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La poesia della contraddizione
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In corpore viri
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Su L'azione distratta:
Gianfranco Ciabatti
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Su La distrazione:
Ottavio Cecchi
Giuseppe Panella
Giorgio Luti
Roberto Carifi
Maria Dellaqua, Del nome,
dell'acqua e dell'amore
Arlette Lawyer
Artemisia Viscoli
Franco Manescalchi
Marianna Montaruli
Sergio Ciulli
Davide Sparti, Qualcosa dell'America
Margherita De Napoli, Come
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a tarlare questi
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(La poesia di Tommaso Di
Ciaula)
Riempire il tempo
Danilo Mandolini, Vivere
inventando
un sogno (La poesia
di G. Peralta)
In memoria di nonno Giuseppe
Marco Saya, Oltre
Carlo Molinari, Genova,
20 luglio
Antologica: Odon von Horvath
Henry Miller
Ernesto Che Guevara |
MORTI, GUERRA, ALTRI MORTI
NON CI STIAMO!
Le migliaia di morti statunitensi, vittime innocenti della ferocia
terrorista, sono i nostri morti.
Non esiste al mondo alcuna ragione in nome della quale sia possibile
commettere delle stragi.
Esprimiamo la nostra solidarietà incondizionata al popolo
statunitense ed ai parenti delle vittime.
MA NON ACCETTIAMO che i morti statunitensi vengano usati per scatenare
ritorsioni armate, per rilanciare una politica di riarmo (scudo stellare)
e per nuovi interventi militari della NATO;
MA NON ACCETTIAMO che i morti statunitensi vengano usati per criminalizzare
tutto il mondo arabo e per colpire con rinnovata brutalità popoli
oppressi come quelli palestinese e kurdo;
MA NON ACCETTIAMO che i morti statunitensi vengano usati per cancellare
le gravi responsabilità che hanno le grandi potenze economiche e
militari dell'Occidente sulla condizione di sofferenza e di ingiustizia
in cui oggi vive gran parte dell'umanità;
MA NON ACCETTIAMO che i morti statunitensi vengano usati dai reazionari
di tutto il mondo per limitare il diritto di critica e di espressione democratica;
MA NON ACCETTIAMO che i morti statunitensi vengano usati per reclutarci
d'ufficio in una guerra mondiale contro nemici che non abbiamo ed in nome
di una "Civiltà" che ha molti aspetti incivili;
Come Torino Social Forum ci rivolgiamo a tutte le forze democratiche,
alle associazioni della società civile, alle organizzazioni sindacali,
a tutte le donne e gli uomini amanti della pace, per una mobilitazione
popolare che scongiuri il pericolo di nuove guerre.
NO ALLE GUERRE
NO AI TERRORISMI
NO ALLA LIMITAZIONE DELLE LIBERTA' DEMOCRATICHE
UN ALTRO MONDO E' POSSIBILE:
- dove le guerre, le armi e la violenza siano sostituite dal dialogo
e dal confronto pacifico
- dove il denaro ed il profitto non siano le leggi che dominano
il rapporto tra i popoli e le persone
- dove ogni popolo abbia il diritto di autodeterminarsi sul
piano politico e culturale
- dove tutti i cittadini e le cittadine del mondo possano
accedere con equità ed equilibrio alle risorse della natura.
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