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IL TUO ESAME
È confermata la collaudata modalità di svolgimento
degli anni passati. Un esame di qualità, quindi, e da quest’anno anche
più sereno.
CHI È AMMESSO
Gli studenti che hanno frequentato l'ultimo anno
del proprio corso di studi e che sono stati regolarmente scrutinati.
Chi non è stato valutato, anche in una sola materia, non può sostenere
l'esame;
I candidati esterni che abbiano regolarmente
presentato domanda;
Gli studenti del penultimo anno che nello scrutinio
finale abbiano conseguito almeno otto in ciascuna materia e che
abbiano presentato domanda;
I giovani soggetti all'obbligo di leva che abbiano
presentato domanda per l'abbreviazione di un anno, purché concludano
il penultimo anno senza debiti formativi.
DOVE SI SVOLGE
Nel tuo istituto se frequenti una scuola statale o
paritaria o legalmente riconosciuta. I candidati esterni potranno
sostenere l'esame solo in istituti statali o istituti paritari.
COLLOQUIO
La modalità di conduzione del colloquio ed i
criteri di valutazione sono gli stessi degli anni scorsi.
Anche quest’anno puoi iniziare con la presentazione
di una tesina redatta nella forma preferita, anche multimediale.
(fonti ministeriali)
Art. 5
(Modalità di invio, formazione e svolgimento delle
prove d'esame)
1. (L. 425, art.3, comma 2, e Regolamento) I testi
relativi alla prima e alla seconda prova scritta sono scelti dal
Ministro della pubblica istruzione ed inviati ai provveditorati agli
studi o alle istituzioni scolastiche con indicazione dei tempi massimi
per il loro svolgimento. Alla trasmissione dei testi può provvedersi
in via telematica, previa adozione degli accorgimenti necessari a
tutelarne la segretezza. La materia oggetto della seconda prova
scritta è individuata con decreto del Ministro della publica
istruzione, entro la prima decade del mese di aprile di ciascun anno.
2. (L. 425, art.3, comma 2, e Regolamento) Le
caratteristiche formali generali della terza prova scritta sono
stabilite con decreto del Ministro della pubblica istruzione. Il testo
relativo alla predetta prova è predisposto dalla commissione di esame.
La relativa formulazione deve essere coerente con l’azione educativa e
didattica realizzata nell’ultimo anno di corso. A tal fine, i consigli
di classe, entro il 15 maggio elaborano per la commissione di esame un
apposito documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli
spazi ed i tempi del percorso formativo, nonchè i criteri, gli
strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti. Esso è
immediatamente affisso all’albo dell’istituto ed è consegnato in copia
a ciascun candidato. Chiunque abbia interesse può estrarne copia.
3. (Regolamento) La commissione entro il giorno
successivo a quello di svolgimento della seconda prova definisce
collegialmente la struttura della terza prova scritta in coerenza con
quanto attestato nel documento di cui al comma 2. La mattina del
giorno stabilito per lo svolgimento di detta prova, la commissione, in
coerenza con quanto attestato nel predetto documento, predispone
collegialmente il testo della terza prova scritta tenendo conto delle
proposte avanzate da ciascun componente. Per la formulazione delle
singole proposte e per la predisposizione collegiale della prova, la
commissione può avvalersi dell’archivio nazionale permanente di cui
all’art. 14.
4. (Regolamento) Il documento di cui al comma 2,
nelle scuole che attuano l’autonomia didattica e organizzativa in via
sperimentale, è integrato con le relazioni dei docenti dei gruppi in
cui eventualmente si è scomposta la classe o dei docenti che hanno
guidato corsi destinati agli alunni provenienti da più classi.
5. (Regolamento) Le scuole che abbiano conseguito
personalità giuridica e autonomia ai sensi dell’art. 21 della legge 15
marzo 1997, n. 59 individuano le modalità di predisposizione del
documento di cui al comma 2 nel proprio regolamento.
6. (Regolamento) Qualora i testi relativi alle
prime due prove scritte non giungano tempestivamente, il Presidente
della commissione esaminatrice ne informa il Ministero della pubblica
istruzione, che provvede all’invio dei testi richiesti. In caso di
particolari difficoltà o disguidi, ove siano trascorse due ore
dall'orario previsto per l'inizio della prova scritta, la Commissione
provvede a formulare i testi delle prime due prove di esame con le
modalità stabilite col decreto di cui al comma 1.
7. (Regolamento) Il colloquio ha inizio con un
argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di
progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Esso,
tenendo conto di quanto previsto dal comma 8, prosegue su argomenti
proposti al candidato a norma dell’art. 4, comma 5. Gli argomenti
possono essere introdotti mediante la proposta di un testo, di un
documento, di un progetto o di altra indicazione di cui il candidato
individua le componenti culturali, discutendole. Nel corso del
colloquio deve essere assicurata la possibilità di discutere gli
elaborati relativi alle prove scritte.
8. (L. 425, art.4, comma 3, e Regolamento) Le
commissioni d’esame possono provvedere alle correzioni delle prove
scritte e all’espletamento del colloquio operando per aree
disciplinari definite dal Ministro della pubblica istruzione con
proprio decreto, ferma restando la responsabilità collegiale delle
commissioni.
9. (L. 425, art.4, comma 3, e Regolamento) Le
operazioni di cui al comma 8 si concludono con la formulazione di una
proposta di punteggio relativa alle prove di ciascun candidato. I
punteggi sono attribuiti dall’intera commissione a maggioranza. Se
sono proposti più di due punteggi, e non sia stata raggiunta la
maggioranza assoluta, la commissione vota su proposte del presidente a
partire dal punteggio più alto, a scendere. Ove su nessuna delle
proposte si raggiunga la maggioranza, il presidente attribuisce al
candidato il punteggio risultante dalla media aritmetica dei punti
proposti. Di tali operazioni è dato dettagliato e motivato conto nel
verbale. Non è ammessa l’astensione dal giudizio da parte dei singoli
componenti.
Art. 11
(Credito scolastico)
1. (L. 425, art.5, comma 1 e Regolamento) Il
consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole,
nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola
secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli
studi, denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti
nei tre anni costituisce il credito scolastico che, ai sensi
dell'articolo 4, comma 6, si aggiunge ai punteggi riportati dai
candidati nelle prove d’esame scritte e orali. Per gli istituti
professionali e gli istituti d’arte si provvede all’attribuzione del
credito scolastico, per il primo dei tre anni, in sede,
rispettivamente, di esame di qualifica e di licenza.
2. (Regolamento) Il punteggio di cui al comma 1
esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta
da ciascun alunno nell’anno scolastico in corso, con riguardo al
profitto e tenendo in considerazione anche l’assiduità della frequenza
scolastica, ivi compresa, per gli istituti ove è previsto, la
frequenza dell’area di progetto, l’interesse e l’impegno nella
partecipazione al dialogo: educativo, alle attività complementari ed
integrative ed eventuali crediti formativi. Esso è attribuito sulla
base dell'allegata tabella a) e della nota in calce alla medesima.
3. (Regolamento) Non si da’ luogo ad attribuzione
di credito scolastico per gli anni in cui l’alunno non consegue la
promozione alla classe successiva. In caso di promozione con carenze
in una o più discipline, il consiglio di classe assegna il punteggio
previsto nella nota alla predetta tabella a) e può integrare tale
punteggio, in sede di scrutinio finale dell’anno scolastico successivo
e previo accertamento di superamento del debito formativo riscontrato,
secondo quanto precisato nella medesima nota.
4. (L. 425, art.5, comma 1 e Regolamento) Fermo
restando il massimo dei 20 punti complessivamente attribuibili, il
consiglio di classe, nello scrutinio finale dell’ultimo anno, può
motivatamente integrare il punteggio complessivo conseguito
dall’alunno ai sensi del comma 2 in considerazione del particolare
impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di
svantaggio presentatesi negli anni precedenti in relazione a
situazioni familiari o personali dell’alunno stesso, che hanno
determinato un minor rendimento.
5. (L. 425, art.5, comma 3 e Regolamento) Il
credito scolastico, nei casi di abbreviazione del corso di studi per
merito ai sensi dell’articolo 2, comma 2, è attribuito, per l’anno non
frequentato, nella misura massima prevista per lo stesso dalla tabella
a), in relazione alla media dei voti conseguita nel penultimo anno;
nei casi di abbreviazione per leva militare, ai sensi del medesimo
articolo 2, comma 3, è attribuito nella misura ottenuta nell’ultimo
anno frequentato.
6. (L. 425, art.5, comma 4 e Regolamento) Per i
candidati esterni il credito scolastico è attribuito dalla commissione
d’esame ed è pubblicato all’albo dell’istituto il giorno della prima
prova scritta.
7. (Regolamento) Per i candidati esterni in
possesso di promozione o idoneità all’ultima classe del corso di studi
per il quale intendono sostenere l’esame di Stato il credito
scolastico relativo al terzultimo e al penultimo anno di corso è il
credito già maturato o quello attribuito dalla commissione d’esame
sulla base dei risultati conseguiti per idoneità, secondo le
indicazioni dell’allegata tabella b).
8. (Regolamento) Per i candidati esterni che non
siano in possesso di promozione o idoneità all’ultima classe, in
aggiunta all’eventuale credito derivante dalla promozione o idoneità
alla penultima classe, la commissione d’esame tiene conto dei
risultati derivanti dalle prove preliminari secondo quanto indicato
nell’allegata tabella c).
9. (Regolamento) Per i candidati esterni di cui
all’articolo 3, comma 1, lett. e), o in possesso di promozione o
idoneità alla penultima o ultima classe di altro corso di studi è
attribuito dalla commissione d’esame il credito scolastico derivante
dai risultati conseguiti nelle prove preliminari secondo le
indicazioni della tabella c).
10. (Regolamento) In analogia a quanto stabilito
dall’articolo 5, comma 3, della legge 10 dicembre 1997, n. 425, per
quanto concerne l’ultimo anno, ai candidati di cui ai commi 7, 8 e 9
il credito scolastico è attribuito nella misura ottenuta per il
penultimo anno.
11.(L. 425, art.5, comma 4 e Regolamento) Per tutti
i candidati esterni, fermo restando il punteggio massimo di 20, la
commissione d’esame può aumentare il punteggio in caso di possesso di
credito formativo di cui al successivo articolo 12. Per esigenze di
omogeneità di punteggio conseguibile dai candidati interni ed esterni,
tale integrazione non può superare i due punti. Ai fini previsti dal
presente comma, si tiene conto anche del possesso di altri titoli
conseguiti al termine di corsi di studio di istruzione secondaria
superiore.
Art. 12
(Crediti formativi)
1. (Regolamento) Ai fini previsti dal presente
regolamento, il credito formativo consiste in ogni qualificata
esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze
coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato; la
coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti
tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento,
nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni e
per i candidati esterni, rispettivamente, dai consigli di classe e
dalle commissioni d’esame. I consigli di classe e le commissioni
d’esame potranno avvalersi, a questo fine, del supporto fornito
dall’amministrazione scolastica e dall’ Osservatorio di cui
all’articolo 14. Il Ministro della pubblica istruzione individua le
tipologie di esperienze che danno luogo al credito formativo con
proprio decreto.
2. (Regolamento) Le certificazioni comprovanti
attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i
contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative
che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo.
3. (Regolamento) Le certificazioni dei crediti
formativi acquisiti all’estero sono convalidate dall’autorità
diplomatica o consolare.
Tabella A
(prevista dall’articolo 11, comma 2)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti |
|
Credito scolastico |
|
|
I anno |
II anno |
III anno |
M -6 |
2 - 3 |
2 - 3 |
4 - 5 |
6 < M < 7 |
3 - 4 |
3 - 4 |
5 - 6 |
7 < M =< 8 |
4 - 5 |
4 - 5 |
6 - 7 |
8 < M =< 10 |
5 - 6 |
5 - 6 |
7 - 8 |
NOTA - M
rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale
di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire
nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione,
oltre la media M dei voti, anche l’assiduità della frequenza
scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo:
educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali
crediti formativi. All’alunno che è stato promosso alla penultima
classe o all’ultima classe del corso di studi con un debito formativo,
va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di
oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del
debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in
sede di scrutinio finale dell’anno scolastico successivo il punteggio
minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui
appartiene tale punteggio. Limitatamente all’ultimo anno del corso di
studi, anche al candidato che ha conseguito nello scrutinio finale una
media M dei voti tale che se M<6, è attribuito un credito scolastico
compreso nella banda di oscillazione di punti 1-3. Al candidato che ha
conseguito nel medesimo anno una media M<5 non è attribuito per tale
anno alcun credito scolastico.
Per la terza classe degli istituti professionali M
è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso
in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi
corrisponde M=6,5).
L’ ORALE E LA TESINA….
di Samuele Rivoira
Quando giugno sta per finire, è segno che l'orale
si sta progressivamente avvicinando... È la quarta prova, quella che
forse preoccupa di più gli studenti, in quanto il suo esito sembra
sempre essere in dubbio...
In generale, quindi, l'agitazione e la
preoccupazione sono quasi sempre le variabili principali che
condizionano maggiormente la condizione psicologica del maturando di
fronte all'esame.
Tuttavia, come poi si potrà constatare una volta
terminata l'ora fatidica, l'orale non è quella "bestia" che si crede
essere... Anche se all'inizio sembra di dover affrontare una delle
prove più difficili mai incontrate, poi si capisce che non è così, e
che nonostante l'agitazione si faccia sentire, in generale gli
insegnanti sanno mettere lo studente a proprio agio.
Con la novità (non per tutti, in realtà) della
tesina, l'orale si semplifica ancora di più... Ci sono a disposizio ne
alcuni minuti per la discussione della medesima, e occorre quindi
saperseli giocare alla meglio.
Come sappiamo, ci sono diversi modi di realizzare
la propria tesina, e ognuno di questi presuppone anche una diversa
esposizione in sede d'esame.
Cominciamo con le tesine complete. Si tratta, in
sostanza, di ricerche vere e proprie, realizzate con tanto di testo e
approfondimenti scritti. Forse, questo è il metodo preferito dalla
maggioranza degli insegnanti, che desiderano non solo vedere che
l'allievo è stato in grado di prepararsi un percorso, ma anche di
realizzarlo ni forma completa e/o di corredarlo con documentazione
valida. È altresì possibile realizzare una tesina su CD-ROM (o su
qualunque altro supporto digitale); in questo caso è possibile
organizzare meglio le informazioni e aggiungere anche suoni, filmati,
programmini per la gestione delle immagini e altro ancora.
Il modo migliore per presentare una simile tesina
è, una volta terminata una breve introduzione di pochi secondi, di
cominciare con l'argomento principale e seguire l'ordine esatto degli
argomenti, tenendo se possibile la tesina davanti e aperta alla pagina
in cui c'è quell'immagine o quella tabella che è argomento di
discussione. Nel caso di tesina realizzata su CD-ROM (o simile) è
necessario dotarsi di un computer (o dela scuola o proprio, nel caso
la scuola si riufiutasse, caso raro però, di metterne uno decente a
disposizione) ed esporre la propria tesina davanti al terminale,
aprendo i filmati e i suoni opportuni al momento opportuno.
Attenzione, però: non cercate di leggere dal monitor mentre esponete
perché, sebbene nessuno vi dirà nulla, certo se ne accorgeranno e ne
terranno conto!
L'abilità dello studente è quella di saper far
notare eventuali collegamenti possibili: in questo caso, parte della
restante interrogazione sarà dedicata a questi collegamenti.
Un altro tipo di tesina è quella a schema, anche
detta tesina a indice ragionato. In questo caso, lo studente non deve
realizzare una vera e propria ricerca, con tanto di documentazione e
materiale allegato. Bastano poche pagine contenenti un indice delle
materie trattate e dei sottoargomenti di ogni singola materia. È il
caso, ad esempio, delle tesine che realizzò la mia classe per l'Esame
di Stato 1999. Questa forma piace a molti insegnanti, in quanto, come
si può facilmente constatare, in genere gli insegnanti non hanno né
tempo né voglia di leggere tutte le ricerche realizzate dagli
studenti. In questo caso ci si limita a presentare una traccia,
un'anteprima di ciò che lo studente dovrà presentare.
L'abilità dello studente consiste, qui, nel partire
da un argomento sa lui ritenuto più efficacie, per poi collegarsi con
le altre materie non appena se ne ha l'occasione. Al momento
opportuno, sarà possibile tornare a una materia di cui si è già in
parte trattato in precedenza. Questa flessibilità e mobilità tar un
argomento e un altro fa sì che tutti gli insegnanti siano partecipi di
questa esposizione e, se lo studente avrà l'accortezza di lasciar
intravvedere i collegamenti giusti, intervengano su argomenti
relativamente connessi alla tesina rendendo quindi l'esposizione più
interessante. Di questo gli insegnanti ne terranno conto; quindi, con
una tesina di questo tipo, non basta prepararsi il discorso, ma è bene
avere in mente anche alcuni collegamenti validi.
Vale lo stesso discorso di sopra nel caso in cui la
tesina fosse su CD-ROM.
Una variante della tesina completa è la tesina
multimediale, che va necessariamente presentata su CD-ROM. Qui sta
agli studenti cercare di realizzarla nel migliore dei modi (sono
fattibili programmi quali ToolBook, ma anche PowerPoint e linguaggi
quali HTML -- meglio, quest'ultimo, se implementato con Java e
JavaScript, in modo da rendere interattivo il tutto).
L'esposizione avviene davanti al PC, con i
professori attorno che seguono non solo il discorso dello studente, ma
che osservano attentamente ciò che compare su video. Si tratta forse
della tecnica migliore per la realizzazione di una tesina e, se gli
insegnanti gradiscono, è quasi sicuro che gran parte dell'orale si
baserà esclusivamente sulla tesina (o collegamenti ad essa). In questo
caso, l'unica cosa che non dovete fare, è far vedere che vi vantate
eccessivamente del vostro lavoro, cosa che potrebbe non piacere agli
insegnanti...
In conclusione, posso dire che quanto scritto qui
non si propone certo come un articolo completo o un'analisi
dettagliata di tutte le casisiche possibili. Tuttavia, potrebbe
tornarvi utile nel caso in cui aveste qualche dubbio su quella
erroneamente denominata "brutta bestia" che è l'orale.
...come scegliere un valido percorso
e sviluppare una buona tesina per l'Esame di Stato?
(matura.it)
Ricordiamo innanzitutto come va intesa la tesina o
percorso o mappa concettuale:
"E' necessario trattare un argomento dai diversi
punti di vista attinenti alle singole discipline."
Non si cada quindi nell'errore di fare dei semplici
collegamenti per i quali A si collega a B, B si collega a C, C si
collega a D, ma A e D non hanno nessuna relazione tra loro."
Ti consigliamo di impostare la struttura della
tesina prima possibile (gennaio - febbraio): in caso di "incidenti di
percorso" avrai tutto il tempo necessario per trovare delle soluzioni
valide. Puoi scegliere una tesina o un percorso culturale o una mappa
concettuale. Spesso le commissioni non hanno molto tempo per la
correzione degli elaborati, pertanto noi consigliamo di optare per le
due ultime soluzioni, e di illustrare il lavoro oralmente in sede di
esame.
A seconda del tipo di scuola che frequenti,
sviluppa la tesina partendo dalla materia/e di fondamento o in
alternativa da quelle che offrono maggiori collegamenti, relegando le
materie più difficili da collegare alla fine (una volta che si ha
chiaro il percorso complessivo della tesina è più facile trovare i
collegamenti).
Rivolgiti ai tuoi Professori, chiedi il loro aiuto
e i loro consigli: si possono ricavare preziose "dritte" per un'ottima
tesina. Coinvolgi i Professori durante la realizzazione del lavoro,
sottoponendo loro periodicamente la bozza di elaborato.
Cerca di capire qual è l'orientamento della classe:
presentare troppe tesine uguali o simili può essere molto rischioso in
sede d'esame. Cerca se possibile un'idea originale e una modalità
originale di presentazione (multimediale ad esempio).
Correda la tesina con immagini, grafici e quant'altro
tu possa reputare utile per illustrare il tuo lavoro (questi
particolari denotano impegno e fanno un'ottima impressione sulla
commissione).
Durante l'esame possono essere poste domande non
inerenti la tua tesina.
Questo inconveniente si può aggirare con un po' di
astuzia... quando esponi il tuo lavoro spazia, senza approfondire,
sugli argomenti correlati... al 90%, se ti verrà posta una domanda,
sarà proprio su quel qualcosa a cui hai accennato. Per la stessa
ragione non accennare mai a cose che non conosci (almeno in linea
generale).
Ricorda che il tempo previsto per l'esame orale è
di circa un'ora. Per questo si consiglia una conoscenza generica di
tutto il programma e molto approfondita, invece, degli argomenti della
tesina (non è molto furbo non saper rispondere sugli argomenti che si
sono prescelti).
Prepara un'introduzione alla tesina, che chiarisca
alla commissione la logica e la finalità della tua ricerca, e come hai
inteso trattare l'argomento prescelto dai punti di vista delle singole
discipline.
Per il colloquio, infatti, viene chiesto al
candidato da dove vuole cominciare.
Noi consigliamo di non iniziare da una singola
materia: se l'interrogazione procede materia per materia i commissari
perderanno di vista il valore complessivo del tuo lavoro, né avrai
occasione di illustrarlo personalmente.
Chiedi di iniziare da una presentazione del tuo
lavoro: prepara un bel discorso che faccia comprendere in breve tempo
(massimo una ventina di minuti) il valore del tuo lavoro e il tuo
impegno.
Considera inoltre che, trattandosi di un percorso
interdisciplinare, non tutti gli insegnati sono in grado di seguirti
su ogni parte specifica al di fuori della propria area disciplinare:
sta a te esprimerti in maniera chiara e far comprendere anche ai
"profani" i concetti a loro non familiari!
Coinvolgi tutti i componenti della commissione.
Punta sulla chiarezza quindi e sulla sintesi!
Prendete appunti da Internet, studiate, studiate e
state tranquilli!
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