Carpfishing in fiume by Mauri


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Piombi self-made

Attrezzatura

Piombi self-made

I piombi che uso durante le mie sessioni di pesca, sono esclusivamente self-made. Principalmente, uso due grammature differenti: 100 grammi per la pesca in acqua lenta, e 150 grammi per la pesca in acqua corrente di media intensita'. Occasionalmente, sopratutto nei periodi di frega delle carpe, utilizzo grammature che arrivano anche a 300 grammi, in grado di permettermi la pesca anche in tratti di fiume con corrente molto forte. Ho scelto la forma rotonda, perche' rispetto ad altre forme, a parita' di peso mi garantisce un bilanciamento migliore e una maggior stabilita' di tenuta sul fondale. Oltre a questo, e' da tenere in giusta considerazione, anche la semplicita' nella costruzione degli stampi con questa forma. Questi, si possono rivavare in diversi modi: al tornio, con la fresa, con il trapano a colonna e in diversi materiali, come il legno, l'alluminio, il ferro ecc. ecc.
Voglio ora mostrarvi un modo semplice, adatto anche a chi non ha voglia di recarsi in una officina meccanica, e non necessita l'utilizzo di nessuna macchina utensile. Prendiamo un tubo di ferro del diametro interno pari alla dimensione del piombo che vogliamo realizzare, tagliamolo in anelli larghi 14 mm. e rimuoviamo con una lima mezza tonda, tutta la bava residua del taglio, sia interna che esterna. Tracciamo i due punti dove dovranno essere forati, segnamoli con un bulino, e foriamoli con una punta diametro 2,5 mm.
Vediamo ora, con la l'aiuto di alcune immagini, le fasi di preparazione degli stampi e della realizzazione dei piombi finiti con l'apposito rivestimento plastificato.


La preparazione degli stampi

1) Tubo di ferro diametro 32 mm.

2) Tubo tagliato in anelli h.14 mm.


3) Foratura dell'anello


4) Anelli forati

Il piombo da fondere, si puo' reperire a costo zero, presso i lattonieri o idraulici, o meglio ancora dai gommisti. Un consiglio importante da tenere presente, e' di fondere il piombo in un pentolino in un luogo all'aperto, per evitare di inalare i fumi tossici che derivano dalla fusione del piombo stesso. Ora non rimane che preparare degli aghi, da utilizzare nello stampo, prima di effettuare la colata del piombo fuso. Io ho utilizzato degli aghi di metallo, che vengono utililizzati per la lavorazione a mano delle maglie di lana. Ad una estremita', con l'aiuto di una pinza e una morsa da banco, ho praticato un avvolgimento, creando un'asola da utilizzare come impugnatura per la lavorazione dei piombi.

La colatura del piombo negli stampi


1) Colatura del piombo fuso


2) Piombi estratti e stampi con ago inserito

Dopo aver inserito gli aghi, nei fori praticati negli stampi, verso il piombo fuso precedentemente scaldato in un pentolino di acciaio, negli stampi appoggiati su una superficie liscia, che puo' essere di metallo o di legno. Attendo qualche istante che il piombo si solidifichi, e raffreddo istantaneamente lo stampo immergendolo in un secchio di acqua fredda, impugnandolo dall'asola praticata all'estremita' dell'ago. Successivamente, sfilo l'ago dallo stampo, ed estraggo il piombo con l'aiuto di un tondino in legno.

La plastificazione dei piombi


La fase di plastificazione, consiste nell'applicare un rivestimento esterno al piombo, utilizzando delle apposite polveri di plastica, in modo da evitare al piombo di ossidarsi e, nello stesso tempo di rifinirlo. Questa operazione, consiglio, come per la fusione del piombo, di effettuarla in un luogo all'aperto. Io acquisto delle confezioni apposite di polvere per plastificazione, reperibile nei migliori negozi di articoli per la pesca.


1) Carteggiatura del piombo


2) Piombo con ago inserito


3) Piombo scaldato


4) Polvere versata sul piombo


5) Riscaldamento della polvere di plastica


6) Polvere versata su parte plastificata


7) Fase finale di plastificazione


8) Piombo finito con plastificazione


Piombi finiti


Polvere per la plastificazione

La prima cosa da fare, per assicurare una buona presa del materiale plastico al piombo, e' una buona carteggiatura con carta smeriglio grezza delle superfici esterne del piombo stesso. Piu' ruvida sara' la superficie da trattare, e migliore sara' la presa del materiale plastico dopo il procedimento di plastificazione. Se verra' applicata la polvere di plastica, senza questo procedimento, questa si stacchera' nel giro di brevissimo tempo. Dopo aver eseguito questa operazione, inserisco l'ago apposito nel piombo, e incomincio a riscaldarlo sulla fiamma del fornello come si puo' vedere nell'immagine. Bisogna prestare un po' di attenzione a non surriscaldare troppo il piombo, per evitare eventuali colature da fusione che ne rovinerebbero la forma stessa. Una volta scaldato il piombo, verso un po' di polvere di plastica, sul piombo caldo, uniformandola bene sulla superficie e ritorno a scaldarlo per qualche istante. Ripeto ancora una volta l'operazione precedente, versando ancora un po' di polvere e termino la plastificazione riscaldando ancora per qualche istante il piombo, avendo cura di girare in continuazione il piombo con l'ago, per evitare le colature della plastica fusa. E' necessario attendere almeno due minuti prima di immergere il piombo nell'acqua per terminare il raffreddamento, differentemente, la pellicola di plastica che avvolge il piombo si rovinerebbe con un raffreddamento repentino. A questo punto non rimane che sfilare l'ago, e incollare con un po' di "attack" gel, una guaina all'interno del foro del piombo, per preservare il monofilo durante lo scorrimento. Il diametro della guaina dovra' essere uguale a quello dell'ago utilizzato nello stampo durante la colatura del piombo fuso. Ora il piombo e' pronto per l'uso.


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