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NUCLEARE: PRIMI APPROCCI VERBALI

 

Il nucleare comporta grossi investimenti e, allora, é d'obbligo anche misurare e confrontare, tra gli altri, costi e ricavi, cosa che viene dimenticata dai tecnici. Si parla di 5 (forse 4) centrali (20 mdi di euro per una frazione irrilevante di energia elettrica) contro 57 in Francia. Un'inezia,

la nostra, capace di sconvolgere la traballante situazione delle nostre Finanze Pubbliche e, da lì, la pace sociale poiché - é troppo ovvio - che lavoro dipendente e pensionati non possono acquietarsi e fare i 'cinesini' (una volta si diceva i giapponesini) e fidare in Dio per la loro

sopravvivenza alimentare. 

 

Non sto facendo previsioni pessimistiche. Provate a pensare che in tre anni ci saranno 36 miliardi di finanziarie per mantenere il minimo equilibrio dei nostri conti pubblici, mentre ogni anno paghiamo 70 miliardi di interessi sul nostro astronomico debito pubblico: l'Italia

dei BOT ora a mani straniere per la metà.

 

Percio' é facile scoprire come andrà a finire: parole, parole, parole. E soldi spesi invano in mazzette e affini. Ci si affida all'amica Francia dimenticando che abbiamo mandato alle ortiche Air France. A proposito di 'parole', non dovevamo ormai essere a tre quarti del Ponte

sullo Stretto? E le Ferrovie le le lasciamo in questo stato?

 

Meglio attendere - senza interrompere la ricerca nel campo - che la tecnologia faccia altri passi e dedicarsi, come le formiche, poco alla volta, alle energie rinnovabili dove Spagna, Germania (e anche USA) procedono celermente. Ci sarà bene un motivo, o no? E le economie di energia?

 

Valutate quanto si risparmia riducendo la velocità sulle autostrade a Km 120 Km/h, utilizzando il gas per i trasporti pubblici e le auto blu (e i taxi), come risparmiare con l'isolamento da freddo/caldo le costruzioni abitative, ecc.. 

 

L'UE ha previsto il 20 % di solare di qui ad una diecina d'anni. Quanto al basso costo dell'energia elettrica in Francia , non esageriamo. Si valuta il costo globale del 40-50 % superiore a quello da petrolio. Il resto non fatturato é spalmato sulle imposte. Il nucleare in Francia é funzione della indipendenza militare; percio' accetto da sempre da tutti. E' una politica cominciata alla fine della seconda guerra mondiale che ha portato i transalpini diversi vantaggi economici con l'ex cortina di ferro. Quando in un paese ci sono faraoni che vogliono riempire di piramidi il loro passaggio, le cose sono sempre distorte e i "dané" dimenticati. Eppure Dio Danaro é in testa alle graduatorie di tutti gli italiani

(fermandoci ad essi).

 

 

 

 

 

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