Carpfishing in fiume by Mauri


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Introduzione

Boilie, farine e esche > Pasturazione

Introduzione

Ogni persona che decide di avvicinarsi al carpfishing, deve sapere che, sopratutto in questa tecnica di pesca, e' di estrema importanza una buona fase di pasturazione, al punto tale, che se non esercitata correttamente, puo' portare quasi sicuramente all'insuccesso e di conseguenza all'abbandono di tale attivita'. Secondo me, non esistono metodi di pasturazione infallibili, ma si devono tenere in considerazione alcune esperienze di molti pescatori, che prima di noi sono stati pionieri di questa tecnica. Queste, si aggiungeranno all'esperienza che maturera' nel tempo in ognuno di noi, sessione dopo sessione, e ci porteranno a trovare una giusta soluzione al nostro modo di interpretare il carpfishing. La "Pasturazione", ritengo che sia un argomento molto complesso da trattare, e sicuramente non basterebbero libri e riviste per togliere ogni dubbio in merito, anzi, ad un principiante potrebbero creare un po' di confusione su come metterla in pratica. Cerchero' di semplificare il tutto, raccontandovi quello che metto in pratica ogni giorno e nel modo piu' semplice possibile. E' proprio dalla semplicita' delle cose, dalla programmazione e dalla razionalita', che si possono ricavare discreti risultati, evitando cosi', che molti giovani abbandonino quasi subito, dopo aver incontrato le prime difficolta'. La pasturazione, come gia' accennato, e' certamente una componente molto importante, che puo' portare ad un buon esito, o al fallimento della nostra sessione di pesca. Per questo motivo, ritengo che non si debba lasciare nulla al caso ed il sistema migliore e' quello di pianificare ogni cosa. Molti sono gli interrogativi che ci si pone: pasturare con sole boilie o abbinare mais, tiger o altro? quali aromi utilizzare, ai frutti o alle creme? pasturare per 3 o 4 giorni, oppure per due settimane? quale e' il quantitativo giusto? come fare la scelta migliore? Non e' semplice dare dei consigli in merito, la scelta si rivelera' azzeccata se ci saranno risultati in termini di catture, e sbagliata al contrario, se non avremo avuto partenze. Questa filosofia ci aiutera' a migliorare nel tempo, aumentando il nostro bagaglio di esperienze, anche se.........non sempre quando non si fanno catture e' perche' abbiamo sbagliato! Ci sono delle situazioni, o meglio periodi, nei quali le carpe non ne vogliono proprio sapere di mangiare le nostre boilie, specialmente nei mesi piu' caldi (ad esempio luglio e agosto). Quindi, in tali periodi, potremo sbizzarrirci con tutte le nostre migliori strategie di pasturazione e le nostre migliori esche, ma il risultato sara' comunque condizionato e limitato a poche catture. Al contrario, in periodi, nei quali l'attivita' delle carpe e' al top, e mi riferisco ai mesi primaverili e a quelli autunnali ( aprile- maggio e settembre -ottobre), anche se limitiamo la pasturazione al giorno prima della sessione, potremo ottenere ugualmente dei buoni risultati. Ho fatto numerose prove in merito, addirittura senza pasturare neanche un giorno. Sono arrivato sul posto di pesca, ho lanciato in acqua circa 1 Kg. di boilie, ed ho iniziato subito a pescare arrivando in piu' di una occasione a 6 - 7 partenze. Ed allora come si spiega tutto questo? Lascio ad ognuno le proprie considerazioni in merito, e comunque sono convinto che la cosa migliore sia sempre una buona pasturazione preventiva, se non altro per non trovare attenuanti in caso di insuccesso. Per quanto riguarda i quantitativi di boilie da utilizzare per pasturare, penso che non ci sia una regola ben precisa, ma dipenda sopratutto dal periodo in questione. Se ad esempio parliamo della primavera e l'autunno, cioe' quando le carpe sono abbastanza attive, uso giornalmente un quantitativo pari ad un kilogrammo di boilie per almeno 2 o 3 giorni, mentre nei periodi di "magra" (mesi caldi) riduco notevolmente la pasturazione fino a 3 o 4 hg. al giorno. Pasturare in modo massiccio in certi periodi, come a volte vedo fare da alcuni carpisti, per me e' controproducente al massimo, ma e' comunque sempre e solo, la mia opinione personale. Sicuramente ognuno di noi sa cavarsela in ogni situazione con strategie di pasturazione consone al posto di pesca e al periodo, ma molte volte quello che puo' fare la differenza, e' il nostro sesto senso che ci indirizza nella scelta giusta. Ripongo spesso, molta fiducia, nell'uso di pasture da fondo da me formulate e preparate, con criteri e ingredienti diversi, per ogni stagione e situazione. L'uso di pasture da fondo, non esclude in modo assoluto, la pasturazione preventiva a base di boilie, mais o altro, e si concentra solamente, durante la sessione di pesca.


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