porterà un otre di vino.

Ti domanderanno se stai bene e ti daranno due pani, che tu prenderai dalle loro mani. Giungerai poi a Gàbaa di Dio, dove c'è una guarnigione di Filistei e mentre entrerai in città, incontrerai un gruppo di profeti che scenderanno dall'altura preceduti da arpe, timpani, flauti e cetre, in atto di fare i profeti. Lo spirito del Signore investirà anche te e ti metterai a fare il profeta insieme con loro e sarai trasformato in un altro uomo.

Allora Samuele disse a tutto il popolo: "avete veduto dunque, quello che il Signore si è eletto? Non c'è né uno come lui fra tutto il popolo". Allora tutto il popolo esclamò gridando: "Viva il re!". Saul aveva trenta anni, quando diventò re e regnò quaranta anni su Israele.