Profeti e Patriarchi


Patriarca - Profeta

Profeti

Eliseo

Profeta ebreo dell'Antico Testamento.

Discepolo di Elia fu profeta in Israele. Operò prodigi a vantaggio degli stranieri e preannunciò la futura salvezza per tutti gli uomini.

Unisciti a noi

Eliseo Profeta

Eliseo era figlio di Safàt, da Abel-Mecolà, e divenne discepolo di Elia, dopo che questi ricevette una profezia sul Monte Oreb (Sinai) nella quale Dio gli diceva di aver scelto Eliseo come suo erede spirituale. Lungo la via dal Sinai alla città di Damasco, Elia incontrò Eliseo che stava arando con dodici paia di buoi e conduceva la dodicesima coppia.

Elia lo raggiunse e gli pose il suo mantello sulle spalle, in segno di presa in carico della sua persona. Eliseo comprese il significato del gesto e chiese solo di salutare i suoi genitori. Poi Eliseo prese un paio di buoi, li uccise e li macellò; ne fece cucinare la carne con il fuoco acceso dalla legna del giogo; quindi ne offrì da mangiare al suo popolo. Così Elia adottò Eliseo come un figlio e lo investì del suo ruolo profetico. Eliseo fu il principale discepolo di Elia, finché quest'ultimo non fu rapito in cielo, sopra un cocchio fiammeggiante, mentre percorreva la strada per Gèrico.

Grazie al prodigioso mantello di Elia, che egli aveva fatto in tempo a far cadere, Eliseo attraversò il fiume Giordano e giunse a Gèrico dove fu riconosciuto come il vero erede di Elia. In questa città compì il miracolo di guarire con del sale e dell'acqua la sua terra arida.

Dopo il transito a Bethel, dove la popolazione adorava un vitello d'oro, Eliseo fu schernito da un gruppo di ragazzi che lo sfidò a seguire in cielo Elia dicendo "sali calvo". Egli li maledisse per tale offesa e Dio provvide a inviare due orse, miracolosamente apparse dalla foresta, che massacrarono 42 fanciulli tra coloro che avevano osato prendersi gioco del profeta.

Prima di stabilirsi in Samaria, rimase per un breve periodo sul Monte Carmelo. Una sua visione preannunciò la vittoria dell'esercito dei moabiti nella guerra. Guidò la nazione d'Israele contro i suoi nemici, in particolare contro i Siriani.

"Quando il Signore stava per elevare Elia al cielo in un turbine, Elia ed Eliseo se ne partirono da Galdala. Ed Elia disse a Eliseo: "Fermati qui, perché il Signore mi manda fino a Bet-El". Ma Eliseo gli rispose: "Com'è vero che vive il Signore e vivi anche tu, io non ti lascerò". E scesero fino a Bet-El. I discepoli dei profeti, che stavano a Bet-El, uscirono incontro ad Eliseo e gli dissero: "Non sai tu che oggi il Signore ti toglierà il tuo padrone, elevandolo sopra la tua testa?".

Egli rispose: "Tacete! Lo so anch'io". Elia disse poi a Eliseo: "Fermati qui, perché il Signore mi manda a Gerico". Ma Eliseo disse: "Com'è vero che vive il Signore e vivi anche tu, io non ti lascerò". E discesero a Gerico. I discepoli dei profeti che erano in Gerico, si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: "Non sai tu che oggi il Signore ti toglierà il tuo padrone elevandolo sopra la tua testa?". Egli rispose: "Tacete! Lo so anch'io". Poi Elia gli disse: "Fermati qui, perché il Signore mi manda fino al Giordano". Ma egli disse: "Com'è vero che vive il del Signore e vivi anche tu non ti lascerò". Allora andarono tutti e due insieme, seguiti da cinquanta discepoli dei profeti, che si fermarono di fronte a loro da lontano.

Giunti ambedue sulla riva del Giordano, Elia preso il suo mantello l'arrotolò e percosse le acque, le quali si divisero in due parti, e tutti e due passarono per l'asciutto. Passati che furono, Elia disse ad Eliseo: "Chiedi quello che desideri da me, prima che io ti sia tolto". Allora Eliseo gli disse: "Chiedo per me una doppia porzione del tuo spirito". Elia rispose: "Hai domandato una cosa difficile; tuttavia se tu mi vedrai, nel momento in cui ti sarò tolto, riceverai quello che hai chiesto; ma se non mi vedrai, non l'avrai".

Or, mentre continuavano a camminare e a discorrere insieme, ecco un carro di fuoco e dei cavalli pure di fuoco separarli l'uno dall'altro. Elia salì al cielo in un turbine, mentre Eliseo stava a guardare e gridava: "Padre mio, padre mio, carro d'Israele e sua cavalleria!". Quando non lo vide più, prese le proprie vesti e le stracciò in due parti. Poi raccolse il mantello d'Elia, che gli era caduto, e tornato indietro si fermò sulla riva del Giordano. Con il mantello di Elia, che gli era caduto, percosse le acque, dicendo: "Dove è il Signore, Dio di Elia?

". Percosse dunque le acque anche lui, esse si divisero in due ed Eliseo passò. Or, quei discepoli dei profeti dimoranti a Gerico, che stavano là di fronte, veduto questo, esclamarono: "Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo!".

Gli andarono incontro e si prostrarono davanti a lui fino a terra. Poi gli dissero: "Ecco, fra i tuoi servi ci sono cinquanta uomini forti. Permetti che vadano in cerca del tuo padrone, se mai lo Spirito del Signore l'avesse preso e gettato su qualche monte o in qualche valle". Eliseo rispose: "Non li mandate!". Tuttavia quelli insistettero e tanto l'importunarono, che egli finì col dire: "Mandateli!". Inviarono dunque i cinquanta uomini, i quali cercarono per tre giorni, ma senza trovarlo. Allora tornarono da Eliseo, che si era fermato in Gerico, ed egli disse loro: "Non vi avevo detto forse di non andate?".