Questione del tempo
La fine del Tempo alle porte dell'eternità
L'essere umano per sua natura caduca è soggetto al limite di tempo, che tuttavia non viene generalmente accettato. Si accetta la fine del proprio tempo quando si entra nella condizione di non poter più vivere.
Si considera la morte come un passaggio angosciante, terrorizzante, con la paura di non essere più. Lo stesso Pascal ebbe a dire: non ho paura della morte, ma l'idea della morte.
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La fine del Tempo
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signor vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà".
(Mt 24, 42-44)
La morte pone fine alla vita dell'uomo, a quel tempo aperto, per accogliere o rifiutare la Grazia divina apparsa in cielo. Il Nuovo Testamento parla principalmente nella prospettiva dell'incontro finale con Cristo, alla sua seconda venuta, ma afferma anche, a più riprese, l'immediata retribuzione che, dopo la morte, sarà data a ciascuno in rapporto alle sue opere e alla sua fede.
(Catechismo 1021)
Nel tempo in cui lascerai questa terra, i tuoi soldi e le tue proprietà, di chi saranno? Con la chiusura del tempo ogni cosa di questo mondo finirà e con essa ogni inganno, allora, ti renderai conto di quanto era fatua la ricchezza terrena, il rispetto umano, la dissipazione in quei piaceri che tanto anelavi e t'impegnavano tanto!
Nella nuova dimensione sarai costretto ad ammettere che tutto era vanità e afflizione dello spirito. Lì, conoscerai la grandezza delle grazie ricevute in dono da Dio e da te disattese, conoscerai il tuo sconfinato egoismo, la tua superbia, la gravità delle tue innumerevoli colpe e non saprai dove nasconderti per la vergogna.
In un baleno, ti troverai alle porte dell'eternità. Ora, vorresti non aver speso il tempo in cose futili, frequentato dubbie compagnie, passati momenti in conversazioni o in occupazioni che non erano convenienti per un cristiano, mentre potevi investire il tempo per il bene e per il Santo Timore di Dio. Ora saresti felice!
"Non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare" (Gc 4-14). "Siamo come l'erba dei tetti: prima che sia strappata, dissecca".
(Sal 128,6)
Non dovevi sprecare il tempo quando era in essere; non sai che la vita è come un lampo e tutto finisce? Non sapevi come trascorrere il tempo e i giorni ti parevano troppo lunghi; ed ora sei felice?
Ebbene, mentre siamo sul cammino della vita se giungesse improvvisa la morte, come ci troveremmo? Vi è un motivo plausibile per non agire nei buoni propositi ed evitare il rammarico di aver perso per sempre la felicità quando saremo in una dimensione senza tempo?
Dio, che ci ama follemente, ci esorta a fare del bene prima della chiusura del tempo, prima che l'eternità ci sorprenda, altrimenti, verrà la notte dove non potremo più operare. È bene ricordare che nulla è più prezioso del tempo: "Passano i giorni della salvezza e nessuno pensa che il giorno passa e non torna più" (San Bernardo).
Non è bene rimandare al domani quello che è possibile fare nell'oggi: "Confidavi nella tua malizia... Ti cadrà sopra una calamità che non potrai evitare".
(Is 47,10-11).