NOI VISTI… DALLE ALTRE
Un gruppo di donne straniere si è incontrato una volta alla
settimana, per diversi mesi, per imparare l’italiano, conoscersi e
familiarizzare con il territorio e i servizi presenti. Sono nate
delle amicizie e, in un clima di serenità e fiducia, sono emerse
anche storie molto personali. Le donne hanno affidato a dei brevi
scritti, alcuni episodi che le hanno viste “protagoniste”.
Vale la pena di leggerli per assumere un’ottica diversa e imparare a
vederci… con altri occhi. E’ un sano esercizio di decentramento!
Hanna cerca lavoro, va in una pizzeria e dà la sua disponibilità
come aiuto cuoca e lavapiatti il padrone fa tanti complimenti a
Hanna e le chiede il numero di telefono. Hanna capisce cosa vuole il
padrone, ringrazia e dice che non ha più bisogno del lavoro.
Sarah ha cambiato casa, vive in un condominio dove ci sono rumeni,
kosavari e italiani. Sarah vive al primo piano mentre al secondo
piano vive la signora Teresa di 95 anni con la figlia Matilde. Ogni
giorno la signora Teresa compra caramelle e cioccolatini per i
bambini di Sarah.
Misha ha il marito ammalato e deve cambiare un assegno perché ha
finito tutti i soldi, ma lo può cambiare solo a Treviso. Misha
decide di andare Treviso con l’autobus, va al negozio, chiede un
biglietto e promette di pagarlo dopo il cambio dell’assegno, il
negoziante non le dà il biglietto, Misha va in un altro negozio e la
commessa le chiede cosa è successo. Misha racconta il fatto e la
commessa le presta 10 euro per andare a Treviso. Misha quando torna
da Treviso restituisce i soldi alla commessa del negozio.
Zarina ha due bambini ammalati, il marito chiama il pediatra e
spiega i sintomi dei bambini, il pediatra dice che passerà a
visitarli nel pomeriggio, ma quando capisce che si tratta di una
famiglia straniera dice che non ha tempo e che passerà il giorno
dopo, così Zarina porta i bambini al pronto soccorso.
Janette va al mercato a fare la spesa e in giro per le bancarelle
vede una gonna lunga che le piace. Janette chiede il prezzo, la
venditrice risponde 300 euro, Janette dice alla signora di essere
gentile perché lei ha solo chiesto il prezzo, la signora risponde
che non è una gonna per lei perché costa troppo, Janette ribatte che
i suoi soldi sono uguali a quelli degli italiani. La signora insiste
che il prezzo è di 300 euro. Interviene il marito della signora, si
scusa e dice il vero prezzo della gonna. Janette se ne va triste.
Natalie quando va a mangiare al ristorante non è mai tranquilla
perché tutti la guardano come se fosse “una cosa strana”, ma Natalie
è una donna come tutte le altre, la differenza è solo il colore
della sua pelle.
Marine è africana, lavora come volontaria ad una manifestazione del
suo paese con altre donne italiane. I loro figli possono avere dei
biglietti omaggio per le giostre, ma una signora italiana prende
tutti i biglietti e li dà solo ai bambini che vuole lei, esclude il
figlio di Marine.
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