Paraclito
Il Paraclito è il nostro avvocato
Secondo il Catechismo, lo Spirito Santo è una delle Persone della Santissima Trinità, consustanziale al Padre e al Figlio.
Lo Spirito Santo è il primo a destare la nostra fede e nel suscitare la vita nuova che consiste nel conoscere il Padre e colui che ha mandato, Gesù Cristo.
La vita morale dei cristiani è sorretta dai doni dello Spirito Santo. Questi doni sono disposizioni permanenti che rendono l'uomo docile a seguire le mozioni dello Spirito Santo
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Spirito Santo
Lo Spirito Santo, anche tra i credenti, è il grande ignoto; tuttavia senza di Lui non è possibile ottenere la fede, la speranza e la carità. È Lui che agisce nei cuori e trasforma la vita di ogni devoto. È Lui che ci spinge ad amare e favorisce gli atti di coraggio. È Lui che ci dà le ali della ricerca e della conoscenza di Dio. Da soli non possiamo comprendere la verità della parola di Dio, perché uno dei suoi compiti principali è proprio quello di interpretare per noi la parola di Dio. Non può esistere vita cristiana senza che ci sia Lui a sostenerla.
È lo Spirito Santo che fa echeggiare dentro di noi le parole di Gesù: ce le ricorda nel momento in cui ne abbiamo bisogno e, in questo modo, ci aiuta a capire cosa dire, cosa fare, come interpretare la realtà che ci sta davanti. Ci sta accanto, ci aiuta, ci consola, ci difende e ci insegna ogni cosa, ci guida alla verità, ci annuncia gli accadimenti futuri e ci aiuta a comprendere che Gesù è il Signore della nostra vita.
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre […]. Ma il consolatore, lo Spirito santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto»
(Gv 14,16-26).
Gesù stesso ci ha dunque assicurato che il Padre che è nei cieli darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono. La preghiera è la via maestra per ascoltarlo: la sua voce non passa attraverso le nostre orecchie, ma attraverso l’udito spirituale. Coloro che hanno rivolto la mente alle cose della carne, come possono quindi sperare di udirne la voce? Quando la mente è controllata dai desideri della carne, cominciano a prevalere l’orgoglio, l’egoismo, l’avarizia, la lussuria, la rabbia, la vendetta…; tutte queste passioni ottenebrano l’anima e si oppongono al nostro bene. Quando invece la mente è controllata dallo spirito, possiamo raccogliere i frutti dello spirito, che sono la capacità di amare, la gioia, la pace, la pazienza, la bontà, la mitezza, la purezza. La mente orientata dallo spirito è una mente che si volge sempre verso il bene.
San Paolo, nella lettera ai Galati, dice: «camminate secondo lo spirito e non adempirete ai desideri della carne; la carne infatti ha desideri contrari allo spirito e lo spirito ha desideri contrari alla carne e queste cose sono opposte l’una all’altra così che voi non fate quello che vorreste»
(Gal 5,16-17).
Lo Spirito è la sorgente di ogni dono, quindi anche della vita, della grazia, della carità; e invita coloro che lo invocato a seguire i grandi ideali cristiani e ad avere nel contempo sogni profetici. È lo Spirito che ci permette di avere un rapporto interpersonale con Dio e ci permette di raggiungere le trascendenti altezze di Dio.
Se ascoltiamo lo Spirito Santo e ci affidiamo alla sua guida, Lui manifesterà in noi i suoi doni che sono: la sapienza, l'intelletto, il consiglio, la fortezza, la scienza, la pietà e il timore di Dio; e questi doni sono indispensabili per ottenere le virtù: la fede, la speranza e la carità, insieme alla prudenza, alla giustizia, alla fortezza e alla temperanza.
Come similitudine si potrebbe paragonare lo Spirito Santo a un bravo professore di teoria e di pratica: è a disposizione per tutti gli studenti, tuttavia dipenderà dalla volontà di ogni studente il volerlo ascoltare e lasciarsi guidare nel mettere in pratica i suoi insegnamenti. Andare alla “scuola” dello Spirito Santo dipenderà solamente dalla nostra volontà: se desideriamo i suoi doni, dobbiamo pregare affinché ce li conceda.
Il primo gradino della scala della perfezione cristiana, è il dono del “timore di Dio”, che ha il suo vertice nel dono della sapienza. Questo dono ci fa comprendere che la vita non è solitudine e silenzio, ma continua comunione con Dio. Il timore non è da confondere con la paura, ma è un sentimento intriso di gratitudine nel poter godere della Sua costante vicinanza, di riverenza nel contemplare la Sua immensa grandezza e di amorevole sottomissione nella consapevolezza di essere avvolti dal Suo paterno abbraccio. Il timore è quella trepidazione di chi si affida, con la consapevolezza delle proprie debolezze, a Colui che tutto può ed è anche una prova di umiltà nei confronti della misericordia di Dio.
È lo Spirito Santo che ci illumina e ci permette di scrutare le profondità di Dio, comunicando al nostro cuore una particolare partecipazione alla conoscenza divina e ai segreti del mondo. Da soli, con le sole nostre forze, non possiamo evitare di cadere nel peccato ed è solamente lo Spirito Santo che può darci la forza di resistere e di camminare sempre con Lui, infiammati dall’amore di Dio, sull’unica strada che porta alla vittoria finale.
Rinnoviamo l'invito
Se il tuo cuore è ansioso di fare qualcosa per i fratelli che sono attanagliati dalla sofferenza o dalla solitudine, puoi suppplicare con ardore il Signore. La preghiera è una delle più alte forme di carità.
Se poi cerchi altri meravigliosi fratelli che possono unirsi a te nella preghiera in un cuor solo, allora visita il sito del Monastero invisibile di carità e fratellanza. Lì troverai una famiglia disposta ad accoglierti a braccia aperte.
Se desideri accettare l'invito di Gesù, o semplicemente vuoi provare a pregare dalla tua abitazione, clicca qui e troverai tanti meravigliosi fratelli disposti ad unirsi spiritualmente in una grande a accorata preghiera di intercessione.
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