Renato.Genova

Ravalico (Domenico Eugenio) - Il radiolibro - Hoepli [Ed. 6 - 1942]

La copertina

Sesta edizione rifatta preceduta da un Prontuario schemi a valvole

Dai primi elementi di radiotecnica ai più recenti apparecchi radio

424 figure - 250 schemi completi di apparecchi radio - XXXV tabelle - 19 tavole fuori testo - 6 indici

Il radiolibro fu uno dei classici della letteratura per radiotecnici del secolo scorso. Pubblicato in numerose edizioni, dopo la prima del 1933, in un arco di tempo lungo più di trent'anni, in un periodo in cui la radio andava diffondendosi sempre più nelle case degli italiani. Una delle ragioni che decretarono il successo di questo libro è la raccolta di schemi e note tecniche di apparecchi commerciali, sempre diversa ad ogni edizione, che costituiva un'importante "banca dati" per i radioriparatori. Il «Radiolibro» segnò l'inizio della collaborazione di Ravalico con la casa editrice Hoepli, collaborazione durata oltre 40 anni e che vide la pubblicazione di un gran numero di testi dedicati alla tecnica della radio e, poi, della televisione. Un volume che da un punto di vista storico rappresenta oggi una rassegna della radiotecnica di metà '900, ma è anche un valido strumento per riparatori e restauratori di apparecchi d'epoca.

Formato 13 x 19,5. Pagine XXXV-499. Brossura.

Il frontespizio

PREFAZIONE

Questa sesta edizione è stata alquanto rinnovata e aggiornata. Della quinta edizione non sono rimaste che poche pagine di testo e poche figure. Anche le tabelle sono state in gran parte sostituite, e così gli schemi di apparecchi radio, dei quali moltissimi sono stati eliminati per far posto ai nuovi.

L'idea direttrice è stata quella di offrire ai lettori:

a) un riassunto degli elementi principali, dalle unità di misura al funzionamento generale dell'apparecchio radio;

b) notizie generali e caratteristiche tecniche delle valvole attualmente in uso ed alle nuove;

c) tutti gli schemi, completi di valori, degli apparecchi della precedente e dell'attuale stagione;

d) notizie generali sulle novità nei radio ricevitori, costituite, per questa sesta edizione, dagli apparecchi portatili e dai ricevitori per televisione;

e) un panorama riassuntivo della legislazione vigente in materia di radio audizioni.

Per comodità dei lettori è stato aggiunto un Prontuario degli schemi e delle valvole. In esso sono raggruppati gli apparecchi dello stesso tipo, a seconda del numero delle valvole e delle gamme d'onda, ciò che può essere utile sia per informazione generale che per l'aiuto pratico a chi deve fare dei confronti o provvedere ad aggiornamenti o riparazioni. L'indice generale numerico e alfabetico delle valvole è risultato indispensabile, dato l'attuale grande numero di valvole, e la conseguente difficoltà di rintracciarle senza un indice siffatto.

Alcuni argomenti non sono trattati in quanto fanno parte di volumi separati. Il raggruppamento in un unico volume avrebbe dato luogo a diversi inconvenienti, tanto più che avrebbe raggiunto le 1500 pagine. Nella prima edizione il raggruppamento è stato possibile, in quanto ciascun argomento era appena accennato. Poi, nelle edizioni successive, il distacco si manifestò indispensabile. Così, tutto ciò che riguarda la tecnica dei moderni apparecchi radio è compreso nel volume « La moderna supereterodina » (4a edizione); mentre tutto ciò che concerne la pratica dei radio ricevitori, dal loro controllo alla loro installazione, è contenuto nei due volumi di « Servizio Radiotecnico »; il primo dedicato alle misure ed agli strumenti di analisi e di taratura; il secondo riservato alla ricerca dei guasti, all'aggiornamento dei ricevitori, alla loro installazione, ivi comprese le Note di Servizio.

Durante la preparazione della presente edizione mi hanno fornito la loro cortese collaborazione il prof. ing. Luigi Piatti, il dott. ing. Guido Pasquale ed il dott. ing. Giorgio Magrini. Esprimo ad essi la mia gratitudine.

L'AUTORE

Bologna, agosto 1941-XIX

Riporto un estratto del capitolo dedicato alla televisione da cui si evince come, agli albori del nuovo sistema di trasmissione delle immagini, il televisore fosse concepito più come un'opzione, magari anche un po' bizzarra, dell'apparecchio radiofonico, un optional della radio come diremmo oggi, che non come un oggetto degno di vita propria. Forse soltanto pochi visionari, e qui il termine mi sembra quanto mai appropriato, riuscivano ad immaginare lo sviluppo che avrebbe avuto in futuro.

Dal capitolo undicesimo - Stato attuale della televisione

Esempio di ricevitore per televisione (Safar RTD 40)

L'apparecchio si compone di un'intelaiatura metallica, alla quale sono fissati, lateralmente, il telaio video, quello sonoro e quello di deviazione, mentre sul fondo vi sono montati gli alimentatori e superiormente vi è collocato l'equipaggio di deviazione e concentrazione ed il tubo a raggi catodici. Consente di ricevere un'immagine di grandi dimensioni (cm 27X30) con luminosità tale da permettere la visione in locale anche poco oscurato.

L'apparecchio utilizza in tutto 23 valvole tutte di costruzione nazionale più il tubo a raggi catodici VS 6/40 M Safar.

Il telaio video utilizza sette valvole ad alta pendenza. Il circuito è a supereterodina, a larga banda passante. Il primo stadio del ricevitore è costituito da un pentodo (AF) che funziona da amplificatore di alta frequenza. Consente l'amplificazione uniforme delle frequenze comprese fra 40 e 46 MHz allo scopo di poter ricevere sia il suono che la visione. Questo stadio oltre ad aumentare la sensibilità del ricevitore, funziona da separatore tra il dipolo e lo stadio oscillatore in modo da evitare irradiazioni.

Allo stadio di alta frequenza segue quello dell'oscillatore miscelatore, (CONV.), costituito da un triodo esodo che provvede alla conversione di frequenza sia dei segnali della visione sia di quelli del suono.

I due battimenti così creati con le onde in arrivo del suono e della visione, vengono separati sul circuito anodico della sezione mescolatrice della valvola, e convogliati in due amplificatori a media frequenza, distanziati fra loro di 3,5 MHz.

L'amplificatore a media frequenza video è costituito da tre stadi di pentodi ad alta pendenza (MF) che permettono l'amplificazione uniforme per le frequenze comprese fra 6,4 e 10,4 MHz. Alla media frequenza segue la rivelazione a doppio diodo (RIV) a risposta lineare anche alle più alte frequenze di modulazione video. Segue uno stadio amplificatore a video-frequenza (VF) ed accoppiamento diretto che permette l'amplificazione pressoché costante di tutte le frequenze fino a 2,5 MHz, ed a questo stadio, sempre ad accoppiamento diretto è collegato il tubo catodico.

Allo stadio a video frequenza segue una valvola (sopra VF) che separa i due segnali di visione da quelli di sincronismo che vengono a loro volta inviati al telaio di deviazione. La deviazione è del tipo elettromagnetico, ed il telaio generatore degli impulsi a denti di sega utilizza sei valvole, di cui una per la separazione dei segnali di sincronismo tra loro, tre per la deviazione orizzontale (riga) e due per quella verticale (quadro).

Sia gli impulsi per la deviazione di riga che quelli di quadro presentano una grande linearità ed un perfetto sincronismo in modo da evitare possibili deformazioni dell'immagine.

L'equipaggio deviatore elettromagnetico è costituito da speciali bobine che per la riga sono in aria e per il quadro sono a nucleo di ferro al silicio. La costruzione di queste bobine è tale da assicurare un campo che è rigorosamente uniforme per tutte le posizioni del pennello elettronico.

La concentrazione del fascio elettronico è elettromagnetica ed è ottenuta mediante una bobina che si comporta come una lente il cui fuoco varia al variare della corrente che circola in essa. Il telaio sonoro utilizza cinque valvole, oltre alla raddrizzatrice. Funzionano alternativamente o per la sola radio ricezione delle onde medie o per quella delle onde ultracorte, durante la ricezione televisiva.

La sensibilità è di 30 µV, la potenza è di 3,5 W e la distorsione totale è di circa il 5%.

Nel fondo dell'intelaiatura trovano posto i vari alimentatori, compreso quello che fornisce i 7000 volt per la tensione anodica del tubo a raggi catodici.

Considerazioni pratiche sulla televisione.

1°. - La fase attuale dello sviluppo della televisione è ancora sperimentale. È probabile e possibile che l'effettiva diffusione pratica della televisione, a fianco della radiofonia, abbia inizio verso il 1945.

2°. - Le ricezioni televisive sono limitate alla sola emittente locale, perciò gli apparecchi sono accordati sulle due onde (visione e suono) irradiate dalla locale. Non è possibile la ricezione di altre emittenti.

3°. - Il ricevitore di televisione non annulla il normale apparecchio radiofonico. Il primo è costruito per la sola ricezione di onde ultra corte mentre il secondo è adatto per la ricezione di onde medie, lunghe, corte e cortissime. I due ricevitori si completano. Il ricevitore di televisione adatto anche per la ricezione di onde cortissime, corte, medie e lunghe è costituito da due ricevitori distinti, contenuti nello stesso mobile, ed utilizzanti però lo stesso diffusore ed alcune valvole.

4°. - È prevedibile che in avvenire converrà tenere distinti i due apparecchi, dato che il loro principio di funzionamento e la loro costruzione sono essenzialmente diversi.

5°. - Attualmente i ricevitori di televisione richiedono da 14 a 32 valvole, oltre al tubo a raggi catodici. Da ciò deriva il loro alto costo di acquisto e di funzionamento.

6°. - L'immagine ricevuta è visibile sopra uno schermo di 24 X 26 cm. Dimensioni maggiori si possono ottenere con tubi a raggi catodici più grandi, ma di costo d'acquisto e di funzionamento troppo elevato. Lo schermo fluorescente si esaurisce dopo qualche centinaio (possono arrivare al migliaio) di ore di ricezione. La durata dipende dalla luminosità dell'immagine.

7°. - Gli attuali apparecchi radioriceventi con presa per televisione prevedono l'utilizzazione della valvola finale e del diffusore al posto di una delle numerose valvole del ricevitore di televisione del diffusore. L'economia ottenuta è relativa, poiché si tratta di una valvola su un minimo di 14.

8°. - Per le ricezioni televisive è necessaria un'antenna apposita, dipolo con riflettore, adatta per la captazione di onde ultra corte, ed inadeguata per la ricezione delle altre gamme d'onda.

INDICE DEI CAPITOLI

PREFAZIONE

INDICE DELLE TABELLE

PRONTUARIO SCHEMI APPARECCHI

INDICE SCHEMI APPARECCHI RADIO

INDICE DELLE VALVOLE RADIO

CAPITOLO PRIMO

UNITÀ DI MISURA, SIMBOLI E FORMULE
Unità di misura
Esempi pratici relativi alle unità di misura
Segni grafici per gli schemi
Le formule più utili

Segni grafici per gli schemi

CAPITOLO SECONDO

LE VALVOLE RICEVENTI, NOZIONI ELEMENTARI
Compiti delle valvole radio
Principio di funzionamento della valvola radio
Valvole con 2, 3, 4, 5 o 6 griglie
Le valvole riceventi più comuni
Tensione di griglia controllo
Tensioni e correnti di funzionamento delle valvole
Caratteristiche di funzionamento delle valvole

Indicazione schematica per le principali valvole radio

CAPITOLO TERZO

VALVOLE RICEVENTI (Tipo Americano)
Classificazione delle valvole
Valvole riceventi di tipo americano
Nuove valvole finali con doppio diodo

Connessioni ai piedini delle valvole

CAPITOLO QUARTO

VALVOLE RICEVENTI (Tipo Europeo)
Denominazione
Valvole riceventi serie « E »
Valvole riceventi serie « D »
Valvole riceventi serie « WE »

Schemi connessioni agli zoccoli delle valvole Miniwatt Philips

Caratteristiche della valvola WE 19

CAPITOLO QUINTO

ALIMENTAZIONE DEI RICEVITORI
Definizioni
Raddrizzamento della corrente alternata
Livellamento della corrente alternata
Divisione di tensione mediante resistenze
Resistenze fisse
Tolleranza dei valori delle resistenze
Potenza dissipata nelle resistenze
Carico ammissibile delle resistenze
Resistenze per la polarizzazione di griglia

CAPITOLO SESTO

CONDENSATORI FISSI E CONDENSATORI VARIABILI
Definizioni
Condensatori a mica
Condensatori a carta
Condensatori variabili di sintonia
Condensatori semifissi o fissi di sintonia (compensatori)

CAPITOLO SETTIMO

I CONDENSATORI ELETTROLITICI
Caratteristiche essenziali
Categorie di condensatori elettrolitici
Tensioni applicate agli elettrolitici
Note per l'uso dei condensatori elettrolitici

CAPITOLO OTTAVO

CONTROLLI DI VOLUME, DI SENSIBILITÀ E DI TONO
Controlli manuali
Variazione logaritmica normale
Variazione logaritmica inversa
Resistenze variabili per controlli
Esempi di controlli ottenuti con resistenze variabili

CAPITOLO NONO

CARATTERISTICHE GENERALI DEI MODERNI APPARECCHI RADIO
Concetti fondamentali
Principio di funzionamento della valvola convertitrice di frequenza
Principio del controllo automatico di volume

CAPITOLO DECIMO

GLI APPARECCHI PORTATILI
Caratteristiche degli apparecchi portatili
Valvole di tipo europeo serie « D » per apparecchi portatili
Valvole di tipo americano per apparecchi portatili
Ricevitore alimentato con batterie, di tipo portatile
Ricevitori ad alimentazione con corrente continua, alternata o batterie
Ricevitore « Fido »
Ricevitori per corrente continua o alternata
Ricevitore portatile Phonola mod. 545
Alimentazione dei piccoli ricevitori

CAPITOLO UNDICESIMO

STATO ATTUALE DELLA TELEVISIONE
Il tubo a raggi catodici
Azione delle placche deviatrici
Esplorazione dello schermo
Trasmissioni su onde ultra corte
Principio dei ricevitori di televisione
Apparecchi di presa per televisione. Telecamere
Esempio di ricevitore per televisione (Safar RTD 40)
Considerazioni pratiche sulla televisione

Ricevitore di televisione Safar RTD 40 per ricezione di segnali audio e video fra 40 e 46 MHz

Aspetto esterno del ricevitore di televisione Safar RTD 40

APPENDICE

NORME PER L'USO, LA VENDITA, LA RIPARAZIONE E LA COSTRUZIONE DEGLI APPARECCHI RADIO
Norme per il tempo di guerra
Norme per gli abbonati alle radioaudizioni
Regio Decreto-Legge 3 dicembre 1934, n. 1988. Nuove norme per la emissione delle licenze di fabbricazione, riparazione e vendita di apparecchi e materiali radioelettrici
Circolare N. 1076676-III - 1, del 14 dicembre 1934. Norme per la richiesta delle licenze
Regio Decreto 9 dicembre 1935-XIV, n. 2173. Semplificazione delle disposizioni relative al commercio dei materiali radioelettrici ed al rinnovo delle licenze

CAPITOLO DODICESIMO

SCHEMI DI RICEVITORI COMMERCIALI