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La distrazione: 

La distrazione/ Ecloghe del Corsale

Immagini
(per un processo d'identificazione)

G. Commare, 
La poesia della contraddizione

Cevengur, nella Valle del Belice

In corpore viri   di Gianfranco Ciabatti

NOVITA': In memoria di Sebastiano
Timpanaro

Mi ero dimenticato chi ero

IL CONVIVIO:

Su L'azione distratta:
Gianfranco Ciabatti
Antonio Basile
Roberto Carifi

Su La distrazione
Ottavio Cecchi
Giuseppe Panella
Giorgio Luti
Roberto Carifi

Maria Dellaqua, Del nome, 
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Arlette Lawyer

Artemisia Viscoli

Franco Manescalchi

Marianna Montaruli

Sergio Ciulli

Davide Sparti, Qualcosa dell'America

Margherita De Napoli, Come tardano 
a tarlare questi sogni 
(La poesia di Tommaso Di Ciaula)

Riempire il tempo

Danilo Mandolini, Vivere inventando 
un sogno (La poesia di G. Peralta)

In memoria di nonno Giuseppe

Marco Saya, Oltre

Carlo Molinari, Genova, 20  luglio

Antologica: Odon von Horvath
               Henry Miller
               Ernesto Che Guevara

MORTI, GUERRA, ALTRI MORTI
NON CI STIAMO!

Le migliaia di morti statunitensi, vittime innocenti della ferocia terrorista, sono i nostri morti. 
Non esiste al mondo alcuna ragione in nome della quale sia possibile commettere delle stragi.
Esprimiamo la nostra solidarietà incondizionata al popolo statunitense ed ai parenti delle vittime.
MA NON ACCETTIAMO che i morti statunitensi vengano usati per scatenare ritorsioni armate, per rilanciare una politica di riarmo (scudo stellare) e per nuovi interventi militari della NATO;
MA NON ACCETTIAMO che i morti statunitensi vengano usati per criminalizzare tutto il mondo arabo e per colpire con rinnovata brutalità popoli oppressi come quelli palestinese e kurdo;
MA NON ACCETTIAMO che i morti statunitensi vengano usati per cancellare le gravi responsabilità che hanno le grandi potenze economiche e militari dell'Occidente sulla condizione di sofferenza e di ingiustizia in cui oggi vive gran parte dell'umanità;
MA NON ACCETTIAMO che i morti statunitensi vengano usati dai reazionari di tutto il mondo per limitare il diritto di critica e di espressione democratica;
MA NON ACCETTIAMO che i morti statunitensi vengano usati per reclutarci d'ufficio in una guerra mondiale contro nemici che non abbiamo ed in nome di una "Civiltà" che ha molti aspetti incivili;
Come Torino Social Forum ci rivolgiamo a tutte le forze democratiche, alle associazioni della società civile, alle organizzazioni sindacali, a tutte le donne e gli uomini amanti della pace, per una mobilitazione popolare che scongiuri il pericolo di nuove guerre. 

NO ALLE GUERRE
NO AI TERRORISMI
NO ALLA LIMITAZIONE DELLE LIBERTA' DEMOCRATICHE
UN ALTRO MONDO E' POSSIBILE:
- dove le guerre, le armi e la violenza siano sostituite dal dialogo e dal confronto pacifico 
-  dove il denaro ed il profitto non siano le leggi che dominano il rapporto tra i popoli e le persone 
-  dove ogni popolo abbia il diritto di autodeterminarsi sul piano politico e culturale 
-  dove tutti i cittadini e le cittadine del mondo possano accedere con equità ed equilibrio alle risorse della natura. 
 

TORINO SOCIAL FORUM
 
 
 
 
 
 

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