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Quale immigrazione, in tempi di crisi?

31/12/2009

Di F. Allegri

La scorsa settimana un visitatore di Empolitica mi ha chiesto di commentare un vecchio documento di qualche partito nato da una delle tante e modeste secessioni del partito di Bossi e compagnia. Davanti ad ogni scritto politico la prima cosa da fare e capire chi l'ha scritto perché dietro ogni pensiero c'è una persona o un gruppo con la loro cultura o ideologia e i loro interessi o privilegi. Questa chiarezza è un bene raro in Italia e spesso l'ignoranza e il modo migliore per difendere un privilegio. Io auspico la politica delle persone protagoniste per progetti certi e ben argomentati.

Ieri sera ho visto al telegiornale alcuni immigrati indiani che stavano registrando un messaggio/servizio per i loro connazionali. Non erano gli auguri per l'inizio dell'anno, ma delle raccomandazioni a non emigrare! Questi indiani informavano i connazionali dei rischi economici e sociali che avrebbero corso nel caso in cui fossero venuti in Italia. E' un buon e sempio di quello che intendo anche se si poteva fare meglio.

Nel servizio non si parlava dei rischi politici, laddove minoranze di leghisti razzisti alimentano le paure degli italiani più sprovveduti sul tema delle case popolari agli immigrati, del lavoro rubato, del pericolo terrorista o questioni simili come quella della vecchia mail mandatami dal nord Italia che caratterizzano da sempre quelle forze politiche che cercano il consenso facile e a basso costo per poi occuparsi con disinvoltura solo dell'ordinaria amministrazione. Si tratta di un esempio classico di cattiva politica che non funzionerà più, già dai prossimi mesi.

Pochi si rendono conto che questa crisi ha messo in ginocchio l'economia della Toscana e quella del Veneto perché oltre il leghismo e la democraticità degli ex comunisti c'è l'economia delle piccole fabbriche schiacciate dalla merce a basso costo cinese.

In tempi di crisi questo problema deve riportare in primo piano il principio base: "Meglio un immigrato in più qui che un nuovo stabilimento posseduto da italiani apolidi in qualche angolo remoto del mondo. Non sono gli stranieri che rubano i lavori agli italiani, ma sono gli stabilimenti che vengono realizzati nei paesi più esotici. Ultimamente ho sentito parlare di industrializzare la Mongolia, niente di meno!

Ho perorato spesso l'idea della tracciabilità dei prodotti, ma in giro la gente non capisce nemmeno il significato lessicale della parola, figuriamoci le implicazioni economiche!

Ma perché certe forze politiche hanno trovato questi facili sostegni?

Per 2 ragioni, da un lato è in crisi la cosiddetta "solidarietà organica" ovvero l'identificazione in un partito che scaturisce in una classe o ceto sociale. Questo è un bene solo nel lungo periodo perché chi passa dal comunismo di maniera al leghismo dei primordi in realtà cade dalla padella alla brace.

Dall'altro, a livello generale sono convinto che il nostro paese abbia un elettorato distaccato e primitivo che dedica poco tempo al bene pubblico. Abbiamo elettori che credono alle tante fiabe elementari che tutti i partiti rivendono a basso costo. A loro non si può offrire l'idea giusta e argomentata, serve un principio semplice immediato, meglio se televisivo.

Qui invito i miei lettori ad andare a rileggersi il mio saggio breve di elogio del moralismo perché anche li ci sono degli spunti utili per questa riflessione.

Mentre le nostre scuole ci insegnano ogni scienza possibile e immaginabile, nessuno pensa ad educare alla partecipazione e alla democrazia! Anche l'astronomia suscita un maggi ore interesse della politica. I facili messaggi sono recepiti in modo diffuso perché la cultura politica generale è minima e semplice e spesso fa difetto anche la capacità di difendere i propri interessi. La disinformazione generalizzata completa il lavoro sporco!

Per questo io mi avvio ad una conclusione paradossale, quanto vera: non temete le persone stremate su barchini alla deriva, ma quei politici italiani che per ignoranza o per difesa di interessi inconfessabili non tutelano a sufficienza la nostra economia, le nostre imprese e i nostri lavoratori. E non leggete qui il mio favore per un diritto all'immigrazione senza se e senza ma. L'espulsione del clandestino va realizzata, non si può tollerare la vendita dei falsi agli angoli delle strade, ma tutto questo viene dopo il ritorno a produrre in Italia.

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Leggi la nostra mozione contro l'uranio impoverito!

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72 - Analisi limpida, soluzioni immediate nessuna (di I. Nappini)

71 - SAGGIO BREVE - Elogio del moralismo: Dall'affare Marrazzo alle ingiustizie quotidiane

70 - Ma quanto manca ancora? (di I. Nappini)

69 - Una riflessione su Pier Luigi Bersani e sul PD di oggi.

68 - Dove è finita la storia del Belpaese? (di I. Nappini)

67 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Il discorso di Prometeo Diogene detto Il Solitario

66 - Il possibile formarsi di una civilta italiana (di I. Nappini)

65 - INGIUSTIZIE grandi, medie e piccole: Dalla CINA a un TRIBUNALE per EMPOLI!

64 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: L'economia in crisi di Doppio Meridione

63 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Il governo dell'uomo più ricco del paese

62 - L'Italia malata di trapassato remoto (di I. Nappini)

61 - La resurrezione del Belpaese prossima ventura (di I. Nappini)

60 - SCUOLA: Modelli a confronto (sotto la crisi)

59 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Il mondo della politica al tempo della grande crisi

58 - IL FUTURO DEL PANORAMA POLITICO ITALIANO: QUALCHE PREVISIONE

57 - Nelle case popolari, poveri, brutti e cattivi? (di V. Simoni)

56 - Beppe Grillo tra scudo fiscale, lotta alla mafia e rapporti con le altre opposizioni

55 - Non vedo più il Belpaese (di I. Nappini)

54 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Il Partito Del Penultimo Nome

53 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Lo chiamavano Bipolarismo

52 - Tante battaglie per l'acqua

51 - FIABE DAL MONDO DELLA POLITICA: Le cronache di "Doppio Meridione"

50 - Saggio breve sulla corruzione e le sue forme

49 - Lotta alla criminalità organizzata: varie riflessioni

48 - Appunti viennesi: Il potere e il vuoto (di I. Nappini)

47 - Fare politica al tempo della crisi: sulla nuova sinistra e sul MLN

46 - Crisi politica in tempi di crisi economica

45 - Italia se ci sei batti un colpo (di I. Nappini)

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