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Le donne, nella migrazione, spesso rappresentano l'anello di congiunzione tra il passato e il presente, tra il paese d'origine e quello di arrivo, tra la cultura di appartenenza e quella di accoglienza. Si trovano a confrontarsi quotidianamente con concezioni diverse di cura dei figli, di educazione, di alimentazione, di gestione dei tempi e degli spazi e sono chiamate a governare il cambiamento. Affrontano tutto questo senza l'aiuto e il conforto delle reti parentali e amicali, che hanno lasciato al paese.
Ogni giorno devono misurarsi con valori diversi dai propri, con altri comportamenti e nuove e diverse responsabilitą. Contemporaneamente devono gestire il proprio ruolo all'interno della famiglia, del gruppo di riferimento e della tradizione del proprio paese d'origine.
Hanno bisogno di ricomporre tute le loro esperienze, tenere assieme tutto questo e trovare i propri percorsi di integrazione, tra rifiuti e desideri di assimilazione.
Sono donne tra due mondi, reali e simbolici, che mettono al mondo i loro figli "qui", li educano e li vedono "cambiati, diversi" o li pensano "lą" mentre crescono lontani.
Questa pagine č dedicata a loro e a noi per incontrarci e ri-conoscerci nelle differenze.
E speriamo che presto possa arricchirsi anche dei loro racconti e dei loro interventi.
ALFABETI NASCOSTI
IL LINGUAGGIO DEI KILIM |
ALFABETI NASCOSTI |
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Violenza sulle
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La denuncia di Amnesty:
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Le mamme
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