Tempo a Gesù


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Monastero

Sacre Scritture

Signore, a te grido, accorri in mio aiuto;
porgi l’orecchio alla mia voce quando t’invoco.
La mia preghiera stia davanti a te come incenso,
le mie mani alzate come sacrificio della sera.
(Salmo 140 / 41).

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Gesù Cristo è vivo, è presente ora e ci guida verso l’eternità: quando parla attraverso il Vangelo parla con me e con te oggi. Tantissime persone si rapportano con Gesù come fosse una storia del passato, una bella favola, una statua, e in fondo in fondo credono che non esista nemmeno. Dobbiamo smettere di parlare di Gesù e far parlare Gesù, è Gesù che deve parlarci attraverso la Sua parola.

Talvolta desideriamo convincere le persone raccontando delle cose su Gesù e invece siamo chiamati ad essere testimoni oculari di Gesù: "l’ho conosciuto, gli ho parlato, ho fatto esperienza di Gesù che mi ha cambiato la vita, il modo di vivere l’amicizia, il lavoro e la preghiera".

Ed era esattamente ciò che cosa testimoniavano gli apostoli: "Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo"
(1 Gv 1,1-3).

Anche noi non dovremmo tacere, ma parlare con lo splendore con cui la Verità ci apre la bocca e ci illumina il cuore e ci fa diventare comunicatori di gioia. Se porteremo la nostra testimonianza, cioè quello che viviamo attraverso Gesù Cristo gli altri non potranno dire che non è vero, perché siamo dei testimoni, siamo la prova vivente che Dio esiste, perché possiamo dimostrare che ci ha cambiato la vita, il carattere, le aspettative. Certo, con ancora dei limiti, con ancora dei peccati da risolvere, però possiamo affermare di avere incontrato Cristo.

Molte persone credono che su Dio si può dire tutto e il contrario di tutto. È una grande menzogna, queste pretese derivano dalle falsità di coloro che non hanno detto la verità su Dio. Chi è Lui realmente, quali sono le cose che ha detto? Questi falsi concetti portano molti a commettere gravi errori nella propria vita, specialmente nel far credere che si può commettere ogni peccato, tanto poi Dio perdona ogni cosa anche senza alcun pentimento.

Molti seguono questi assurdi insegnamenti che tuttavia non trovano alcun riscontro nelle Scritture, ma che portano migliaia e migliaia di esseri sulla via della condanna eterna.

Il Vangelo insegna che per ottenere il perdono da parte di Dio, ci deve essere un sincero pentimento; in tal senso è illuminante la parabola del Figliol prodigo: "Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi".

Egli dunque si alzò e tornò da suo padre. Ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio".
(Lc 15,17-21).

Siamo disposti a lasciarci correggere, siamo disposti a far sì che il Signore ci dica le verità su di Lui? E come facciamo a capire queste verità? Senza una vita di preghiera è impossibile conoscere Dio. Se una persona ti dice che ti ama, ti vuole bene, ma non ti concede del tempo, non ti ascolta, non ti considera e non si accorge quando stai male, tu gli credi quando ti dice che ti vuole bene? Non ci credi, perché non te l’ha mai dimostrato.

Con Dio facciamo la stessa cosa: diciamo che lo amiamo, lo lodiamo e non gli dedichiamo mai del tempo. L’amicizia deve essere coltivata: se desideri veramente conoscerlo, ogni giorno devi concedergli del tempo, per approfondire la parola che ti ha lasciato nei testi sacri, cercarlo attraverso la preghiera, permettergli che ti incendi il cuore con i suoi dardi di amore; allora è lì che lo troverai.

Una fede vera, anche oggi, ha bisogno di una ricerca sincera e continua. A mano a mano, poi, che le verità del Vangelo diventano chiare, aumenterà la voglia di praticarle, di comunicarle; ma crescerà anche il bisogno di silenzio e di contemplazione. Occorre strappare più tempo per la preghiera! E chiedere al Signore che ogni giorno di più ci dia la consapevolezza di percorrere il sentiero che Lui ha tracciato per noi, e che rafforzi in noi il desiderio di comunicare ciò che abbiamo visto e udito.

E man mano che miglioreremo, comprenderemo che la grazia sovrabbonda e allora potremmo compiere le cose che ci ha chiamato a fare. La preghiera è molto importante, perché senza di essa saremmo come dei ciechi: è la preghiera che dissipa le tenebre e ci ottiene la luce con la quale conosceremo Dio sempre di più, e saremo stupiti dei Suoi insegnamenti.

Lui è il più grande maestro e ci può rivelare delle cose che non avremmo mai pensato di scoprire. Solamente la conoscenza del Signore ci può spingere ad agire senza calcoli e donarci il coraggio di osare per essere intrepidi nell’essere Suoi testimoni.