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IL
DEPURATORE DI SANREMO
La
Sezione Intemelia può annunciare un'altra vittoria di Italia Nostra che
ha portato a dotare la città di San remo di un depuratore fognario
ecologico tra i più moderni d'Italia, funzionante nel pieno rispetto
delle norme di tutela nazionali e soprattutto comunitarie. La storia è
iniziata quindici anni fa con sopralluoghi, controlli tecnici, verifiche e
contatti con l'amministrazione municipale, in gran parte sostenuti dal
nostro socio Giuseppe Tua, presentato dall'amico Mario Fazio.
Questa
la cronistoria. La Sezione, dall' entrata in vigore della Legge Merli, si
era preoccupata di come venissero smaltiti i liquami fognari nei 67 Comuni
di Imperia. Soltanto nel 1996 era riuscita ad "impossessarsi" di
una precisa relazione, abbastanza riservata, fatta redigere dall'
Amministrazione provinciale, in cui erano elencati e specificati tutti i
sistemi di smaltimento dei liquami fognari attivati dai 67 Comuni. La
situazione si presentava a dir poco catastrofica.
Quasi
tutti i Comuni dell'entroterra, senza riguardo alcuno, scaricavano nei
corsi d'acqua più prossimi e quelli della costa direttamente in mare. La
città d' Imperia, capoluogo e sede di tutti i poteri decisionali
politico-amministrativi, a tutt'oggi scarica a mare, senza alcuna forma di
preventiva depurazione in regola con le esigenze di tutela dell'ambiente e
della salute pubblica. Soltanto Sanremo, usufruendo dei fondi F.I.O.
(circa 30 miliardi) si dotava di un depuratore che tuttavia, come altri di
portata inferiore costruiti a Camporosso, Bordighera, Taggia, Riva Ligure,
etc., non ha mai funzionato secondo i dettami della Legge Merli e delle
nuove Direttive U.E.
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Il
nuovo progetto di depuratore, posto in discussione presso la Commissione
Edilizia del Comune di Sanremo, che prevedeva inizialmente la costruzione
sul mare delle vasche di decantazione dei liquami, in una zona panoramica
per eccellenza posta tra la storica via]iulia- Augusta-Aureli ed il tratto
di costa a ponente della foce dell' Armea, subì alcune sostanziali
modifiche migliorative ottenute per l'intervento del Presidente della
Sezione di Italia Nostra Intemelia; la più importante delle quali fu
quella di realizzare l'intero impianto sotto terra (foto) e mascherarne il
sovrastante terrapieno con opportune piantumazioni.
Nonostante
le resistenze ed anche i tentativi di corruttela, ma anche per non
rischiare di perdere i fondi F.I.O., le modifiche richieste furono infine
accettate. Tuttavia tale costosissimo impianto non venne completato per
mancanza di fondi; oggi finalmente si è sbloccata la situazione e, grazie
a nuovi fondi F.I.O., il nuovo depuratore è funzionante.
La
Sezione Intemelia si augura che questa vicenda possa suggerire a soci e
cittadini di altre municipalità italiane, che non sono in regola con il
trattamento e lo smaltimento dei liquami fognari, utili informazioni che
il socio Giuseppe Tua, esperto in materia, può integrare e rendere
disponibili a tutte le Sezioni che ne facciano richiesta.
Renato
Tavanti
Presidente
Sez.I.N.
Intemelia
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