Santità


Io sono santo

Monastero

Santità cristiana
La santità cristiana appresenta la chiamata alla perfezione morale e spirituale, alla conformità con la volontà di Dio e all’imitazione di Gesù Cristo.
La santità cristiana è un cammino di conversione guidato dalla grazia di Dio e dalla nostra risposta fedele.
È un viaggio verso la pienezza della vita in Cristo.

Non è la scienza che fa i santi, ma la virtù. Senza la pazienza non possiamo farci santi. Santifica gli altri santificando te stesso.
(Don Bosco).

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Siate Santi

"Siate santi, perché io, il Signore vostro Dio, sono santo". Questo dice il Signore ad ogni uomo perché ogni uomo, qualunque sia la sua appartenenza, porta in sé l'immagine del suo Creatore e Padre. La santità è dunque realizzare in se stessi la somiglianza con Dio, vivendo in maniera conforme alla sua volontà che ci è rivelata nei comandamenti. L'uomo dunque ha il dovere di realizzare la "perfezione morale".

La santità va vissuta nella nostra vita come il ritmo del nostro respiro; ma se si sceglie di vivere nel male non possiamo vivere nella santità. È vero che come esseri umani siamo deboli e possiamo cadere nel peccato, tuttavia la caduta può diventare una strada verso l’umiltà, perché in questo modo si tocca con mano la propria debolezza nell’avere confidato solo nelle proprie forze e quindi emerge l’esigenza di affidarsi a Dio.

Ciò che può bloccare la via che conduce alla santità è la cattiveria che racchiude in sé la malvagità, la perfidia, la meschinità del nostro agire e che ci rende completamente l’opposto di Dio. La cattiveria è un veleno grande perché distrugge tutte le persone che vengono coinvolte. Il mezzo di misura della nostra cattiveria sono i nostri pensieri: se si riflette su di essi, ognuno di noi è perfettamente i grado di capire se è buono o cattivo.

La cattiveria è come un’arma mortale: ogni volta che la accettiamo, ogni volta che la mettiamo in pratica è come se uccidesse l’anima, perché la cattiveria oscura la luce di Dio e ci rende simili al diavolo; in più distrugge ogni relazione perché ci fa vedere la realtà con gli occhi dell’invidia, e ci fa sprofondare talmente nelle tenebre che ci toglie ogni desiderio di ravvederci.

Dio in tal caso non ci aiuta, non può stare dalla nostra parte, anche se non smette di inviarci segnali di amore e di conversione che, purtroppo, resteranno inascoltati.
Quando agiamo con cattiveria diventiamo come ciechi e vogliamo costringere anche gli altri ad essere ciechi come noi, dobbiamo chiedere al Signore di sradicare la nostra cattiveria e impiantare dentro di noi il seme della bontà, per pervenire alla santità.

La santità pertanto deve essere la nostra vocazione. Ma tu hai questo desiderio dentro di te? hai pregato, oppure hai fatto delle scelte per ottenerla? Nulla dovrebbe allontanarti dal desiderio di santità, neppure il lutto, la sofferenza o la malattia, in quanto potrebbero essere la via indispensabile per raggiungerla. Se credi che Dio ti sostiene e non ti abbandona, allora lo credi anche nel momento della tribolazione, altrimenti cadi.

Se ami Dio a chiacchiere, la caduta è inevitabile. Tuttavia il Signore dona sempre l’opportunità di convertirsi. Così se scopri, dopo anni di cammino spirituale, dei nuovi peccati o altre debolezze che minano il traguardo della sanità, significa che era tutta una illusione: in realtà non stavi camminando nella fede perché, se la luce di Dio ti illumina, ogni debolezza, ogni vizio e ogni peccato ti è svelato, in modo che tu possa evitarlo.

«Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza".

Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte".
(2 Corinzi 12,7-10).

Santità cristiana

Sabbiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio... Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto la ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti ftratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati.
(Rom 8,28-30)

Tutti i fedeli di qualsiasi grado sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità. Tutti sono chiamati alla santità: Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
(Mt 5,48).

Per raggiungere questa perfezione, i fedeli usino le forze ricevute secondo la misura del dono di Cristo, affinchè... in tutto obbedienti alla volontà del padre, con tutto il loro animo si consacrino alla gloria di Dio e al servizio del prossimo.
(Catechismo 2013)