da "Il Giorno"
RAMALLAH, 10 GENNAIO 2005 - Abu Mazen è da oggi il nuovo presidente
dell'Autorità nazionale palestinese. Lo scrutinio dei 16 distretti
elettorali si è concluso in tarda mattinata, e la Commissione Elettorale
Centrale ha potuto ufficializzare la vittoria del leader dell'Olp. Abu Mazen ha
conquistato il 62,3% delle preferenze, e ottiene così un mandato
inequivocabile per riformare l'Anp, controllare le fazioni estremiste e
riavviare i colloqui di pace con Israele.
Il nuovo presidente sarà investito ufficialmente della sua carica, nella
giornata di mercoledì, dal presidente del parlamento Rawhi Fattouh, che ha
assicurato l'interim della presidenza dal giorno della morte di Yasser Arafat,
l'11 novembre scorso. I
In tutto sono stati solo 26.365 i residenti di Gerusalemme che hanno potuto
esprimere la propria preferenza. Le operazioni di voto, comunque, si sono svolte
senza particolari interruzioni. In un solo caso, a Gerusalemme, si è
registrato un incidente senza conseguenze: uomini armati hanno esploso alcuni
colpi d'arma da fuoco all'interno di un seggio, senza provocare danni o feriti.
Gli osservatori americani, inviati numerosi nei territori per controllare il
regolare svolgimento delle elezioni, hanno così potuto archiviare il voto
come "libero, aperto, giusto e senza interferenze".
Commentando i risultati ufficiali, Abu Mazen ha dedicato la vittoria
"all'anima di Yasser Arafat, al popolo palestinese e a tutti i
connazionali martiri".
Hamas, che ha disertato le urne ma non ostacolato il voto, ha annunciato
oggi di voler collaborare con il nuovo presidente.
Israele, dal canto suo, ha affidato al portavoce del governo Avi Pazner
il primo commento ufficiale sull'esito delle elezioni (il premier Ariel Sharon
è impegnato oggi nel tentativo di ottenere la fiducia della Knesset per il
nuovo governo di unità nazionale). "Probabilmente ora c'è un barlume
di speranza all'orizzonte, dopo quattro sanguinosi anni di violenza, di
terrorismo" ha detto Pazner, aggiungendo che Sharon "è pronto a
incontrare Abu Mazen".
Numerosi gli attestati di stima e i messaggi di congratulazioni giunti al
nuovo presidente dell'Anp dalla comunità internazionale.
Il presidente americano George W. Bush si è detto "incoraggiato" dal
risultato delle elezioni, definite "in larga misura libere e giuste".
"Noi speriamo di poter lavorare con Abu Mazen e con il popolo
palestinese" avendo come obiettivo "due Stati, Israele e Palestina,
che coabitano in pace e sicurezza" ha spiegato l'inquilino della Casa
Bianca.
Il presidente della Commissione Europea, José Manuel Durao Barroso, ha
definito le elezioni dell'Anp "un passo molto importante" verso
la creazione di uno stato palestinese. E l'Alto Rappresentante Ue per la
Politica Estera e di Sicurezza, Javier Solana, ha assicurato oggi al nuovo
presidente il sostengo dell'Europa per la realizzazione del "sogno"
palestinese, la nascita di uno stato indipendente.
Il presidente francese Jacques Chirac si è congratulato per il corretto
svolgimento delle elezioni presidenziali palestinesi, considerate "una
nuova speranza per la pace". Una speranza che per Chirac "deve essere
sostenuta da un forte impegno della comunità internazionale e soprattutto di
Europa e Stati Uniti".
Il primo ministro britannico Tony Blair si è felicitato con Abu Mazen,
apprezzando la "buona organizzazione" delle elezioni e ribadendo il
sostegno britannico alla causa palestinese (Londra organizzerà una conferenza
all'inziio di marzo); il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un
messaggio di congratulazioni.
Altrettanto ha fatto il capo della diplomazia italiana, Gianfranco Fini,
secondo il quale il successo di Abu Mazen offre "nuove prospettive per
il processo di pace". Fini ha assicurato "il sostegno continuo del
governo italiano sul piano politico ed economico, bilaterale ed a livello
internazionale, per il rilancio del processo negoziale con Israele e per lo
sviluppo dei Territori palestinesi".
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