Carpfishing in fiume by Mauri


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Il Tanaro

Itinerari in fiume

Il Tanaro

Nella zona di Alessandria, il Tanaro e' secondo il mio parere il fiume principe per la pesca della carpa. Batte sicuramente il grande fiume per pescosita' e per qualita' di catture. Infatti le piu' belle soddisfazioni mi sono arrivate proprio da questo splendido habitat. Ricco di prismate e alberi sommersi, fondali che variano da 1 a 4 metri, e' sicuramente il fiume che riproduce il miglior habitat per le carpe. Negli ultimi anni il Tanaro, come del resto tutti gli altri fiumi della mia provincia, ha subito un sostanziale cambiamento della biodiversita' delle specie ittiche che ospita.

Sono praticamente quasi assenti i cavedani, le savette e le lasche, che per decenni hanno popolato il Tanaro e fatto divertire migliaia di appassionati della pesca in passata. La comparsa del pesce siluro ha sicuramente inciso sull'equilibrio delle specie ittiche e ha raggiunto l'apice come presenze con l'inizio degli anni 2000. Attualmente sono presenti un numero assai minore di esemplari adulti, causa probabile di una pesca mirata che ormai da anni coinvolge molti pecastori appassionati di catfishing. Per non parlare poi della presenza dei cormorani, che in voli di centinaia e centinaia di esemplari raggiungono costantemente ogni autunno i nostri fiumi e causano in continuo la decimazione di quintali di pesce di ogni specie. Attualmente il tratto del fiume Tanaro che scorre dal centro abitato di Alessandria, fino ad arrivare alla confluenza con il grande fiume, ospita per lo piu' carpe, amur, siluri, grossi barbi europei e aspi. Vorrei segnalare la scomparsa quasi totale del barbo comune, presente solo in qualche breve tratto del corso d'acqua della provincia. Il carassio molto presente negli anni passati e' quasi scomparso, solo qualche raro esemplare e' presente nella zona di Masio e nel tratto di fiume che scorre nel comune di Felizzano. Stessa sorte e' toccata anche al pescegatto nostrano, presente oggi. solo nel tratto a monte della Pisa di Felizzano. Per non parlare delle tinche, purtroppo ormai, un lontano ricordo.

Nell'ultimo tratto di fiume e piu' precisamente nei pressi dello sbocco nel Po, sono presenti bellissimi esemplari di lucioperca che raggiungono anche pesi ragguardevoli oltre i 5-6 kg. Non per ultimo, vorrei sottolineare la responsabilita' da attribuire all'inquinamento, che purtroppo nel nostro territorio ha raggiunto livelli notevoli, come si e' verificato recentemente nella zona di Castelceriolo dove sono state rinvenute presenze nei sedimenti del fondale, di metalli pesanti come ad esempio il cromo. Purtroppo il tratto di fiume che va dalla confluenza del fiume Bormida con il fiume Tanaro e' stata classificata come una delle piu' inquinate d'Italia. Nonostante tutto, ci sono ancora persone che pescano e consumano i pesci senza dare la dovuta importanza alle probabili conseguenze che possono derivare dal consumo alimentare delle specie che vivono in zone ad alto tasso di inquinamento. Quindi, non rimane che la possibilita' per tutti di poter praticare la pesca catch e relese, come il carpfishing,....ma attenzione al rilascio delle specie alloctone. Infatti la il regolamento nazionale della pesca sanziona chiunque venga sorpreso a rilasciare dopo la catture qualunque pesce appartenente alle specie alloctone.


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