Libri per autore

In questa pagina l'elenco dei libri di Domenico Eugenio Ravalico.


Breve nota biografica

Su questo arcinoto autore di testi dedicati alla radio si sa in realtà molto poco. Scarne sono le informazioni reperibili su internet o sui suoi testi. Ho pensato quindi di raccogliere un po' di notizie, dove possibile, che permettessero di tracciarne un seppur breve accenno biografico. Credo sia doveroso nei confronti di un autore che, con i suoi libri semplici e alla portata di tutti, ha avvicinato molti giovani, non più giovani, ad una materia affascinante ma anche ostica se vista solo sotto l'aspetto teorico e scientifico. Con i suoi schemi di piccoli apparecchi a valvole, precursore delle più recenti scatole di montaggio, ha contribuito a formare generazioni di tecnici di ieri e di oggi. Grazie quindi Ravalico, anche da chi non ha mai avuto il piacere di conoscerti personalmente.

Le informazioni che seguono sono state raccolte attraverso ricerche su internet, su testi d'epoca e soprattutto grazie all'amichevole collaborazione di Giorgio Terenzi, che ha conosciuto personalmente e collaborato con Ravalico per molti anni. Approfitto di queste righe per ringraziarlo e per ringraziare anche Gian Maria (IW1AU) che mi ha messo in contatto con lui.

Domenico Eugenio Ravalico nacque agli inizi del 1900 nell'area di Gorizia e Trieste (non ho al momento dati anagrafici più precisi). Non ho informazioni attendibili circa il suo percorso scolastico. Potrebbe aver studiato presso il Regio Politecnico di Milano intorno al 1920, ed essere stato allievo di Oreste Murani, titolare della cattedra di Fisica Tecnica [questa informazione è desunta da due indicazioni: nel libro "Le recenti conquiste delle scienze fisiche" (1918) è presente questa dedica dell'autore: "All'illustre professore Oreste Murani in segno d'ammirazione l'autore dedica"; nel volume Radiotelefonia (1920) appare la seguente indicazione riferita all'autore: "del Regio Politecnico di Milano"].

Agli inizi della sua carriera fondò un'azienda, la Radio Ravalico di Trieste (alla fine degli anni '20 si trovava al 16 di via Matteo Renato Imbriani), che produceva scatole di montaggio per apparecchi radio (un precursore di altre esperienze simili più vicine ai nostri tempi), nonché apparecchi radio già montati e funzionanti. Conclusasi quell'attività si dedicò a tempo pieno alla stesura dei suoi famosi testi, quasi tutti pubblicati dalla Hoepli, ma le sue primissime pubblicazioni furono: "Le recenti conquiste delle scienze fisiche" (Sonzogno, Milano - 1918), "Radiotelefonia" (Lattes, Torino-Genova - 1920), "Calcolo infinitesimale" (Sonzogno, Milano - 1921), "La tecnica degli apparecchi elettrici" per la collana "Avviamento alle Industrie" (F.Battiato, Catania - 1921), "Centrali elettriche" (Vallardi, Milano - 1922), "Come si costruiscono i radio-ricevitori" (Trieste - 1924), testo pubblicato quale strumento di consultazione per la realizzazione delle scatole di montaggio commercializzate dalla sua società, e "La telefonia senza fili pratica" (Cappelli, Bologna - 1926).

Fu a Trieste fino al 1935 (la prefazione del Radiolibro seconda edizione riporta come data: Trieste, gennaio 1935), dal 1936 è a Bologna (la prefazione del Radiolibro terza edizione è datata: Bologna, luglio 1936).

La sua attività di autore dedicato espressamente alla radio proseguì con il "Radio Libro", che venne poi suddiviso in "Radio Elementi" e "Primo avviamento alla conoscenza della radio"; altri testi degni di nota sono "La moderna supereterodina", l'"Audio Libro", i due volumi che costituivano il Servizio Radiotecnico: "Strumenti per radiotecnici" e "Radio riparazioni", poi "L'apparecchio radio", "Apparecchi radio a transistor", "L'apparecchio radio a transistor e circuiti integrati", "L'apparecchio radio ricevente e trasmittente" e i famosi "Schemari di apparecchi radio", vere e proprie miniere di informazioni per tutti i collezionisti e riparatori di apparecchi d'epoca, tutti testi pubblicati dalla Hoepli.

Vi fu anche un "A tu per tu con la mia radio" pubblicato nel 1938 dalle edizioni "Il giornale della radio", un interessante vademecum per i non addetti ai lavori, riguardante i vari aspetti della radio, il cui sottotitolo era: "Consigli pratici al radioutente per la migliore utilizzazione dell'apparecchio radio". Pubblicò nel 1935 un articolo dal titolo "La magica vita delle radio-onde", sulla rivista mensile "La lettura" (anno XXXV n° 2), edita dal Corriere della Sera.

Con l'avvento della televisione pubblicò sempre per Hoepli anche alcuni testi dedicati al nuovo strumento di comunicazione: "Il videolibro", "Servizio videotecnico" e "Strumenti per videotecnici".

Oltre a questi testi specificamente dedicati alla radio e alla televisione, scrisse anche altri volumi di argomento diverso; ad esempio "La creazione non è una favola" (Ed. Paoline, Roma - 1974) testo che non ho letto ma che immagino sia a sostegno della teoria creazionista dell'universo. Altri suoi testi fuori ambito radio furono: "Luce, Vita e Scienza" (La Scuola, Brescia - 1963), "Natura e Creatore" (SEI, Torino - 1963), "La fantascienza della Natura", "Calcolo differenziale" e "Calcolo integrale" (due monografie pubblicate da Sonzogno per la collana "Biblioteca del Popolo" negli anni '20), "Discesa sulla luna" (La Scuola, Brescia - 1968), "Il meraviglioso mondo della fisica" (Ed. Paoline, Roma), "La luce" (Ed. Paoline, Roma), "Le onde radio" (Ed. Paoline, Roma), "Questo nostro corpo è meraviglioso" (Ed. Paoline, Roma), "I sommergibili atomici" (Ed. Paoline, Roma), questi ultimi testi di divulgazione scientifica per ragazzi. Più vicini al tema dell'elettronica in generale e della radio e televisione: "Meraviglie dell'elettronica e della televisione" (Hoepli, Milano), "Da Volta all'energia atomica" (Hoepli, Milano), "Marconi giovane" (La Scuola, Brescia - 1966), "Prodigi e misteri delle radio-onde" (Bompiani, Milano) quest'ultimo tradotto in tedesco, spagnolo, boemo, polacco e giapponese.

Nel periodo bellico sembra sia stato consulente presso la Ducati di Bologna. Sicuramente svolse la sua attività lavorativa presso la ditta Superla, affiliata alla Ducati, che produceva anch'essa apparecchi radio.

Ravalìco (con l'accento sulla i finale e non Ravàlico come erroneamente pensavo e come spesso si sente pronunciare) morì a Bologna nel 1974. Terenzi collaborò con lui sia nella realizzazione dei suoi libri (provava i circuiti i cui progetti dovevano essere pubblicati nei suoi testi), sia successivamente alla revisione e "modernizzazione" di alcune pubblicazioni. Terenzi lo ricorda come una persona affabile e sempre disponibile negli anni in cui collaborò più strettamente con lui. Il suo carattere mutò poi verso la fine, probabilmente anche a seguito di una cataratta che gli impediva di lavorare come d'abitudine.

Chi avesse ulteriori informazioni o fotografie riguardo questo autore, oppure desiderasse segnalare qualche inesattezza, sempre possibile data la difficoltà a reperire le informazioni, non esiti a contattarmi (il mio indirizzo e-mail è sulla pagina principale del sito). Grazie.


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L'elenco dei libri non vuole essere esaustivo. Sono compresi soltanto i testi che possiedo, o ho posseduto in passato.