Carpfishing in fiume by Mauri


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Forte

Boilie, farine e esche > Pasturazione > In corrente

Forte

La pasturazione in fiume, dove la corrente e' molto forte e mi costringe ad usare piombi molto pesanti, va interpretata nel modo giusto, altrimenti, si rischia di sprecare inutilmente soldi in pastura e tempo. Ho iniziato nell'anno 2006 in primavera, a pasturare in un tratto di fiume dove la corrente era molto forte, inizialmente con molti dubbi sull'esito della riuscita. Dopo vari tentativi, sicuramente sbagliati, visto i risultati ottenuti, sono riuscito cambiando la tecnica di pasturazione, ad ottenere buoni risultati. I vantaggi di praticare il carpfishing in questo tipo di condizioni, e' sicuramente la certezza di trovare sempre libera la piazzola, in quanto la maggior parte dei pescatori privilegiano posti con acque piu' lente. Ovviamente ho dovuto attrezzarmi con canne piu' potenti (5 libbre), in modo da poter lanciare piombi fino a 300 grammi. Anche la scelta del monofilo e' ricaduta, per forza di cose ad un diametro maggiore di quello che uso abitualmente (dallo 0,40 allo 0,60). A qualcuno sembrera' un po' esagerato, ma vi assicuro che in circostanze tali con un pesce in canna di oltre 10 kilogrammi, in piena corrente, non e' impresa facile. Ma ritorniamo alla tecnica di pasturazione, che ho cambiato piu' volte, dall'uso di boilie quadrate, sacchetti di Pva e vari altri tentativi, quella che mi ha dato conferma di funzionare e' quella delle retine usate per la pasturazione nella pesca al colpo. Avete presente le retine di metallo, vendute nei negozi di pesca che vengono utilizzate piene di pastura e bigattini?....con alcuni accorgimenti le ho adattate per questo tipo di pasturazione. Cerchero' ora, con l'aiuto di alcune immagini, di spiegarvi come procedo alla preparazione. Il materiale che serve, sono alcuni metri di retina, un paio di forbici, del filo di Pva, qualche sasso e ovviamente le boilie da pasturare.


Taglio la retina con una forbice


Chiudo un lato della retina, piegandola


Allargo la retina con le mani


Introduco un sasso all'interno


Introduco le boilie all'interno


Chiudo la retina legandola con PVA


La retina e' pronta per essere lanciata sullo spot

La dimensione in lunghezza della retina, dipende dalla forza della corrente, di solito le taglio di 30 cm. e le riempo con circa mezzo kilogrammo di boilie. In questo modo, il peso complessivo e' di circa 6 - 7 hg. sufficienti per ancorare saldamente il recipiente di boilie al fondo. Con il dissolvimento del Pva, la retina si apre, lasciando la possibilita' alle carpe di poter mangiare. Da tener conto anche della distanza da riva a cui si devono lanciare, solitamente, i posti che frequento con correnti molto forti, si trovano nel fiume Po, a ridosso di prismate e di conseguenza le lancio a pochi metri di distanza. E' un tipo di pasturazione molto impegnativa, ma mi ripaga con ottime catture. I periodi in cui ho avuto buoni risultati sono il mese di giugno e il mese di settembre, mentre nei mesi in cui la temperatura dell'acqua e' al di sotto dei 15 gradi, preferisco pescare in acque piu' lente.


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